Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Como

Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Como

4-0 e pratica Como archiviata come meglio non si poteva. La Ternana compie appieno il suo dovere contro i lariani e porta a casa tre punti non scontati, dando spettacolo davanti ai suoi 3000 sostenitori.

1 – Contro il Como non sarebbe stato facile.

Lo sapevamo, perchè i lombardi venivano da ottime prestazioni e da un solo – clamorosamente beffardo – punto contro Cagliari al Sant’Elia e Crotone al Sinigaglia. E i lariani hanno avuto le loro buone occasioni: basti pensare al contropiede in superiorità numerica malamente sprecato da Ebagua a inizio partita e alla zuccata di Sbaffo a ripresa da poco avviata. Un avversario non facile, dunque, così come nessun impegno è agevole da affrontare in B: ma la Ternana si è dimostrata superiore e ha saputo disputare una partita praticamente perfetta, visti e considerati anche i tanti impegni ravvicinati. Gambe appesantite per tutti, ma la superiorità fisica delle Fere è emersa limpidamente ed è un altro punto a favore di Breda e dei ragazzi. Sono evidenti i meriti di squadra e staff tecnico in questo successo: un po’ largo? Probabilmente, sì, il Como avrebbe meritato un gol (i lombardi hanno tirato più dei rossoverdi, 18 conclusioni a 16, ma una in meno – 6 – in porta), ma la Ternana ha avuto almeno altre 3 occasioni clamorose (una con Ceravolo, due con Gondo) per segnare ancora, oltre ai quattro gol. Un risultato, insomma, da non considerare scontato: una bella reazione, soprattutto, dopo Ascoli.

2 – La Ternana di Breda ha la sua identità.

E si tratta di una fisionomia ben definita, con alcuni tratti che spiccano sempre, a prescindere dal risultato. Una mentalità che Breda ha saputo instillare nei suoi ragazzi, rendendola il credo inossidabile della squadra. Qual è? Si tratta dell’atteggiamento offensivo, quello volto a creare sempre occasioni: a giocarsela a viso aperto con tutti, consapevoli che – soprattutto con la qualità degli uomini davanti – si può fare male a chiunque. Contro il Como 7 tiri nello specchio, 16 totali, 56% di attacco alla porta e uno spaventoso 72,4% per quanto riguarda l’indice di pericolosità (fonte: Lega B). Sono, però, le parole dello stesso Breda dopo la partita col Como a rendere meglio l’idea: “Secondo me è positivo il fatto che continuiamo a crear tanto, senza perdere mai l’equilibrio. Voglio sempre una squadra pericolosa e capace di creare tanto: abbiamo punito oggi un avversario sempre vivo e che non ci ha regalato niente, iniziamo ad avere nostre certezze“. Eccome: ora la Ternana inizia a sapere davvero chi è.

3 – Falletti è il nuovo leader delle Fere.

Slalom gigante e gol alla Alberto Tomba. Così, nelle nostre pagelle, abbiamo definito il capolavoro del “Folletto” uruguaiano, che ha sbloccato la partita contro il Como. Rete emblematica delle sue qualità tecniche e atletiche, dove velocità, progressione, capacità di puntare l’area e saltare chiunque in dribbling sono emerse in maniera devastante per l’avversario e per la bellezza del gol. Il più bello della giornata per Sky Sport e in qualche modo il simbolo dell’esplosione di questo ragazzo. Non più il “brutto anatroccolo” della Ternana, ma un top di categoria consapevole dei suoi mezzi fuori dal comune, sicuramente per la Serie B. La costanza e la sicurezza che Cesar ha messo in campo in questa prima metà di stagione stanno facendo la differenza e sono impressionanti: indici di una crescita che finalmente è diventata tangibile in campo. Capocannoniere delle Fere, con 5 reti, e 3 assist stagionali: due in campionato, tra i quali quello, bellissimo di ieri a Gondo, e uno in Coppa Italia. Qualcuno, quando arrivò a Terni nell’estate del 2013, lo definì “il crack della Ternana”: ora che anche Cesar ne è consapevole, ci sarà di che divertirsi. L’ex Cerro ha preso per mano la sua squadra…

4 – Breda ha fatto tutto al meglio.

Tutte le scelte dell’allenatore trevigiano sono state premiate dal riscontro dei fatti. Dal modulo – 4-3-3, una variante perfetta per neutralizzare il temuto 4-4-2 comasco -, alla composizione della mediana – bene Grossi e Zampa, benissimo Falletti -, passando per i cambi. Ma anche la gestione della preparazione atletica della squadra (con un giorno di riposo in più dell’avversario) è risultata vincente, con le Fere che hanno vinto la sfida contro il Como anche sul piano fisico. Soprattutto, questa squadra ha davvero una mentalità definita, una veste che indossa sempre. Una Ternana che piace e che ci piace, anche grazie (e non è un merito di poco conto) all’apporto di Roberto Breda, il quale continua la sua avventura più che positiva in rossoverde. 9 punti nelle ultime 4 partite e settimana “di fuoco” a livello di scontri diretti superata con successo. Più in generale, 21 punti in 13 incontri, che equivalgono a 1,61 di media a partita. Come si possono ignorare questi numeri? A tre giornate dalla fine del girone d’andata, la Ternana ha nel mirino quella quota 25 che significa tranquillità – nonostante il campionato livellato verso l’alto – e che, dal ritorno in B, è stata centrata l’anno scorso con Tesser (nelle altre stagioni, la Ternana ha effettuato il giro di boa proprio a 22). Ricordiamoci sempre che dopo 6 partite i rossoverdi avevano un punto ed erano ultimi in classifica… 

5 – Dalle certezze alle novità, la Ternana c’è.

Le certezze sono state già elencate: tra queste Breda, Falletti e la mentalità offensiva della squadra. Le piacevoli novità emerse contro il Como, invece, meritano una menzione particolare: il ritorno al gol di Felipe Avenatti, nella speranza che la rete di ieri possa essere lo spartiacque del suo campionato e la giusta iniezione di fiducia; la realizzazione di Antonio Palumbo, che ci sta prendendo gusto dopo essersi sbloccato con l’eurogol di Vercelli; infine la marcatura del coetaneo Gondo, che trova la prima rete in rossoverde e tra i professionisti e, addirittura, “rischia” per ben due volte di timbrare ancora il cartellino (miracoloso Scuffet nella prima occasione). A proposito dei gol dalla panchina, specialità della casa, c’è una bella e particolare statistica sulla quale torneremo approfonditamente alle 18 di oggi. Ma dal quadro emerso da quanto detto la conclusione non può che essere una: tutto il gruppo c’è e ha risposto presente. Il 4-0 al Como non era affatto un traguardo semplice da raggiungere, ma la Ternana ha mandato un segnale importante a tutti. Eccoci, ci siamo.