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Le 5 cose che abbiamo imparato da Entella-Ternana

1. Contini è da esempio, questa volta

Abbiamo imparato che Matteo Contini può ancora dire la sua. Contro l’Entella il centrale difensivo ha giocato fuori ruolo e come se non bastasse tutta la partita. 37 anni e non sentirli, o quasi “dopo il gol Diakite è corso verso la panchina per festeggiare con tutti. Io l’ho aspetto quando è tornato in linea. Non ne avevo per corrergli dietro”. A parte le battute, a conferma della buona prestazione del centrale le parole di Fabio Liverani “ha fatto il massimo, sono soddisfatto” e quelle di Martin Valjent “a 37 anni mettersi a disposizione della squadra come ha fatto lui è da esempio per tutti”.

 

2. Le scelte di mercato di gennaio ripagano a metà

Abbiamo imparato che il mercato di gennaio non ha aiutato la squadra come si poteva pensare. Manca un terzino destro di ruolo alternativo a Zanon, tant’è che a Chiavari ha dovuto giocare Valjent che è un centrale. Ma soprattutto tranne Diakite e Ledesma, manca l’apporto dei nuovi: attaccanti in primis. E’ fuori dubbio che i due ex Lazio sono gli unici ad aver dato qualcosa alla squadra. Gli altri, chi per infortuni (Rossi e Acquafresca) chi per prestazioni sottotono (Pettinari e Monachello) ad oggi non hanno inciso. 

 

3. Avenatti croce e delizia

Abbiamo imparato che Felipe Avenatti resta un giocatore discontinuo. Ai complimenti delle recenti partite anche per via dei gol segnati oggi ci ritrovami a dovergli tirare le orecchie. Contro l’Entella è stato assente. Però i suoi 11 gol stanno tenendo a galla la squadra e di questi gli va dato merito. Certo, visto il momento cruciale della stagione piacerebbe a tutti vederlo protagonista in positivo e non in negativo come al Comunale.

 

4. La salvezza è possibile ma non è a portata di mano

Abbiamo imparato che ancora tutto è possibile e che per scrivere la parola fine c’è tempo. Il punto di Chiavari consente alla Ternana di continuare a sognare la salvezza ma per dirla con le parole di Martin Valjent “è un punto buono più per il morale che per la classifica”. Ai rossoverdi serve soltanto vincere. Solo con i tre punti si possono compiere quei “passi in avanti” in classifica che consentirebbero alla squadra di mettersi al riparo. Il punto, per come si era messa la sfida contro il grande ex Roberto Breda è sicuramente il “miglior risultato di quelli negativi”.

 

5 Petriccione il motorino che regala almeno un assist a partita

Abbiamo imparato che Jacopo Petriccione ha le qualità per dare varietà alla manovra offensiva. Gioco corto e lungo, di prima o fraseggio. Raramente le migliori occasioni passano lontano dal suo destro. Abbiamo imparato anche che gli riesce facile, giocando da mezzala sinistra, mettere la palla a rientrare in area di rigore per il movimento degli attaccanti. Contro l'Entella per colpa di pochi centimetri i suoi assist non hanno frutto gol. Palombi ne sa qualcosa.

Alessandro Laureti

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