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Le 5 cose che abbiamo imparato da Spezia-Ternana

La Ternana perde anche al Picco di La Spezia e torna ad occupare l'ultimo posto della classifica in solitaria. Ecco cosa possiamo trarre dalla sconfitta di ieri:

1 – Fere troppo mosce: così non va!

L'abbiamo raccontato durante tutta la settimana di preparazione alla partita: lo Spezia è più forte della Ternana e, sicuramente, più lanciato. La sconfitta, dunque, ci stava, senza disperare. Ma non così, con le Fere che, di fatto, nella ripresa non sono scese in campo. Perchè dopo l'avvio furioso dei liguri, che hanno trovato il gol e legittimato la loro superiorità, il ritmo si è abbassato, con gli uomini di Bjelica che si sono resi conto di essere nelle condizioni di poter controllare il match senza rischiare nè sprecare energie. Colpa dei rossoverdi, troppo rinunciatari, sterili e giù di tono, che dovevano reagire nel secondo tempo e che invece sono rimasti negli spogliatoi: ripetiamo, lo Spezia – probabilmente – l'avrebbe vinta comunque, ma la Ternana ha alzato bandiera bianca troppo presto. Senza mai tirare in porta (il debole tacco di Furlan dopo un'ora e passa non può essere considerato) non si va da nessuna parte: scommettiamo che Simone Longarini non sarà affatto contento nè del risultato, nè della prestazione, nè tantomeno dell'atteggiamento messo in campo dalla Ternana.

2 – Fere in sofferenza totale lontano dal Liberati.

La Ternana è ultima non solo nella graduatoria generale del campionato di Serie B, ma anche nella classifica dei punti raccolti fuori casa. Le Fere sono le uniche a quota 0 punti, con l'aggravante di aver giocato 4 partite (molte sono ferme a 3 match disputati fuori casa): 4 sconfitte e peggior differenza reti, con 1 gol fatto e 7 subiti. Ma l'aspetto peggiore, probabilmente, è quello mentale: mai una prova di forza e, anzi, Fere sempre messe sotto soprattutto dal punto di vista psicologico e caratteriale. Tre sberle a Trapani, una clamorosa sconfitta a Modena con l'aggravante della superiorità numerica non sfruttata, poi la partita fotocopia (ancor più beffarda) di Salerno e la sconfitta di ieri. Una bella inversione di tendenza rispetto allo scorso anno, quando le Fere si sono salvate lontano dal Liberati.

3 – Avenatti, ora è un caso.

Felipe non segna più da Modena-Ternana 1-2, penultima giornata dello scorso campionato. Più di 600 minuti, dieci ore di gioco, senza segnare. Il problema, ovviamente, è grande per un attaccante, ma purtroppo per lui (e per la Ternana) non è il solo: Avenatti è, in questo avvio di stagione, fuori forma, statico e impalpabile. Irrinunciabile – perchè ad un ragazzo dai suoi mezzi fisici e tecnici non puoi rinunciare mai in Serie B -, ma finora inutile alla causa. La sua testa non va, il carattere è da formare: lo sappiamo tutti. Ma ora, con le Fere ultime e i primi bilanci (negativi) che si avvicinano, l'involuzione di Avenatti è un caso: Felipe non è più decisivo e questo si riflette sul suo morale, su quello della squadra e di tutto l'ambiente, non solo per quanto riguarda i tifosi. Perchè, dietro, c'è chi scalpita.

4 – Ceravolo salterà il derby (e non solo).

E, più che impararlo, questo fatto lo apprendiamo mestamente: oggi Ceravolo si sottoporrà ad esami medici per capire l'entità dell'infortunio muscolare al polpaccio sinistro che l'ha costretto ad uscire dal campo dopo soli 5 minuti di gioco, ieri al Picco. Come vi abbiamo spiegato, non c'è ottimismo riguardo alle condizioni dell'attaccante locrese: Ceravolo non ha neanche provato a restare in campo e ha chiesto immediatamente il cambio per il gran dolore. Ecco perchè si teme uno stop di addirittura 30 giorni, che vorrebbe dire almeno 5 partite sicuramente fuori (compreso, ovviamente, il derby). La tegola peggiore che, in questo momento, si potesse abbattere sulla Ternana, che perde l'unico "insostituibile" – citando Mazzoni.

5 – Che bella la terza maglia!

Almeno in chiusura ci concediamo una, positiva, nota di colore: la terza maglia della Ternana, quella celebrativa dei 90 della società rossoverde – che ha debuttato ieri al Picco -, è bellissima e ha il pregio di rendere ancora di più da indossata. Indiscrezioni e voci di corridoio vorrebbero questa maglia pensata specificamente per il derby del 24 ottobre. Intanto facciamo notare come, paradossalmente, non sia stata indossata il 3 ottobre in casa contro il Novara: va bene che la prima divisa, quella rossoverde, non si tocca, ma era la partita della ricorrenza – irripetibile – per cui è stata pensata questa bellissima maglia! 

 

Federico Trastulli

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