La Ternana non è riuscita a dare seguito alla vittoria casalinga contro il Cittadella. Al "Penzo" contro il Venezia seconda forza del campionato ha retto 84 minuti prima di cadere per mano o ginocchio di Gianluca Busio fortunato nel deviare in corsa il tentativo di liberare l'area di Marco Capuano. Nel finale poi è arrivata anche l'espulsione per Favilli che ha costretto la Ternana in 10 negli ultimi minuti di una partita che hanno visto in pochi a causa delle nebbia.
Queste sono le 5 cose che abbiamo imparato da Venezia-Ternana 1-0
TERNANA ANCORA IN ZONA PLAYOUT
Abbiamo imparato che nonostante la sconfitta la Ternana è ancora in zona playout. I rossoverdi hanno perso una posizione in favore dell'Ascoli, ora quintultimo e avanti di una lunghezza grazie alla vittoria per 2-0 a Como. La salvezza è distante ancora 3 punti ma la Sampdoria giocherà soltanto questo pomeriggio. Bisognerà attendere quindi il match dei blucerchiati contro il Cittadella per capire se la salvezza diretta si è allontanata oppure no.
DA SUPER BERTINATO AL GINOCCHIO DI BUSIO, A VENEZIA LA TERNANA NON E' FORTUNATA
Abbiamo imparato che a Venezia la Ternana non è fortunata. La scorsa stagione, alla prima di Andreazzoli, le Fere hanno perso 2-1 trovandosi di fronte un super Bertinato autore di numerose parate salva risultato. Quest'anno invece le speranze della Ternana di uscire indenne dal "Penzo" si sono infrante sul ginocchio di Busio. Ebbene sì perché il centrocampista americano ha segnato proprio con il ginocchio il gol che ha regalato la partita e i tre punti ai lagunari.
TERNANA, PRIMA VOLTA SENZA GOL CON BREDA
Abbiamo imparato che per la prima volta da quando Roberto Breda ha preso in mano la Ternana la squadra non ha segnato nemmeno un gol. Non era mai successo. E' capitato al "Penzo" di Venezia in una partita condizionata anche dalla nebbia. Contro la squadra di Vanoli le Fere non sono state in grado di concludere nello specchio della porta nemmeno una volta. Raimondo ha provato ad aggredire la profondità, Pereiro si è acceso a sprazzi, Favilli si è fatto espellere e Distefano non ha mai inciso. Ecco perché la partita di Venezia è stata una vera e propria "giornata da dimenticare" per gli attaccanti rossoverdi.
FAVILLI COSI’ NO
Abbiamo imparato che Andrea Favilli aveva tanta voglia di tornare protagonista ma non non è riuscito a trasformarla in qualcosa di positivo. L'espulsione per proteste è ingiustificabile. Soprattutto per un giocatore del suo calibro e della sua importanza. Un giocatore sul quale la società ha puntato in estate e sul quale ha investito. La sua stagione fino ad ora è stata da dimenticare. Zero gol e più di uno stop per problemi fisici. Ora rischia due giornate di squalifica. Peccato, il suo recupero è prezioso. Ma così si fa fatica.
AL “PENZO” VINCE LA NEBBIA
Abbiamo imparato che ormai le partite si devono giocare. Punto e basta. Poco importa se le 4mila persone presenti allo stadio, in questo caso al “Penzo” di Venezia non hanno visto niente per colpa della nebbia. L’importante è che si giochi. Per carità ci saranno stati pure i presupposti in campo perché la partita potesse proseguire ma che senso ha far pagare per assistere ad uno spettacolo che non si può vedere?
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