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Le 5 cose che abbiamo imparato da Como-Ternana

Bene. Da dove iniziare? La Ternana è salva? Sì, ma non ancora matematicamente. La risposta però è “sì”. Lo era al 93’ di Como-Ternana? Con altrettanta certezza, rispondiamo di no. I pensieri di tutti noi andavano al trittico di fine campionato e ad una salvezza che, da acquisita, ora sembrava raggiungibile solo con una vera e propria scalata, con il fiato sospeso. Il fiato, poi, ce lo ha fatto tirare Felipe Avenatti: il più grande sospiro di sollievo degli ultimi 12 mesi.

1 – Nel bene e nel male, un’altra partita indimenticabile.

E allora, come giusto che sia, iniziamo dalla partita. Non sono stati bei 90 e più minuti di calcio. Tanto agonismo, tanta volontà da entrambe le parti – la Ternana per la salvezza, il Como per l’onore -, ma tasso tecnico rivedibile nella maggioranza delle occasioni. Eppure, Como-Ternana è stata una delle partite più emozionanti dell’anno. Due grandi gol, il primo in B (ma sempre contro le Fere?) di Marconi e il terzo stagionale di Antonio Palumbo, in un primo tempo mediocre. Poi nella ripresa, dopo un avvio soporifero, giusto un paio di cose in ordine sparso: Meccariello non impatta per due volte la sfera ad un metro dalla porta; Belloni non riesce a saltare Scuffet con una prateria davanti; Valjent prende un palo che ancora trema, e qualche minuto dopo Ceravolo lo salta, Scuffet, ma Cassetti rovina la festa; infine, un incredulo Ganz si scorda di segnare dopo essersi fatto tutta la metà campo rossoverde da solo – da solo – e si fa neutralizzare da Sala (grandi meriti, seppure le pecche dell’attaccante figlio d’arte siano evidenti). Molti hanno usato, a dovere viste le implicazioni, l’attributo “drammatica” per definire questa partita. Finita sull’1-1? Macchè… al 94’, con 4 minuti di recupero, Zanon ha il tempo di pennellare il cross perfetto e farsi male. Nel frattempo, Felipe Avenatti segna il gol della salvezza.

2 – Avenatti ha salvato la Ternana.

Deja-vù? Di sicuro, gliel’abbiamo già visto fare: tutti ci ricordiamo Modena. La dedica del gol più pesante dell’anno, ovviamente, deve essere andata alla sua Jessica, che ha sposato appena otto giorni fa. Anche nella sua peggior stagione in rossoverde – quella che doveva essere della sua definitiva consacrazione, e che invece verrà ricordata come la stagione delle panchine; quella in cui molti sono perfino arrivati a rimpiangere la mancata cessione in estate e relativa monetizzazione -, alla fine il gol più pesante l’ha segnato proprio lui e sarà quello che tutti ci ricorderemo. Su quel cross di Zanon, la pennellata dell’ultimo secondo, Avenatti ha staccato più in alto di tutti e gonfiato la rete per la quarta volta in questa B. Tante cose vengono alla mente in pochi istanti. I bilanci si fanno alla fine, e la fine non è ancora arrivata ufficialmente: però, appunto, prima di questa fine forse Felipe, che complessivamente (non solo quest’anno) ha dato tanto alla maglia rossoverde, un po’ più spazio lo meriterebbe. Perchè Breda è stato coraggioso, e ha provato un approccio molto diretto per scuotere Avenatti e i suoi “fantasmi” a livello caratteriale: senza mezzi termini, gli ha fatto capire che non era indispensabile per questa squadra. Che abbia avuto ragione o torto, ognuno valuterà come meglio crederà a fine stagione. Ma Felipe è in crescita evidente da diverse giornate e, dopo aver salvato la Ternana e realizzato il gol più importante del campionato, adesso il ritorno in campo dal primo minuto se l’è conquistato sul campo.

3 – Finalmente la salvezza.

Ora possiamo dirlo: la Ternana è salva, finalmente. O quasi: la matematica, infatti, ancora non c’è, ma al contempo è estremamente improbabile che quattro squadre possano superare la Ternana nelle ultime 3 giornate. Andiamo con ordine, i numeri sono molto chiari: la Ternana è a 48 punti insieme all’Avellino. Dietro, salve al momento l’Ascoli con 46, il Vicenza con 45, la Pro Vercelli (gioca stasera in una partita molto importante a Cesena) a 42 e il Latina a 41. Quota 41 condivisa da Modena e Salernitana, attualmente in zona playout, sopra al Lanciano (non, però, terzultima forza del torneo: sul campo i punti sono 46) a quota 39 causa penalizzazioni, con Livorno (37) e Como (29, retrocesso proprio contro le Fere) a chiudere. E già alla prossima giornata Salernitana-Modena può già condannare una delle due formazioni, se non alla Lega Pro, quantomeno ai playout. Il quadro è molto semplice: con un +7 sui playout, la vittoria contro il Cesena equivarrebbe alla matematica permanenza in B. Ma, con alcuni incastri, può bastare anche un pareggio, e anzi 48 punti dovrebbero essere già sufficienti. Dopo un mese da incubo, finalmente, la luce in fondo al tunnel!

4 – Acuto di Andrea Sala.

Era al quarto gettone da titolare in questa stagione, sei mesi e mezzo dopo l’ultima volta a Modena. Con lui in porta la Ternana non aveva mai vinto: ora, anche questo tabù è sfatato per le Fere e per Andrea Sala. A Como una prestazione notevole: chiamato in causa poche volte, il portiere scuola Inter ha fatto mostra di buona sicurezza. Ma soprattutto, ha messo letteralmente le sue mani sulla salvezza rossoverde: da solo contro Ganz, il merito di essere rimasto fermo più possibile e in piedi fino all’ultimo, per poi toccare la palla quanto bastava per evitare il gol del clamoroso 2-1 – KO rossoverde e possibile crollo psicologico verso il finale. Le colpe dell’attaccante lariano sono evidenti, ma Sala è stato decisivo e, alla fine della stagione, potrà avere la consapevolezza che un pezzettino della salvezza della Ternana è tutto suo.

5 – Col Cesena, sotto a chi tocca.

Perchè per la Ternana sarà emergenza. I rossoverdi ritroveranno lo squalificato Mazzoni tra i pali, ma perderanno Meccariello e Palumbo, ammoniti al Sinigaglia in stato di diffida. Con Zanon uscito infortunato alla caviglia (a quanto pare, addirittura in barella) dopo la sfida contro il Como, Falletti a mezzo servizio, così come Vitale (in miglioramento) e Coppola (neanche convocato per Como, nonchè Signorelli probabilmente out per la stagione, le rotazioni per sabato prossimo sono particolarmente corte e soprattutto a centrocampo non ci saranno molte alternative, a meno di qualche recupero, se non la coppia Busellato-Zampa. Non il miglior biglietto da visita per la sfida contro il Cesena, una squadra molto forte e attualmente nona in classifica, quindi con i playoff ancora tutti da conquistare. D’altro canto, la Ternana arriverà alla partita contro i romagnoli con un giorno di riposo in più e con la consapevolezza che, in caso di bottino pieno, si potrebbe davvero, e finalmente, stappare lo spumante.

Federico Trastulli

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