Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Salernitana

Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Salernitana

La Salernitana vista al Liberati ha delle lacune evidenti, per usare un eufemismo: ma il 4-0 della Ternana è netto e lascia poco spazio alle interpretazioni.

1 – Roberto Breda è sempre sul pezzo.

E ci mancherebbe altro, nessuno qui a TernanaNews ha mai avuto dubbi in merito. Altra partita preparata alla perfezione: sfruttare pregi dei propri uomini e difetti degli avversari non è nè semplice, nè scontato, ma l'allenatore delle Fere ha fatto centro e, sull'onda della velocità e della qualità dei suoi giocatori offensivi, ha approfittato della lentezza e delle difficoltà della retroguardia granata. Ma soprattutto, l'occhio del condottiero rossoverde mira già il futuro e, da vero perfezionista, va ad analizzare e sottolineare anche quello che non è andato in un largo 4-0: "Abbiamo concesso troppo, in alcune situazioni, alla Salernitana. Ora non dobbiamo cullarci su questa vittoria: conosciamo le nostre qualità e abbiamo l'obbligo morale di alzare l'asticella". Sic. E quando gli facciamo notare che il suo girone in sella alla Ternana – 32 punti – è da playoff, ci risponde che "i giudizi mi piace darli solo alla fine". E Roberto Breda, il condottiero delle Fere, ci piace esattamente così com'è.

2 – Il 4-2-3-1 è la veste perfetta per la Ternana.

Altra ottima prestazione, altra vittoria netta, altro successo in casa. La costante (oltre a Breda)? Il 4-2-3-1. C'è poco da fare: questo modulo è l'abito da sera della Ternana. Alcuni passaggi a vuoto in stagione ci sono stati, è vero: ma le migliori cose – e le Fere ne hanno fatte vedere alcune egregie quest'anno: basti pensare alle partite con Bari e Como, oltre a quella di ieri – sono arrivate con l'applicazione di questo schema tattico, e a prescindere da chi effettivamente giocasse davanti. Perchè le armi che la Ternana sa di avere e sfrutta di conseguenza sono la rapidità, la velocità di esecuzione, le percussioni sulle fasce, gli uno contro uno e l'alto tasso tecnico dei propri esterni e attaccanti. Contro la Salernitana (e in particolare contro la sua lenta difesa) la scelta è stata, ovviamente, azzeccata. Bene individualmente: capolavoro Ceravolo, gol e assist per Furlan e Falletti, generoso ed efficace Janse, sempre più calato nel ruolo. Ma non solo: si sono rivisti, complessivamente, il brio e la manovra spumeggiante e ariosa delle prime uscite targate Breda – che erano però partite di inizio campionato e non di metà torneo inoltrato. Tanto che le Fere hanno tirato molto in porta e creato di più: e questo è il bel gioco, spesso vincente, che vorremmo sempre dai rossoverdi.

3 – Liberati, che sorpresa!

Dai numeri recenti andrebbe definito una "certezza": ma visto il trend della Ternana dal suo ritorno in Serie B, ancora dobbiamo farci un po' la bocca. Scuserete la monotonia, ma è impossibile non continuare a parlare del cambio di passo impressionante che questa squadra ha avuto in casa. Con la Salernitana è arrivato il terzo successo consecutivo al Liberati e il secondo 4-0 interno. Nelle ultime 6 partite tra le mura amiche, 16 punti su 18 a disposizione, frutto di 5 successi e 1 pareggio; 14 gol segnati – più di 2 a partita – e 2 subiti (0,33 per incontro). Tra queste 6 partite, la Ternana ha rifilato due 4-0 a due dirette concorrenti. Se analizziamo l'arco temporale delle ultime 5 sfide interne, i rossoverdi sono primi in B (avete letto bene) insieme a niente meno che il Cagliari, con 13 punti. La Ternana è imbattuta in casa da tre mesi: era il 15 novembre e l'Entella espugnava il Liberati col punteggio di 2-1. Nel frattempo le Fere hanno risalito la china nella classifica delle partite in casa e ora sono 11°, da parte sinistra della classifica, con 23 punti in 13 partite, 23 gol fatti e 12 subiti. I numeri parlano chiaro. Incredibile…

4 – Ceravolo e Meccariello: due storie bellissime.

Probabilmente gli "highlight" più belli di questo sabato a tinte rossoverdi appena trascorso sono proprio i loro. Contro la Salernitana Fabio Ceravolo, dopo un lungo stop, rientrava in campo da titolare e, con una prestazione mastodontica, non ha fatto rimpiangere Felipe Avenatti. Dimostrando, peraltro, di stare in ottima condizione fisica: se il 4-2-3-1 delle Fere ieri ha funzionato così bene, buona parte del merito è anche sua. Biagio Meccariello, alla prima realizzazione in Serie B da rossoverde, ha coronato un'egregia prestazione – in un filone di partite in cui ha fatto veramente bene – e "festeggiato" a dovere il recente rinnovo di contratto. Ma soprattutto, con questa rete si è messo definitivamente alle spalle un periodo quantomeno "intenso" e sicuramente probante dal punto di vista psicologico. Due storie bellissime: diteci voi, quale vi piace di più!

5 – Gabionetta non ha impattato la partita.

Ma la tibia di Falletti, sicuramente, sì. Entrata killer immotivata che, fortunatamente, non ha fatto troppo male al gioiello rossoverde. Proprio lui, che voleva più spazio, ha deciso di rimanere in campo per 4 minuti e 50 secondi. Rosso diretto e worst of the week facile facile. Nient'altro da aggiungere.