Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Bari 1-2

1. Gigi De Canio non ha la bacchetta magica

Abbiamo imparato che Gigi De Canio non ha la bacchetta magica. Era stato lo stesso allenatore a ripeterlo in più di una occasione durante le due conferenze stampa dei giorni scorsi. Probabilmente però in tutti o quasi, c’era la convinzione che con lui in panchina le cose sarebbero potute cambiare all’istante. Invece non è andata così. O meglio qualcosa di diverso si è visto ma quello che tutti volevano no, la vittoria è stata rimandata ancora una volta. La Ternana ha perso la quarta partita consecutiva, prima della gestione De Canio e continua a perdere terreno dalle dirette concorrenti per la salvezza.

2 Due giorni sono bastati per vedere un primo assaggio di De Canio

Abbiamo imparato che in soli due giorni, Gigi De Canio è riuscito a cambiare qualcosa nella squadra. Contro il Bari è si è vista una Ternana corta, compatta che si è difesa da squadra senza andare sempre in affanno. Tutt’altro. I rossoverdi hanno mostrato una insperata sicurezza e tranquillità quando si è trattato di difendersi. Di contro la Ternana non è stata altrettanto sicura e in fiducia nel cercare la profondità con i tempi giusti quando si è trattato di ripartire e andare a cercare il gol. Troppi passaggi orizzontali e all’indietro che hanno fatto perdere più di un tempo di gioco nello sviluppo dell’azione. Passaggi “contenitivi” anche a fronte di una scarsa cattiveria degli esterni che hanno pensato più a contenere che ad attaccare. Nonostante le indicazioni di De Canio fossero ben diverse come spiegato nel post partita dallo stesso.

3. Gli errori individuali sono la condanna della Ternana

Abbiamo imparato che l’errore individuale sta trascinando a fondo la Ternana. Anche contro il Bari i gol della squadra avversaria sono figli di errori marchiani dei rossoverdi. In occasione del vantaggio pugliese ci sono gli errori di Vitiello nella rimessa laterale, di Paolucci che si fa rubar palla da Henderson e di Plizzari poco reattivo nel tuffo. Idem sul gol vittoria. Nessuno si accorge che il pallone è fuori dalla lunetta del calcio d’angolo. Favalli si fa rubare il tempo e sovrastare da Marrone e Plizzari resta a metà strada facendosi spiazzare dal pallonetto dello stesso Marrone.

4. La rosa della Ternana ha poca esperienza in serie B

Abbiamo imparato che la rosa della Ternana ha poca esperienza in Serie B. O meglio, ne abbiamo avuto l’ennesima conferma. Poi sono arrivate le dichiarazioni più o meno dirette dei protagonisti, in primis degli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina rossoverde. In ultimo è stato proprio De Canio che nel post partita a ribadire il concetto quando ha sottolineato la poca personalità dei suoi nel cercare con sicurezza la verticalizzazione.

5. De Canio non molla e rilancia. La determinazione dell’allenatore deve essere la forza di tutti

Abbiamo imparato che Gigi De Canio non si tira indietro davanti alle sfide difficili. “Farò di tutto perché questa squadra deve arrivare ad avere una sua identità, deve essere più cattiva e determinata di quanto si è visto oggi a tratti. Non posso rassegnarmi all’idea… per me è una sfida incredibile anche riuscire a migliorare ogni singolo giocatore”: le parole di De Canio sono di chi ha tanto da chiedere a questo campionato ma soprattutto di chi non ha la minima intenzione di mollare. Ecco la sua decisione, tranquillità e fermezza devono essere d’esempio per tutto l’ambiente perché la sfida è sempre più difficile ma ancora non impossibile.