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Le 5 cose che abbiamo imparato da Cesena-Ternana 4-3

1 La Ternana è ultima in classifica

Abbiamo imparato che la Ternana è ultima da sola in classifica. La partita di Cesena rappresenta uno spartiacque della stagione. Fino a prima del match mai la squadra si era ritrovata fanalino di coda del torneo. Dal triplice fischio finale invece quello che tutti hanno augurato che non succedesse è successo. Ternana ultima e staccata seppur di un solo punto dall’Ascoli penultimo e a due lunghezze dalla coppia Pro Vercelli-Entella. 

2 Ferruccio Mariani non ha la bacchetta magica

Abbiamo imparato che Ferruccio Mariani, l’uomo indicato dal patron Stefano Bandecchi per risollevare le sorti della Ternana non ha la bacchetta magica. Il mini ritiro di Milano Marittima non ha cancellato di colpo i problemi che la squadra palesa dal primo giorno di questa stagione. Il lavoro incentrato sulla fase difensiva non ha portato i frutti sperati. “Tre giorni sono pochi” ha sentenziato Bandecchi nel post partita. E’ vero però la classifica piange lacrime amare.

3 Tenere fuori Tremolada è una scelta rischiosa

Abbiamo imparato che tenere fuori Luca Tremolada è una scelta rischiosa. Mariani non si è fatto storie nell’escludere dall’undici titolare il trequartista rossoverde. Ha rinunciato alla sua qualità per ricercare quell’equilibrio che la squadra non ha avuto mai per tutta la partita. Gli eventi poi lo hanno obbligato a gettare nella mischia Tremolada che ha risposto presente. L’impatto è stato ottimo: gioco e gol. Poi però si è spento. Segno che anche lui deve crescere come tutta la squadra.

4 Senza Paolucci “non so stare”

Abbiamo imparato che Andrea Paolucci è uno dei pochi giocatori della Ternana difficile da sostituire. La sua assenza, domenica pomeriggio al Manuzzi si è sentita eccome. La squadra nello sviluppo dell’azione è rimasta priva del suo punto di riferimento. Signori e Angiulli soprattutto hanno provato a non far pesare l’assenza del regista senza però riuscirci. Così si è optato per il lancio lungo su Montalto e conseguente sponda per una delle due punte esterne. Un palliativo, a meno di rodare alla perfezione i nuovi meccanismi. Soluzione d’obbligo visto che Paolucci dovrà restare fermo a lungo.

5 La squadra non “l’ha tirata” a Pochesci

Abbiamo imparato che la squadra non ha giocato contro Sandro Pochesci nelle ultime partite dalla sua gestione. Se fosse stato così contro il Cesena si sarebbe dovuta vedere tutt’altra Ternana. E invece c’è scappata la quinta sconfitta in campionato e conseguente ultima posizione. Una “tragedia” per usare uno dei termini tanto cari all’ex allenatore. Quinto punto puramente provocatorio perché è difficile pensare che una squadra di professionisti possa farsi volontariamente del male per punire colui che ha dato alla gran parte dei calciatori la chance di giocare in B.

Alessandro Laureti

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