Le 5 cose che abbiamo imparato da Trapani-Ternana
Ancora una sfida con il Trapani, ancora una sconfitta. Anzi, una batosta: solo che questa volta non se l'aspettava nessuno. La Ternana esce con le ossa rotte dal debutto stagionale: vediamo cosa possiamo trarre dal rotondo 3-0 del Provinciale di Erice.
1 – Il Trapani è più omogeneo.
Non c'è niente da fare: quando assembli una squadra dal 4 al 31 agosto, all'inizio lo scotto lo paghi. Soprattutto contro il Trapani, formazione che ha cambiato pochissimo (neanche l'allenatore) e che ha di fatto concluso il suo mercato a fine luglio. Più intesa e preparazione fisica e atletica più omogenea, parsa nettamente superiore a quella della Ternana che, complice il caldo feroce, ha sofferto tantissimo. Servirà ancora qualche partita affinchè si crei la giusta amalgama, anche perchè i nuovi (su tutti Furlan e Grossi) hanno, evidentemente, bisogno di tempo per inserirsi.
2 – Giornata da incubo per la difesa.
Reparto assolutamente da rivedere: bene la personalità di Meccariello, ma sui tre gol ci sono tre grossolani errori di reparto. Sul primo Coronado, lasciato indisturbato dai marcatori di destra, pesca Torregrossa che sovrasta senza problemi Masi. Sulla seconda rete, una marcatura persa in situazione di calcio d'angolo porta ad un buco enorme e sempre per Torregrossa è un gioco da ragazzi, mentre sulla realizzazione finale palla persa in uscita dalla trequarti e ben poco da fare in situazione di inferiorità numerica. Peccato che ogni volta che Sala ha l'opportunità di giocare si ritrovi a prendere gol, spesso tanti. Ma così la difesa non va.
3 – Non si è vista la reazione.
Non è emerso quello spirito di sacrificio che Toscano ha visto nei giocatori a sua disposizione, sottolineandolo e lodandolo. Certo, i fattori attenuanti sono molti: il Trapani, al contrario delle Fere molto cinico, ha sfruttato le uniche tre occasioni dell'incontro, paralizzando poi la partita abbassando il ritmo e tenendo palla, complice la giornata di piena estate siciliana. I due schiaffoni in rapida successione ad inizio secondo tempo, poi, hanno definitivamente steso la Ternana. Oggettivamente, però, ci si aspettava una reazione più consistente e, più in generale, qualcosa in più.
4 – Toscano mai così male sulla panchina rossoverde.
Presenza numero 111 da allenatore delle Fere per Mimmo Toscano che è coincisa con la sua peggior sconfitta in rossoverde: mai la Ternana aveva perso con tre reti di scarto con il tecnico calabrese in sella. I peggiori risultati erano le sconfitte casalinghe contro la Virtus Lanciano (2-4, Coppa Italia Lega Pro 2011-2012) e contro il Sassuolo (1-3, Serie B 2012/13). Si tratta, inoltre, di uno dei peggiori debutti di sempre per le Fere.
5 – Il Trapani è bestia nera della Ternana.
Perchè da quando il Trapani è salito in Serie B la Ternana ha incrociato i siciliani, al loro terzo campionato in assoluto in seconda serie, per ben cinque volte, perdendo sempre. Unica soddisfazione il successo estivo nel match di Coppa Italia disputato a Gubbio nella stagione 2012-2013, con i granata, però, ancora in Lega Pro. Inoltre, seconda batosta consecutiva al Provinciale: il 3-0 è stato subito dopo il 4-2 dello scorso 14 marzo e porta a 9 il computo dei gol subiti a Erice in tre sfide, a fronte dei 3 realizzati. Che il sesto incontro sia quello giusto per far valere la legge dei grandi numeri?