Qualcuno a Brescia parla di Ternana modesta. In realtà, in campo al Liberati, si sono viste, piuttosto, le solite rondinelle versione trasferta e una squadra, quella rossoverde, che ha stazionato per un’ora abbondante nella metà campo avversaria, tirando spesso verso la porta e continuando decisamente sulla buona strada – a livello di crescita e risultati – tracciata contro la Virtus Entella e a Frosinone.
1 – La giovane Ternana sta crescendo
E la maturazione è evidente sotto tutti i punti di vista. Quadratura del cerchio davanti e, soprattutto, dietro (peccato per la squalifica, in ottica Carpi, di uno straordinario Alberto Masi, reduce da tre partite fantastiche); individualità, le più “verdi” così come le più esperte, in grande spolvero e con tanta fiducia nei propri mezzi; gestione dei momenti della partita e capacità di sofferenza finalmente da gruppo consolidato e, per finire, un Carbone che sta anche lui crescendo e diventando sempre più esperto in questa Serie B. L’allenatore rossoverde ha trovato, finalmente, le certezze di cui questa squadra aveva bisogno: a livello di modulo e di uomini da mandare in campo. Le cose sono cambiate, eccome, da appena tre settimane fa. E ora, a +1 sui playout e finalmente fuori dalle sabbie mobili della classifica, la trasferta di Carpi – altra partita difficilissima, alla Frosinone – può essere preparata con un’inedita serenità. E chissà che, adesso, non venga fuori anche la profondità della rosa delle Fere e la qualità di tanti dei giocatori rossoverdi…
2 – Simone Palombi on fire
Cos’altro dire su questo strepitoso classe ’96 di proprietà della Lazio? Quattro partite da titolare, quattro occasioni: tre gol e un rigore decisivo per il punto fondamentale di Frosinone. Le qualità di questo ragazzo, che combina tasso tecnico e agilità da seconda punta a movimenti offensivi e visione della porta da bomber di razza, sono straordinarie e purissime, così come lo è la sua determinazione: “Sono cinico, ma posso fare ancora di più. So che verranno i momenti difficili anche dal punto di vista personale, ma sarà importante fare sempre il bene della squadra”, ha detto nel postpartita di Ternana-Brescia. Con le Fere in piena zona retrocessione, l’infortunio di Antonino La Gumina aveva spento la luce… e invece, ad illuminare il buio rossoverde, il più bello sbaglio (dichiarato) di Benny Carbone.
3 – Felipe, Terni e la Ternana sono tutti con te
Non solo: tutti qui crediamo fortemente in te, anche quando non tu non ci riesci. Andiamo con ordine. Dopo un’altra buonissima partita e un grande assist per la rete decisiva di Palombi, al 71’ il numero 14 rossoverde decide di rendere il favore al suo compagno di reparto in contropiede, mettendo Avenatti da solo davanti a Minelli. Occasione, clamorosa, per il 2-0, però sprecata dalla punta uruguaiana, che non riesce ad arrivare alla conclusione. Match molto intenso e di grande dispendio di energie, che era risultato in un leggerissimo calo di Felipe da 10 minuti circa a quella parte. Pochi minuti e Avenatti lascia il campo per Surraco: sostituzione parte del piano tattico di Carbone per gli ultimi minuti di sofferenza finale e assolutamente non punitiva. Da tutto il pubblico rossoverde, tanti applausi per il proprio, generoso, bomber: ma non bastano, perchè in panchina Felipe è molto deluso da sè stesso per quanto successo poco prima. C’è chi dice che si sia arrabbiato al punto di piangere. E allora noi, al buon Felipe (anche ieri), vogliamo ricordare dei suoi 9 gol in 17 partite, nonchè dei suoi mezzi fisici e tecnici da campione vero. Tutti – Carbone, tifosi, compagni e società – crediamo in lui, e nel suo ruolo fondamentale per la salvezza rossoverde: anche Avenatti dovrebbe credere in sè stesso.
4 – Masi e Defendi: assenze che pesano a Carpi
Ancora una volta, la direzione arbitrale del fischietto adibito alla conduzione della partita delle Fere – in questo caso il signor Piccinini di Forlì – non ci ha convinto appieno. Anzi: qualche giallo forse troppo severo nei confronti dei giocatori rossoverdi, nonchè due sicuramente pesantissimi. Quelli che priveranno la Ternana, nell’impegnativo campo del Cabassi di Carpi, di due giocatori fondamentali in questo momento come Defendi e, soprattutto, quello che è forse il miglior Masi visto a Terni. Assenze pesanti, pesantissime, per quello (tanto) che queste due Fere danno alla squadra ogni volta che scendono in campo. E allora, in Emilia, sarà la volta di Meccariello, al centro della difesa con Valjent, e del ritorno di Petriccione a centrocampo, a completare il reparto insieme a Palumbo in mezzo e Di Noia a sinistra. Siamo sicuri che la qualità del centrocampista ex Pistoiese e la voglia di far bene del difensore beneventano saranno più che sufficienti, però, per rimediare alle importanti defezioni in casa Ternana.
5 – Finalmente al sicuro… per ora
Diciamo per ora solo perchè, vista la classifica cortissima, il margine minimo dalla zona playout e le 25 partite ancora da disputare, è ancora troppo presto per tirare il fiato. Visto come si erano messe le cose soltanto pochissime settimane fa, in questo momento vorremmo tutti, in cuor nostro, che la B finisse oggi. Forse, però, nello spogliatoio rossoverde non sono della stessa opinione: perchè questa Ternana, che ha quasi sempre giocato bene, ha appena iniziato a divertirsi, ora che iniziano ad arrivare anche i punti. Nel momento in cui si è alzata l’asticella della difficoltà del calendario rossoverde, anche le Fere hanno ingranato un’altra marcia, che ha consentito ad una squadra una volta ultima in classifica di portarsi a +1 sui playout e, momentaneamente, a +3 sulla quart’ultima. Merito anche di un Liberati tornato ad essere “fortino”, nel quale sono state conquistate le 4 vittorie stagionali. Serenità, quindi, sì, nel preparare l’impegnativa trasferta di Carpi: ma guai a rilassarsi. Perchè questa Ternana, ne siamo stati sempre convinti, può fare bene e ha appena iniziato a mostrare le sue potenzialità, a divertirsi e a divertire. E può continuare a farlo, per avvicinarsi sempre più a quella quota di sicurezza dei 24-25 punti a fine girone d’andata.
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