Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Sestri Levante 1-0

Salvatore Aloi in gol contro il Sestri Levante - Foto Ternana Calcio
Torna l’appuntamento con la nostra rubrica “Le 5 cose che abbiamo imparato”… questa volta da Ternana-Sestri Levante terminata 1-0 con il gol decisivo di Salvatore Aloi.
La Ternana è tornata padrona del suo destino
Abbiamo imparato che la Ternana è tornata padrona del suo destino. E’ bastato, si fa per dire, battere il Sestri Levante e approfittare del 2-2 casalingo della Virtus Entella contro la Lucchese. E così il divario tra la squadra di Fabio Gallo e quella di Ignazio Abate si è ridotto da 4 a 2 soli punti. Con lo scontro diretto all’ultima giornata oggi la Ternana è tornata padrona del proprio destino.
Aloi l’uomo dai gol pesanti
Abbiamo imparato e in questo caso ne abbiamo avuto anche la conferma che Salvatore Aloi è l’uomo dai gol pesanti al “Libero Liberati”. Tre i centri stagionali del centrocampista ex Pescara. Virtus Entella, Torres e Sestri Levante le sue vittime. I precisi diranno “ha segnato con il Sestri Levante in 10” vero ma il suo inserimento con annesso terzo tempo in stile Ambrosini è stato perfetto. Tre gol che hanno portato 7 punti. Tanti e speriamo anche decisivi per il risultato finale.
Marchio di fabbrica: clean sheet
Abbiamo imparato che un marchio di fabbrica della Ternana di Ignazio Abate sono i clean sheet. Contro il Sestri Levante è arrivato il numero 15 della stagione. Ternana e Vannucchi hanno eguagliato Arezzo e Trombini ed ora sono insieme ai toscani la squadra con il maggior numero di partite concluse senza subire gol. Un risultato che lo stesso Abate ha voluto esaltare in conferenza stampa.
La Ternana “pulita tecnicamente” è imbattibile, discorso diverso se…
Abbiamo imparato che se la Ternana riesce ad essere “pulita tecnicamente” è imbattibile, discorso diverso se inizia a sbagliare tanto. La trasferta di Rimini prima e la prova di ieri sera contro il Sestri Levante ne sono una dimostrazione. Primi tempi di grande pulizia e qualità, riprese con maggiori errori che portano la squadra ad abbassarsi che poi fatica ad “andare a mettere le tende nella metà campo avversaria” per usare un’espressione di Abate. E’ vero quindi quando si dice che “bisogna lavorare e migliorarsi” anche se le partite alla fine sono rimaste soltanto 7.
Il turnover paga
Abbiamo imparato che il turnover paga. Non siete convinti? Basta riguardare l’azione del gol: cross di Martella e rete decisiva di Aloi. Due dei tre volti nuovi proposti dal primo minuto da Abate. Con loro in campo anche Brignola alla seconda da titolare. Dopo i 45’ di Campobasso questa volta ne ha fatti 63’. Tutta benzina in più in attesa che la condizione cresca al pari del feeling con i compagni.