Le 5 cose che abbiamo imparato da Pro Vercelli-Ternana
Seconda sconfitta consecutiva per la Ternana. Se contro il Verona il ko era giusto, questa volta a Vercelli i rossoverdi avrebbero meritato il pari. Perché in campo hanno prodotto più degli avversari nonostante le assenze che oggi, possiamo dire, si sono fatte sentire. Soprattutto quelle in attacco.
1 Una punta ci vuole sempre
L’idea di giocare con un tridente senza centravanti affascina tutti ma in questa Ternana non porta punti. La squadra ha faticato nella costruzione della manovra perché gli è mancato, fino all’ingresso in campo di La Gumina, il punto di riferimento in avanti. E’ il centravanti che detta la giocata. Se chi gioca davanti rientra sulla trequarti senza mai aggredire la profondità la manovra non trova mai sbocchi. Così facendo ne risente la squadra nella sua interezza.
2 Falletti è un dieci non un falso “nueve”
Questo secondo punto è collegato inevitabilmente al primo. Falletti è vero che ha colpito la traversa quando giocava ancora da falso “nueve” ma è anche vero che fino a quel momento non si era mai reso pericoloso. Il discorso è cambiato quando entrato La Gumina è stato retrocesso dietro all’ex Palermo e a Surraco. Lì è tornato ad essere il vero regista offensivo della squadra. E la Ternana ne ha giovato. Improvvisamente ha spostato in avanti il proprio baricentro dando anche la sensazione di poter segnare il gol del pareggio.
3 Carbone può stare tranquillo, Masi e Contini ci sono eccome
L’allenatore rossoverde non ha mai messo in dubbio la bontà tecnica di quelli che oggi sono le prime alternative alla coppia centrale titolare di difesa. Masi e Contini rappresentano due valide garanzie a Meccariello-Valjent. Ma c’è di più perché contro la Pro Vercelli hanno tenuto anche sul piano atletico. Questo era l’unico dubbio che aveva Carbone alla vigilia su di loro. Masi ha mostrato segni di stanchezza prima dell’ex Bari ma ci sta eccome. D’altronde d’agosto con quella di Vercelli sono appena 3 le partite che ha disputato.
4 Le decisioni arbitrali non aiutano
Contro il Verona ci si è messo Saia che in occasione del primo rigore oltre ad assegnare a massima punizione ha espulso pure Meccariello nonostante il fallo lo avesse commesso Valjent. A Vercelli Pezzuto ha optato per sanzionare con il giallo per simulazione La Gumina per una caduta in area di rigore. Ebbene, guardando l’azione al replay si vede come la punta viene sbilanciata dal suo diretto marcatore prima di scontrarsi con il portiere in uscita. Il rigore c’era. Fosse stato assegnato, avrebbe potuto cambiare il corso della partita.
5 La classifica ora inizia a far paura
Siamo appena all’ottava giornata di campionato ma la Ternana, con 7 punti è terzultima insieme ad Ascoli e Cesena. Peggio di lei solo Avellino (6) e Trapani (5). Quest’ultimi saranno i prossimi avversari delle Fere. Per questo motivo, la sfida di lunedì prossimo sarà fondamentale. Non tanto per il futuro di Carbone, più che altro per il morale della squadra. Una vittoria farebbe tirare un grosso sospire ai rossoverdi. Una sconfitta aprirebbe le porte dell’inferno.