Le 5 cose che abbiamo imparato da Parma-Ternana 2-0

1. I playout sono a 4 punti così come la salvezza diretta

Abbiamo imparato che se la Ternana non corre le altre fanno quasi peggio. Nonostante la doppia sconfitta consecutiva i rossoverdi restano sempre a tiro dei playout e ancora della salvezza diretta. La curiosità di giornata sta nel fatto che a 41 punti, ovvero a +3 dai rossoverdi, ci sono tre squadre: Ascoli, Avellino ed Entella. Ebbene le prime due oggi disputeranno i playout mentre l’ultima sarebbe salva. La Ternana purtroppo negli scontri diretti con Ascoli ed Entella è in deficit ma nell’ultima giornata ospiterà l’Avellino.

 

2. Se retrocessione sarà nessuno sarà esente da colpe

Abbiamo imparato che se retrocessione sarà le colpe saranno di tutti. Venerdì Luigi De Canio si è assunto le responsabilità per alcuni passi falsi fatti dalla squadra sotto la sua gestione: Pescara in ultimo. Ieri sul campo sono arrivati gli errori di chi, fino ad oggi sembrava aver sbagliato di meno. Ci riferiamo ad Andrea Sala che ha sulla coscienza il gol del vantaggio del Parma. Lui è soltanto l’ultimo della lunghissima lista dei giocatori che a turno hanno sbagliato decidendo, con i loro errori, le partite della Ternana in questa stagione.

 

3. Il Pifferario non è fortunato

Abbiamo imparato che Federico Piovaccari non è fortunato. Dopo il clamoroso doppio palo colpito a Carpi, ieri è arrivato il gol regolarissimo annullato dall’arbitro Saia. Non possiamo sapere se con la Ternana sul 2-1 poi la partita sarebbe finita sempre con la vittoria del Parma. Di sicuro ci sarebbe stato un finale di gara diverso. Ma soprattutto la Ternana avrebbe avuto il giusto e non starebbe ora a recriminare anche per un gol buono non concesso. A voler guardare il bicchiere mezzo pieno una curiosità: dopo il doppio palo di Carpi la Ternana ha iniziato la mini striscia di risultati positivi che l’ha portata fino ad un passo dai playout. Chissà magari il gol regolare annullato frutterà lo stesso bottino di punti in futuro.

 

4. Blackout tattico dopo i fuochi di aprile

Abbiamo imparato che la Ternana è alle prese con un pauroso e preoccupante blackout tattico ora che siamo arrivati nel momento decisivo della stagione. Dopo il mese fantastico (10 punti in 4 partite) è arrivato il momento di down. Quello che lo stesso De Canio sapeva che sarebbe arrivato ma: “speravo arrivasse più tardi”. Un blackout che ha portato la Ternana ha perdere le ultime due gare, subendo 5 gol senza segnarne nemmeno uno.

 

5. Dietro a Montalto il vuoto

Abbiamo imparato che sostituire Adriano Montalto è difficile, forse anche impossibile. La partita del Tardini era una grandissima chance per Piovaccari e Finotto soprattutto. Del primo abbiamo già parlato. La sfortuna ha condizionato una prestazione sufficiente. Il secondo beh conferma di vivere una stagione da dimenticare. De Canio l’ha mandato in campo perché sul 2-0 voleva “i quattro attaccanti” ma lui non si è mai reso pericoloso. Ma c’è di più perché nei 32 minuti iniziali nei quali la Ternana ha giocato senza centravanti non ci sono state situazioni pericolose se non il mancato stop in area di Carretta. Insomma chi non avrebbe dovuto far rimpiangere l’assenza di Montalto ha steccato. Per tutti però ci saranno altre tre opportunità per rifarsi e per entrare nella storia della Ternana.