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Le 5 cose che abbiamo imparato da Benevento-Ternana

1 . Maggiore possesso palla della Ternana ma i tre punti vanno al Benevento

Abbiamo imparato che chiudere la partita con il possesso palla in proprio favore non vuol dire avere in tasca i tre punti. La Ternana ha chiuso il match con 27 minuti di gestione della palla contro i 20 del Benevento. Eppure sono stati i padroni di casa ad aggiudicarsi la partita. Segno che la differenza la fa la pericolosità dell’azione offensiva. Il Benevento con due tiri (di cui un rigore) ha realizzato altrettante reti. La Ternana ha dovuto concludere di più in porta per bucare almeno una volta Gori. 

2. Senza le ripartenze le Fere sono meno incisive

Abbiamo imparato che la Ternana per essere incisiva ha bisogno di mettere gli attaccanti nelle condizioni di aggredire la profondità. Il Benevento ha atteso i rossoverdi nella propria metà campo. Li ha obbligati a giocare palla a terra, cercando il fraseggio più che la verticalizzazione. Morale della favola l’unico a salvarsi dei tre davanti è stato Falletti che ha provato a spaccare in due gli avversari e a fare da collante tra centrocampo e attacco. Palombi si è mosso, ha cercato di dettare il passaggio ai compagni ma senza però ricevere palloni giocabili. Avenatti invece non è stato mai nel vivo del gioco. 

3. Il bicchiere mezzo pieno di Fabio Liverani

Abbiamo imparato che Fabio Liverani, anche difronte alle sconfitte resta ottimista. L’allenatore rossoverde si è detto “comunque soddisfatto della prestazione della squadra. Ho un solo rammarico non aver visto i ragazzi attaccare la porta come avrei voluto nei primi venti minuti di partita. Nella ripresa invece ho visto una grande reazione”. Parole che fanno bene al morale in una serata che ha visto la Ternana tornare alla sconfitta e interrompere una serie positiva che tutti speravano potesse continuare. 

4. Tutti vogliono esserci ma stringere i denti serve davvero?

Abbiamo imparato che nessuno si sta tirando indietro in casa Ternana. Avenatti, autore di una prestazione non sufficiente ha stretto i denti perché ha un problema al ginocchio. Lo ha detto l’allenatore Fabio Liverani nel post partita. Lui ha elogiato lo spirito dell’attaccante che nonostante fosse a mezzo servizio ha voluto essere in campo e dare il suo contributo. A giochi finiti forse non è stata la scelta migliore. Lo spirito però è quello buono. Anche se in questa fase della stagione forse sarebbe preferibile optare per chi sta meglio in salute.

5. Il gol di Mecca, la reazione nel finale: la Ternana è viva

Abbiamo imparato che, nonostante le difficoltà la Ternana si conferma squadra viva come dimostrata la reazione dopo il doppio svantaggio. Il gol di Meccariello (secondo nelle ultime tre partite) e il forcing finale fanno ben sperare. Certo le giornate diminuiscono e con loro anche i punti a disposizione dei rossoverdi per cercare di far diventare “possibile qualcosa d’impossibile” per usare un post di Simone Aresti a commento della foto della sua parata di sabato scorso sulla punizione di Galabinov.

Alessandro Laureti

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