Le 5 cose che abbiamo imparato da Triestina-Ternana 1-1

Le 5 cose che abbiamo imparato da Triestina-Ternana 1-1

1 Punto guadagnato in una Trieste che poteva essere fatale

Abbiamo imparato che quello di Trieste è un punto guadagnato e non due persi. Inutile girarci intorno. La Ternana ha sbloccato la partita alla prima azione manovrata. E’ vero che ha giocato miglior primo tempo della stagione ma è stata sempre sterile in attacco. Dopo i rossoverdi non hanno saputo tenere il ritmo, anzi. Si sono fatti inghiottire dalla terza partita in una settimana. Ecco allora che il punto è buono e fa comunque morale. D’altronde se il sito ufficiale della Triestina titola così: “L'Unione mette alle corde la corazzata Ternana, al "Rocco" un pari che sta stretto agli alabardati” un pizzico di verità dovrà pur esserci.

2 Iannarilli e Marilungo da soli non bastano

Abbiamo imparato che Antony Iannarilli e Guido Marilungo da soli non possono togliere sempre le castagne dal fuoco alla Ternana. Anche a Trieste il primo ha parato tutto quello che poteva mentre il secondo ha fatto quello che tutti gli chiedono di fare: segnare. Peccato però che la Triestina abbia dimostrato di avere una condizione fisica migliore e di esser squadra temibile come testimonia la classifica. Resta la consapevolezza che la Ternana a parità di condizione fisica e rosa al completo può sicuramente fare la differenza.

 

3 Infortuni e scarsa lucidità fanno la differenza

Abbiamo imparato che l’avvio di stagione è condizionato dagli infortuni e dalla scarsa lucidità. Quanto accaduto a Rivas ha dell’incredibile. La mezzala rientrata per la seconda volta dallo stesso infortunio muscolare si è fatto nuovamente male. E con ogni probabilità sempre nello stesso punto. Un guaio grosso per la Ternana che rischia di dover rinunciare al talentuoso centrocampista per lungo tempo. Infortunio incredibile che fa il paio con quello sfortunato di Altobelli e l’altro, più “normale” di Vives. Per quanto riguarda la lucidità basta scrivere Pobega. Doppio giallo in un minuto. Un danno grande per lui ma soprattutto per la squadra che esce dalla trasferta di Trieste con due centrocampisti in meno e un reparto, quello mediano, con appena 3 uomini abili. A Trieste Pobega, domenica scorsa in casa Vantaggiato. La Ternana che ha dimostrato di avere pazienza nel portare a casa le due vittorie consecutive deve dimostrare di averla anche nei momenti della partita.

4 Marilungo-Vantaggio prove generali di super attacco

Abbiamo imparato che Luigi De Canio non considera Vantaggiato alternativa a Marilungo e viceversa. Aveva chiarito il concetto martedì in conferenza stampa: “possono giocare insieme. Tutti gli attaccanti della rosa possono giocare tra di loro”. E così è stato perché nella ripresa ha proposto la coppia Vantaggiato-Marilungo. La coppia che ha solleticato la fantasia della tifoseria rossoverde in estate.

5 La Serie C merita immagini migliori

Abbiamo imparato Eleven Sports non è Sky. Tutti ci avevamo sperato. Con la retrocessione dalla B e l’approdo in C sapevamo che saremmo andati incontro ad una stagione caratterizzata da minore qualità in ogni aspetto. Ma non potevamo immaginare che vedere la partita della Ternana in televisione sarebbe stata una vera impresa. Tra segnale che salta, inquadrature non degne di uno sport professionistico e di un contratto pagato da chi ne usufruisce (il tifoso) la visione delle gare è sempre più un’esperienza mistica. Sui social i supporters rossoverdi hanno dato libero sfogo alla propria fantasia anche se il “mal di mare” è stato l’esempio più gettonato per descrivere i disturbi che in molti hanno avuto nel guardare la partita in tv. Capitolo a parte Sportitalia. Giusto far vedere una partita di serie C in chiaro. Ma prima di tutto bisognerebbe essere sicuri di poter fornire allo spettatore un servizio di qualità. Qualità che a Trieste non si è vista. Così come il pallone rimasto per troppo tempo un oggetto sconosciuto alle inquadrature.