Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Bari 2-1
La Ternana allunga di nuovo, i rossoverdi non mollano fai, finalmente un ballo, la vendetta è servita e… il “mestiere” non sempre paga
1. La Ternana ha messo l’ipoteca sul campionato
Abbiamo imparato che con i tre punti conquistati contro il Bari la Ternana ha messo una seria ipoteca sulla vittoria del campionato di Serie C. La promozione in B adesso è davvero vicino. Ma facciamo ordine. Il successo dei rossoverdi sul Bari ha fatto precipitare i biancorossi a 52 punti ovvero a -14 dalle Fere e con la vittoria del Catanzaro per 1-0 sulla Virtus Francavilla ora ha i calabresi a soli 4 punti. C’è di più perché il gol segnato allo scadere da Marino Defendi ha consentito alla Ternana di guadagnare 2 punti sull’Avellino terzo che non è andato oltre l’1-1 in casa del Monopoli. Adesso gli irpini sono a -9.
2. Questa Ternana ci crede sempre “fino alla fine”
Abbiamo imparato che, per dirla con le parole del capitano Marino Defendi, questa Ternana ci crede “fino alla fine”. E lui questa filosofia di vita la incarna in prima persona. Non a caso il suo gol è arrivato al 95’ dei 6 minuti di recupero concessi dall’arbitro Zufferli. Mai mollare, mai perdersi d’animo perché “la palla buona può arrivare in qualunque momento” ha poi detto il capitano a fine partita. Ed è così.
3. Il cerchio magico ha ballato per la prima volta
Abbiamo imparato che anche Cristiano Lucarelli qualche volta si lascia andare. E contro il Bari alla fine il famoso “cerchio magico” ha improvvisamente iniziato a ballare. Un cambio di programma rispetto alla consueta routine. Ma d’altronde la vittoria sul Bari meritava di essere celebrata nel modo migliore. Tutti in cerchio come sempre ma per una volta senza Lucarelli in mezzo a parlare ma bensì a ballare con tutti quanti. Perché per una volta, almeno per 10’ festeggiare una vittoria ci sta bene. Eccome.
4. La vendetta è un piatto che va servito freddo
Abbiamo imparato che la vendetta è un piatto che va servito freddo e la Ternana è diventata maestra nel servire pietanze da k.o. Il Bari ne sa qualcosa. Era giugno quando i pugliesi eliminarono la Ternana nella semifinale playoff senza battere però i rossoverdi. Alla squadra allora di Vivarini bastò l’1-1 e tanti falli (Celli ancora deve fare il suo esordio stagionale da quel giorno e Ferrante sta riprendendo soltanto da qualche partiti). A distanza di un campionato la Ternana si è ripresa il pane con gli interessi. Ha vinto al San Nicola 1-3 e si è ripetuta al Liberati 2-1. Per buona pace del Bari.
5. Bari di mestiere ma alla fine il maxi recupero è stato fatale
Abbiamo imparato che a volte essere troppo “mestieranti” non porta i benefici sperati. Guardate il Bari. Dal momento in cui la squadra di Massimo Carrera è passata in vantaggio ha iniziato a sfruttare a proprio vantaggio ogni perdita di tempo. Nella ripresa con la partita che pian piano si avvicinava alla conclusione questa pratica ha preso il largo. Tanto anche troppo. Così l’arbitro ha concesso 6 minuti di recupero. E la Ternana ha segnato il gol vittoria al 95. Una caduta in meno avrebbe potuto cambiare l’esito della partita. Meglio così.