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Le 5 cose che abbiamo imparato da Salernitana-Ternana

È davvero difficile scrivere di questa partita. Noi lo facciamo, come sempre, cercando di essere il più oggettivi e imparziali possibile.

1 – L’incubo non finisce

Prima di procedere con l’analisi della partita, è necessario sottolineare che questo inizio di stagione sta mettendo seriamente a dura prova tutto l’ambiente rossoverde. La sconfitta contro la Salernitana non fa, per modalità e momento, che peggiorare la situazione e adesso il malcontento rischia davvero di dilagare – e guardando la classifica, a ragione -, con i tifosi determinati (già proprio all’Arechi) a farsi sentire.

2 – La Ternana la butta ancora una volta

Due a zero dopo una mezz’ora di pregevole fattura, un punteggio assolutamente inaspettato alla vigilia. Poi, come al solito, iniziano i regali all’avversario targati Ternana: prima Valjent regala l’1-2 a Perico, poi l’intervento eccessivamente duro di Meccariello costringe la Ternana a soffrire ancora di più. Prima dell’1-2 Coda-Vitale (che esulta, con una rabbia assolutamente comprensibile da parte sua che era capitano di una squadra che neanche gli ha proposto il rinnovo di contratto). E non possono essere valide neanche le polemiche contro l’arbitro: Minelli ha preso due decisioni severe ma presumibilmente giuste (se cliccate questo LINK verrete reindirizzati ad un video su Facebook che potrebbe chiarirvi le idee, almeno sul rosso di Meccariello). Anche perché tendiamo a dimenticarci che alla Salernitana era stato annullato un gol regolare a Donnarumma dopo 5 minuti. 

Secondo chi scrive, al netto delle interpretazioni arbitrali, è necessaria una bella analisi, approfondita, da parte della squadra su una serie di leggerezze ingiustificabili, talvolta inspiegabili (come oggi), che stanno costando carissimo. In una partita che, altrimenti, i rossoverdi avrebbero potuto vincere e meritatamente. Adesso non si può più sbagliare: lo ripetiamo, sperando che l’appello non caschi, nuovamente, nel vuoto.

3 – Approccio leggermente migliore (gol a parte)

Eppure, in una partita con in palio tre punti pesantissimi, la Ternana approccia meglio di altre volte la contesa, facendosi vedere spesso dalle parti di Terracciano nei primissimi minuti. Poi, fortunatamente, ci pensa la bandierina del primo assistente di Minelli ad evitare il terzo gol consecutivo subito nei primi 5’ di una partita: Donnarumma, solo in area sulla punizione di Busellato, insacca di testa, ma il gol viene annullato ingiustamente a causa del fuorigioco, visto sì, ma di Della Rocca. 

Ma tutto sommato, in termini meramente di approccio alla partita, un bel passo in avanti per una squadra, ultimamente, parsa spesso timida e impaurita. Gli aspetti positivi paradossalmente, ci sono. La prestazione buona nei primi 30’ e quella comunque propositiva in 10 contro 11. Ma purtroppo gli errori sono costati carissimo, e che ha fruttato 0 punti al cospetto di una Salernitana veramente povera.

4 – Zanon e Palombi le luci rossoverdi

Plauso al primo, che si prodiga in un’altra grande prestazione, dipinge un assist perfetto per lo stesso Palombi (insieme, indubbiamente, i migliori in campo in casa Ternana) e gioca sempre con grande personalità, mettendo in campo la stessa grinta di sempre e che, recentemente, ha messo anche fuori dal campo. Standing ovation per il secondo: debutto da titolare e davvero copiosi sprazzi di un grande talento. Gol da vero e proprio rapace d’area, diverse conclusioni, ma soprattutto movimenti fantastici, in anticipo sul primo palo e in inserimento in area, da vera prima punta. Ha attaccato lo spazio come Avenatti (ieri sottotono) non ha mai saputo mostrare finora in rossoverde. L’unico aspetto positivo al devastante infortunio di La Gumina è la grande prova del gioiellino voluto in prima persona da Simone Longarini.

5 – Aria pesante

Nessuna posizione ufficiale, di alcun tipo, sul silenzio stampa indetto per il postpartita. Pare sia stato indetto da Benny Carbone in prima persona, ma conferme ufficiali la società non le ha fornite. Sicuramente, non è questo il modo migliore – a giudizio di chi scrive – di affrontare un momento difficile. La faccia va messa, le spiegazioni date, il dialogo cercato. Sempre. E infatti, nel nostro editoriale abbiamo scritto: “Il silenzio stampa? Va assolutamente in controtendenza rispetto a quello che è stato fatto finora. Squadra e tifoseria devono essere dalla stessa parte. Capirsi a vicenda. E ci si può capire solo parlando. Altrimenti sembra una “punizione” non si sa dettata da cosa… Di certo non si può essere tutti d’accordo se la squadra è penultima…”. 

L’aria (e, soprattutto, la classifica) a Terni si fanno sempre più pesanti, tanto che qualche tifoso pare abbia manifestato la propria intenzione di recarsi al Garden al rientro della squadra – dopo il confronto prolungato con i fedelissimi di Salerno a fine partita -, anche se non ci sono al momento conferme che ciò sia effettivamente accaduto.

Federico Trastulli

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