Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Como 0-3

L’imbattibilità è finita, cambiano gli attaccanti ma i gol mancano sempre, la Ternana deve imparare dal Como, l’idea di calcio di Andreazzoli c’è ma serve continuità

Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Como 0-3

L’imbattibilità della Ternana si ferma a 241’

Abbiamo imparato che l’imbattibilità della Ternana si è fermata a 241 minuti. Patrick Cutrone al minuto 16 della sfida contro il Como ha interrotto la striscia di partite senza subire gol di Antony Iannarilli. Imbattibilità iniziata dal 45’ del primo tempo della trasferta di Venezia (dopo aver subito il secondo e decisivo gol di Pojhanpalo) e proseguita poi nelle partite contro Cagliari (vinta) e SudTirol (pareggiata).

Cambiano gli attaccanti mancano sempre i gol

Abbiamo imparato che nonostante Andreazzoli abbia fatto ruotare gli attaccanti il risultato finale è sempre lo stesso: zero gol. Contro il Como la Ternana ci è andata vicina all’esultare. A dire la verità lo avrebbe pure fatto con Favilli ma Corrado ha crossato con il pallone fuori dal rettangolo di gioco. Per il resto diverse palle gol oltre a due legni: un palo colpito da Coulibaly e una traversa presa da Favilli.

La Ternana arrembante ha perso equilibrio e partita

Abbiamo imparato che quando la Ternana ha deciso di essere arrembante ha perso di colpo l’equilibrio in campo e certificato la sua sconfitta. Eppure le indicazioni di Aurelio Andreazzoli erano altre. Invece in campo i giocatori a metà della ripresa si sono fatti prendere dalla smania di recuperare il prima possibile il punteggio scoprendo il fianco all’avversario. Il Como ha gradito e ringraziato due volte: prima con Ambrosino e poi con Mancuso. Due gol che hanno chiuso il match e impedito alla Ternana di restare aggrappata alla partita fino al fischio finale.

La Ternana deve imparare dal Como: le motivazioni hanno fatto la differenza

Abbiamo imparato che questa volta è la Ternana che deve imparare a sua volta dal Como. Non ce ne vogliano i rossoverdi ma è stato palese che la squadra lariana ha saputo mettere in campo maggiori motivazioni rispetto a quelle delle Fere. C’è un tempo intero, il primo a testimoniarlo. Ci sono le parole di Andreazzoli nel post partita. C’è la festa liberatoria dei giocatori del Como al triplice fischio finale dopo aver vinto la prima gara di campionato in trasferta. Se i tre punti fossero finiti nelle mani della Ternana sarebbe potuta cambiare la propria stagione. Per certi versi potrebbe essere cambiata ugualmente ma non come tutti noi sogniamo.

Quattro palle gol in 20’, l’idea di calcio di Andreazzoli c’è ma è ancora troppo estemporanea

Abbiamo imparato che con quattro palle gol in 20 minuti di partita possiamo affermare che l’idea di calcio di Andreazzoli c’è ma è ancora troppo estemporanea. Vuoi perché le occasioni da gol vere e proprie la Ternana le ha costruite nella ripresa sotto di un gol. Vuoi perché prima e soprattutto dopo la squadra non è stata in grado di essere continua sul piano della produzione offensiva. Una folata bella, intensa ma insufficiente. C’è bisogno di continuità. Ora però anche di risultati.