Le 5 cose che abbiamo imparato da Ternana-Trapani

1. La prima è sempre buona.

Abbiamo imparato che la prima partita con il nuovo allenatore porta bene alla Ternana. Gautieri e Liverani hanno bagnato con il successo l’esordio sulla panchina rossovede. L’ex tecnico del Livorno battendo 1-0 il Cittadella, Liverani sconfiggendo 2-1 il Trapani nello scontro diretto per la salvezza. Dei quattro allenatori che si sono alternati alla guida della squadra il solo a non aver vinto alla prima gara ufficiale è stato Carbone. La sua Ternana è infatti naufragata a Cittadella. Bene, invece, Panucci che contro il Pordenone aveva ottenuto il pass per il turno successivo di Tim Cup.

2. I nuovi continuano a non convincere.

Abbiamo imparato che i rinforzi del mercato di gennaio continuano a non incidere e a non giocare. Anche Liverani ha fatto scelte simili al suo predecessore nella sua ultima partita. Contro il Trapani dal primo minuto, dei nuovi, c’erano soltanto Ledesma e Monachello. Gli altri tutti in panchina fatto salvi Acquafresca e Sissoko(ammutinato). In questo rush finale conta la condizione atletica più che il curriculum. Una forma fisica che gli ultimi arrivati ancora non hanno. Per raggiungerla avrebbero bisogno di giocare ma c’è una salvezza da rincorrere e Liverani non può permettersi di aspettare nessuno.

3. L’ambiente è spaccato e nemmeno la vittoria nello scontro diretto è servita a fare da collante.

Abbiamo imparato che non basta una vittoria per ricompattarlo, seppur importante per la corsa alla salvezza. Dalla curva Nord non sono mancati i cori contro l’amministratore unico così come quelli ironici rivolti al nuovo allenatore “Liverani portaci in Europa”. Ma c’è di più perché verso la fine della sfida in curva Est c’è stato un momento di tensione tra i tifosi del parterre. Sono volati spintoni e probabilmente qualche ceffone. Il motivo di tanta animosità sarebbe da ricercare nella volontà di qualcuno di applaudire ed incitare la squadra che si è andata ad infrangere contro la voglia di chi, nonostante il successo, resta fortemente critico nei confronti di Ledesma e soci.

4. A Falletti non si possono affidare compiti tattici.

Abbiamo imparato che Falletti deve poter giocare in regime di anarchia. Il trequartista rossoverde per essere nel vivo del gioco ha bisogno di scendere in campo libero da compiti tattici. Eppure con Gautieri che gli chiedeva in fase di non possesso di allargarsi così da intercettare il terzino per poi tagliare in mezzo ha segnato 2 gol in 7 partite. Stesso bottino di marcature con la gestione Carbone ma spalmate su 21 partite. Contro il Trapani, Liverani lo ha piazzato in quello che per tutti è considerato il suo ruolo ovvero centrale dietro le due punte. Lui ha spaziato da destra a sinistra. Ha giocato molti palloni dando la sensazione di poter essere ancora decisivo. Una sensazione che però dovrà confermare con le prestazioni nelle prossime gare.

5. La paura di vincere è tanta.

Abbiamo imparato che oggi la Ternana ha una paura terribile di vincere. Quando Liverani ha fatto entrare Diakite proponendo la difesa a tre così da dare maggiore solidità e equilibrio alla squadra questa non ha recepito il messaggio. La squadra ha abbassato il proprio baricentro ma soprattutto ha concesso spazio ad un Trapani che nel frattempo aveva trovato nuove energie in Coronado e Citro. A fine partita Liverani ha spiegato qual’era la sua intenzione e si è anche assunto le responsabilità per la mossa non compresa dai suoi: “Colpa mia perché non ho provato questa soluzione in allenamento. Probabilmente c’è ancora tanta paura di vincere”.