Al termine di una settimana pesantissima, la Ternana delizia i 2166 spettatori del Liberati con una vittoria e un 3-0 quanto mai importanti in questo momento. Nonostante ciò, dalla Virtus Entella di Roberto Breda era lecito quantomeno aspettarsi qualcosa di più.
1 – Grande impatto sulla partita della Ternana
Ulteriore passo in avanti rispetto a Salerno in termini di approccio alla partita per la formazione rossoverde, che dopo appena 50 secondi è passata in vantaggio, in un incontro delicatissimo e da non sbagliare, contro un avversario indubbiamente coriaceo. La freschezza del reparto avanzato composto da Falletti e dal tandem Palombi-Avenatti, assistiti dal miglior Palumbo stagionale, è stata decisiva nello spaccare la partita, non solo in occasione del primo di tre bellissimi gol (quello di un grande Palombi): l’impressione è, tuttavia, che mentalmente il contraccolpo della rete praticamente istantanea sia stato durissimo per gli ospiti. Il vero passo in avanti è stato, però, nella gestione successiva del vantaggio. Con la Ternana avanti per 2-0 dopo 26 minuti, lo spettro di una prova fotocopia rispetto a quella di Salerno aleggiava concreto nell’aria: qui la maggiore maturità di una squadra capace, di insieme, di saper interpretare nella maniera giusta la stragrande maggioranza delle situazioni e di saper difendere un risultato quantomai importante.
2 – Straordinari Palombi e Avenatti: davanti il tandem funziona
Certo: quando si è assistiti da un Falletti ispiratissimo e da un Palumbo veramente in stato di grazia (doppio assist per lui), tutto risulta più facile. Ma le prove individuali dei centravanti rossoverdi, Palombi e Avenatti, sono state straordinarie ed è giusto sottolinearlo. Secondo gol consecutivo per il primo, che ha deliziato il Liberati con 65 minuti di fantastiche giocate, evidenziando visione di gioco, rapidità di esecuzione e bagaglio tecnico da fuoriclasse. L’uruguaiano, seppur con le caratteristiche diverse che tutte conosciamo, è stato altrettanto decisivo, trovando due grandi gol di testa sugli assist stupendi di Palumbo e portando il suo bottino a ben 8 reti in sole 15 giornate di campionato. Finalmente, uno score da prima punta vera: continua così, Felipe, la salvezza anche passa dai tuoi gol.
3 – Aresti, buon debutto nella solidità difensiva
Inoperoso per praticamente l’interezza della partita, grazie ad una prova finalmente sui vecchi standard della linea difensiva (straordinaria prova di Masi, grande anche Valjent), l’impatto di Aresti con il campo è stato però molto positivo. Emerse capacità di guidare la difesa, soprattutto a livello vocale, e sicurezza frutto di un’esperienza sicuramente di rilievo che, per un elemento che deve dare sicurezza all’intero reparto davanti a sè, sono elementi fondamentali che, forse, nei piani di Carbone lasciano ben sperare per il futuro. Facilitato dalla prova della linea difensiva, insomma: ma Aresti tra i pali (o fuori, dove l’abbiamo visto giocare di più rispetto a Di Gennaro), ci è piaciuto. Soprattutto a livello di personalità. Senza scordarci grandi interventi nelle uniche due occasioni in cui è stato chiamato in causa: una per finale di tempo, rispettivamente su Caputo e Tremolada. E a Frosinone, in porta, ci sarà lui. Parola di Carbone, e parola di Aresti.
4 – Finalmente sfatato il tabù Virtus Entella
I diavoli neri erano la vera e propria “bestia nera” della Ternana: in quattro confronti, tutti in Serie B, tre successi per i liguri (entrambi i precedenti al Liberati, peraltro) e un solo pareggio. La Virtus Entella di Breda arrivava, oltretutto, da 7 risultati utili consecutivi, lanciatissima in zona playoff. Ecco: finalmente le Fere hanno infranto un incantesimo non da poco, centrando una vittoria molto importante e in maniera convincente contro un avversario ostico (il primo, ahinoi, di una lunga serie) che, però, ieri al Liberati non ha fatto sicuramente vedere il meglio del suo repertorio. Peccato per i liguri di Breda, che dopo la stagione positiva a Terni sta facendo indubbiamente un grande lavoro anche a Chiavari: il suo primo ritorno da avversario al Liberati non sarà, però, da ricordare per lui.
5 – Liberati in aperta contestazione verso Longarini
Prima un paio di striscioni piuttosto aggressivi, e senza firma, nei confronti di proprietà e allenatore fuori dalla Curva Est. Poi, un settore dello stadio con vessili capovolti in segno di protesta e contestazione, in particolare da parte della Curva Nord, molto vocale e per tutti i 90 minuti della partita nei confronti dei Longarini. Piazza in aperta protesta e, complici anche le inclementi condizioni meteo, record negativo (2166 spettatori contro la Virtus Entella) di presenze in casa per questa stagione. Tre punti quanto mai necessari, ma che non nascondono – nè lo faranno – i malumori dei tifosi e i problemi di società e squadra. Che, nonostante i 3 punti preziosissimi, è ancora quintultima e, più in generale, impantanata in una zona difficile della classifica, dalla quale è necessario avere costanza per tirarsi convintamente e definitivamente fuori. La strada tracciata contro la Virtus Entella è quella giusta, in entrambe le fasi e a livello di approccio della partita: la speranza è che il gruppo di Carbone continui così, a mostrare soprattutto i suoi lati più positivi e belli.
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