Le 5 cose che abbiamo imparato da Latina-Ternana
La Ternana reagisce subito e va a prendersi i suoi primi tre punti in trasferta a Latina, vincendo una bellissima partita e confermando quelle certezze che andiamo ribadendo da tempo e che, soprattutto, iniziano a diventare davvero solide per la squadra.
1 – Le Fere sono in netta crescita.
Un processo avviato dalla partita contro il Bari (a sentire Breda e i rossoverdi già dalla vittoria contro il Novara, trasferta di La Spezia compresa). La Ternana ha trovato la sua identità: quella di una squadra aggressiva, corta, che spinge sulle fasce e gioca per vincere indistintamente in casa e in trasferta. E ora sta crescendo: perchè la grande prova di ieri è assolutamente in linea con le ottime cose fatte vedere contro il Bari e nel primo tempo del derby. Che, tra parentesi, è già un ricordo: la Ternana non meritava di perderlo e probabilmente, al momento, ha qualcosa in più del Perugia. Ora inizia ad esserne consapevole: ecco perchè le Fere sono andate a Latina per vincere subito. Senza demoralizzarsi, perchè i rossoverdi sono pericolosi per tutti e possono divertirsi e far divertire i propri tifosi. Ora, con l'Avellino, un altro scontro diretto in casa e un'altra grandissima occasione per mettersi ancor più alle spalle sabato 24 ottobre.
2 – Federico Furlan, FF7: non ci sono aggettivi.
Ragazzi, questo è alieno! Alieno. Il miglior esterno offensivo che la Ternana abbia avuto in non so quanto tempo: anche ieri (ma non è una novità) ha fatto impazzire la difesa avversaria e le sue sgroppate sono state devastanti, ma al Francioni (finalmente) è arrivato anche il gol, tanto atteso e meritatissimo. Prima di testa, su suggerimento impeccabile di un ottimo Gondo, poi con una punizione perfetta. Alla Pjanic. A sinistra (soprattutto) e a destra fa quello che vuole: strappa, se ne va, punta l'uomo, si accentra, calcia, dialoga coi compagni. E ora segna anche, con un paio di buone occasioni per centrare l'hattrick. Ovviamente il migliore in campo ieri (seguito a ruota da uno straordinario, ancora una volta, Mazzoni), dà almeno un voto a tutti gli altri: se questo Furlan inizia anche a segnare con regolarità, non ce n'è più per nessuno.
3 – Felipe, ma che fai?
Diciamocelo: tutti han parlato di un Avenatti ritrovato dopo il gol al Bari, ma neanche contro i galletti la sua prestazione è stata sui livelli che ci aspettiamo da lui. Il trend negativo, mai del tutto interrotto, è ripreso con vigore contro il Perugia, per continuare anche ieri al Francioni: fa sempre a sportellate (e non sempre è lui a darle o ad uscire vincitore dai confronti fisici), stavolta si muove di più e partecipa di più all'azione (anche allargandosi o venendo incontro, come piace a lui), ma è sempre o troppo lento o, addirittura, distratto (!). Spreca, senza neanche accorgersi del pallone che arrivava, soprattutto un contropiede clamoroso, confezionato da Falletti, ma butta al vento anche altre 2/3 occasioni (che, aggiunte alle altre non finalizzate dalla squadra, fanno capire perchè la Ternana ha rischiato fino all'ultimo di gettare alle ortiche un altro risultato sacrosanto). Manca totalmente la cattiveria, il fiuto del gol non è dei migliori e comunque va ritrovato: Avenatti è in crescita, ma ancora non ci siamo.
4 – Maledizione centrocampo.
Incredibile, ma vero, la Ternana ha perso 5 centrali di centrocampo per infortunio: prima Grossi contro il Bari, poi Signorelli e Coppola (oggi i risultati degli esami) contro il Perugia e ieri Zampa (stagione maledetta, finora) e addirittura il subentrato Palumbo. Ribadiamo, da non crederci. Ora, o si recupera qualcuno per la partita di sabato (sperando, magari, che per chi è andato KO al Francioni non sia nulla di grave), o Breda dovrà inventarsi qualcosa (o meglio, il centrocampo): ieri, addirittura, ha dovuto ricorrere a un 4-3-3 di rottura totale, con Janse e Monteleone ad affiancare Valjent, che, entrato benissimo in partita, rivedremo anche contro l'Avellino. Però quella relativa al centrocampo inizia ad assumere i connotati di una vera e propria maledizione.
5 – Il livello della CAN di B è bassissimo.
Ieri è stata semplicemente scandalosa la prestazione di Illuzzi. Probabilmente di gran lunga peggiore di quella di Maresca. Perchè? Perchè ieri il fischietto di Molfetta ha rischiato, davvero, di influenzare e sovvertire il naturale esito di una partita con interpretazioni assolutamente sbagliate su episodi facilissimi da valutare. Questa è l'analisi dei fatti: nel primo tempo c'erano almeno due rigori per la Ternana, situazioni in cui Illuzzi ha lasciato proseguire, ma il meglio è arrivato nel secondo tempo. Palese fallo di mano a centrocampo da parte di Bruscagin e Illuzzi che vede (non vede?) e lascia proseguire, consentendo al Latina, sugli sviluppi dell'azione, di segnare. Poi altri falli di mano dei nerazzurri, tra cui quello evidentissimo di Dellafiore, già ammonito, non sanzionati, seppure quello di Avenatti sia stato visto benissimo. Alla fine, il doppio giallo a Calderoni è il minimo. Nessuno di questi arbitri, ovviamente, è in malafede: le teorie complottistiche vanno lasciate a chi non sa parlare di altro. Semplicemente, sono davvero scarsi.