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Le 5 cose che abbiamo imparato da Novara-Ternana 0-3

1. La Ternana sa vincere anche in trasferta

Abbiamo imparato che la Ternana sa vincere anche in trasferta. “Incredibile ma vero” i rossoverdi hanno evitato lo zero in classifica generale per quanto riguarda i successi in esterna. Un tabù che sembrava quasi impossibile da sfatare. Invece il Piola ha regalato, ancora una volta, un successo alla Ternana che ora si rilancia in classifica.

 

2. La seconda vittoria consecutiva rilancia le Fere in classifica

Abbiamo imparato che con due vittorie consecutive la classifica può cambiare, eccome. Alla Ternana i 6 punti nelle ultime due partite hanno fruttato un posto nella graduatoria. Da ieri alle 16,45 i rossoverdi non sono più ultimi. Ora alle loro spalle c’è la Pro Vercelli con 31 punti contro i 33 della Ternana. Ma c’è di più perché i risultati dagli altri campi hanno accorciato ancora di più il fondo della classifica. Adesso la Ternana è a 4 punti dall’Entella e 5 dal Cesena: ovvero le due squadre che disputerebbero i playout se il campionato fosse finito ieri.

 

3. La Ternana ora sa divertire e vincere

Abbiamo imparato che anche la Ternana targata De Canio ora sa divertire e vincere. I risultati delle ultime due partite lo certificano. Due match nei quali la Ternana è uscita dal terreno di gioco strappando applausi e facendo brillare gli occhi dei propri tifosi. Perché insieme alle vittorie è arrivato anche il divertimento puro: quello frutto dei gol. Infatti la squadra ha segnato la bellezza di 8 reti. 5 contro il Cittadella e 3 al Piola di Novara. Insomma, quella di questo periodo è una Ternana bella e vincente.

 

4. L’attacco si è sbloccato e la difesa ha alzato la saracinesca

Abbiamo imparato che la Ternana ha alzato la saracinesca davanti alla porta di Andrea Sala. Tra Cittadella e Novara i rossoverdi hanno incassato appena un gol. Il lasso di tempo preso ad esempio è minimo, ci mancherebbe altro, ma è comunque indicativo di un probabile inversione di tendenza che fa sicuramente piacere a De Canio.

 

5. Il capitano dove lo metti sta… e bene

Abbiamo imparato che il capitano Marino Defendi lo puoi far giocare ovunque e lui non ti tradirà. Con De Canio è al quarto cambio di ruolo. Infatti ha giocato da mezzala, da trequartista, da punta esterna e in ultimo, a Novara da terzino destro. Lui ha sempre risposto nel modo migliore: portando a casa la prestazione.

Alessandro Laureti

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