Le 5 cose che abbiamo imparato da Pordenone-Ternana, 1-0

1 La Ternana non è più imbattibile

Abbiamo imparato che la Ternana non è più una squadra imbattibile. Dopo 11 partite di campionato è arrivato il primo ko per la squadra rossoverde. A dare alla sconfitta il sapore di beffa è quella maledetta deviazione di Salzano sulla conclusione senza alcuna pericolosità di Burrai. Un intervento tanto scoordinato quello del centrocampista rossoverde quanto decisivo per spiazzare Iannarilli. Il quinto gol subito in campionato è il primo che costa la sconfitta alla ternana.

2 La Ternana fallisce l’aggancio alla vetta della classifica

Abbiamo imparato che questa Ternana non è una macchina infallibile. Peccato perché i rossoverdi sono venuti meno nella partita più importante giocata fino a questo momento. Contro il Pordenone la squadra di De Canio aveva l’opportunità, vincendo, di agganciare la vetta della classifica con ancora due partite da recuperare. Obiettivo fallito.

3 Per la seconda volta Ternana a secco di gol in trasferta

Abbiamo imparato che la Ternana sta incontrando difficoltà nel segnare in trasferta. Nelle ultime due partite lontano dal Liberati i rossoverdi hanno segnato “zero” gol. Ad Imola prima e a Pordenone poi Marilungo e soci hanno faticato e molto nel mettersi nelle condizioni migliori per battere a porta. Un problema visto che anche gli altri compagni non sono riusciti a sopperire alla loro astinenza.

4 I cross non sono mancati, la precisione si

Abbiamo imparato che la Ternana può faticare anche in una caratteristica nella quale sembrava imbattibile: i cross. Come sempre Lopez e soci ne hanno sfornati a iosa ma questa volta è mancata la qualità oltre che alla precisione. Dei tanti palloni calciati in area di rigore pochissimi hanno consentito agli attaccanti di arrivare alla conclusione in porta.

5 Per la prima volta i cambi non hanno prodotto nulla

Abbiamo imparato che contro il Pordenone i cambi scelti da Luigi De Canio non hanno prodotto nulla di buono. La Ternana finita sotto già nel primo tempo non è riuscita a recuperare il punteggio nemmeno con le forze fresche della panchina. E pensare che proprio con gli uomini subentrati aveva vinto a Fano, ad esempio.