Le 5 cose che abbiamo imparato da Ascoli-Ternana 2-0
Martedì sera le Fere sono tornate in campo per la 7a giornata del campionato di Serie B: ecco i nostri spunti dal match del “Del Duca”
La sfortuna non esiste: esistono le vittorie e le sconfitte
Abbiamo imparato che la sfortuna non esiste. Inutile girarci intorno: un vincente sfortunato non è mai esistito e mai esisterà. Di contro il perdente può essere anche sfortunato. Ecco la Ternana in questo momento storico del campionato rientra nella seconda categoria. Ma tornando al titolo la squadra rossoverde non vince, o meglio, perde perché rispetto all’avversario di turno gli manca sempre qualcosa. Ed è quel qualcosa che oggi fa la differenza e soprattutto consente agli altri di portare a casa quei punti che ai rossoverdi servirebbero come il pane. Quindi? Solo la Ternana può invertire la rota. Ammesso che ne abbia la forza.
Quando qualcosa può andare mai stai sicuro che andrà malissimo
Abbiamo imparato che quando qualcosa può andare mai stai pur sicuro che andrà malissimo. Lo abbiamo imparato noi, lo ha imparato sulla propria pelle Federico Dionisi. Parliamoci chiaro, la partita di ieri sera doveva essere la sua serata. E in parte lo è stata ma assolutamente in negativo. Rigore sbagliato, rigore procurato e trasformato da Pedro Mendes. In mezzo qualche buona giocata a testimoniare, ancora una volta le qualità di un giocatore che non si può discutere. Nel post partita le parole di un uomo che non ha paura di nascondersi e che, anzi, in una squadra di giovani la faccia ce la mette. Forse l’unica vera nota positiva della Ternana.
7 partite e 4 rigori concessi: la Ternana ha un problema in area di rigore
Abbiamo imparato che la Ternana ha un problema in area di rigore: concede troppi penalty. Il dato è chiaro. Nelle prime 7 partite i rossoverdi si sono visti assegnare contro ben 4 tiri dagli undici metri. Tutti poi rigorosamente trasformati dagli avversari. Nonostante in porta la formazione di Cristiano Lucarelli abbia Antony Iannarilli uno specializzato nel neutralizzarli. Ha iniziato la saga La Gumina con la Sampdoria nella prima giornata. Ha proseguito Vandeputte del Catanzaro a Lecce. Poi è stato il turno di Casiraghi del Sudtirol alla sesta ed infine Pedro Mendes dell’Ascoli ieri sera. 4 rigori concessi che sono costati cari. Risultati alla mano la Ternana ha perso almeno 3 punti. Almeno.
La Ternana gioca bene ma non fa punti, e ora?
Abbiamo imparato che la Ternana gioca bene ma non fa punti. O meglio, non ne fa quanti ne meriterebbe. E allora che si fa? Cristiano Lucarelli è convinto che la squadra abbiamo comunque imboccato la strada giusta e che prima o poi, meglio prima, si sbloccherà e allora cambierà decisamente il campionato delle Fere. Anche ad Ascoli i rossoverdi hanno incassato i complimenti degli avversari che però si sono presi i punti lasciandoli con un pugno di mosche in mano. Ora c’è la Reggiana poi la sosta. Cambiare sistema di gioco e principi? Proseguire su questa linea? Domande lecite che ci poniamo.
Viviani, Falletti, Dionisi: la Ternana sa giocare pure palla a terra e con sprazzi di qualità
Abbiamo imparato che la Ternana può essere anche qualcosa di diverso di corsa, intensità e palle alte. Ad Ascoli Cristiano Lucarelli ha proposto una squadra più giochista. Lo ha potuto fare grazie all’inserimento dal primo minuto di Viviani in cabina di regia e Falletti partner d’attacco di Dionisi. Non a caso le prime occasioni sono nate da scambi rapidi e rasoterra tra i tre che hanno dimostrato di parlare la stessa lingua in campo. Non è bastato. Però per Lucarelli c’è la conferma che volendo si può cambiare.