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Le 5 cose che abbiamo imparato da Ravenna-Ternana 3-2

1 Il bastone non è servito

Abbiamo imparato che il bastone non sembra funzionare. La Ternana dopo aver passato una settimana in ritiro avrebbe dovuto “mordere l’aria” o più semplicemente battere il Ravenna secondo il pensiero comune. Invece non è stato così perché i rossoverdi prima si sono cacciati nell’inferno, poi hanno conquistato a fatica il purgatorio prima di sprofondare nuovamente negli inferi. La linea dura dunque non ha portato i frutti sperati.

2 Alfredo Bifulco è un fattore

Abbiamo imparato che la Ternana di questo periodo non può prescindere da Alfredo Bifulco. L’attaccante napoletano a Ravenna ha segnato il quarto gol in campionato. Per lui 4 reti consecutive. Da quando De Canio ha iniziato a dargli spazio Bifulco non ha sbagliato un colpo. In gol a Bolzano, doppietta contro la Giana Erminio e di nuovo a segno contro il Ravenna. Unico rammarico che i suoi gol abbiano portato un solo punto.

 

3 Rigori? Meglio di no 

Abbiamo imparato che alla Ternana è quasi inutile assegnare calci di rigore. Sui 4 battuti i rossoverdi ne hanno segnato solo uno. Prima di Ravenna l’unico a non aver fallito dagli undici metri era stato Marilungo. Dopo Ravenna anche lui è entrato nel club dei “bocciati” dal dischetto. Club del quale fanno parte Furlan e Vantaggiato.

 

4 Altobelli in regia scelta forzata e poco funzionale 

Abbiamo imparato che l’esperimento di Daniele Altobelli in cabina di regia non sta dando grandi risultati. Sul piano della manovra la Ternana ha subito una brusca frenata da quando è lui a dettare i tempi. Nei piani di De Canio dovrebbe schermate la difesa e garantire al reparto fisicità. Fatto sta che da quando è rientrato dall’infortunio non è mai parso decisivo come invece dovrebbe essere. Tra l’altro ha perso anche l’altra sua caratteristica: la pericolosità in area di rigore, zona nella quale si vede sempre più di rado. 

 

5 Marilungo dall’inferno al purgatorio 

Abbiamo imparato che Guido Marilungo resta l’attaccante principe della Ternana. La punta ha ritrovato il gol dopo un mese e dieci giorni dall’ultima rete (Ternana-Gubbio 3-1 dell’11 novembre). Un gol buono solo per la statistica e salvare la prestazione perché arrivato dopo aver sbagliato il rigore e perché alla fine la Ternana non ha saputo nemmeno portare a casa il pareggio.  

Alessandro Laureti

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