Altalena? Macchè. Sull'asse prestazioni-risultati-emozioni, questa Ternana è più come un giro sul Katun.
Andiamo con ordine: sabato scorso le Fere – passando sopra con nonchalance a quelli che, nel calcio, si chiamano "favori del pronostico" – hanno vinto e convinto anche a Pescara. Dove nessuno, in questa stagione, era mai riuscito ad imporsi.
Fino al passaggio del vagone rossoverde, che continua imperterrito il suo viaggio sulle montagne russe della gestione Breda. Impressionante la sequenza di vittorie e sconfitte consecutive, iniziata col Novara e giunta ora, inesorabilmente, a 7 partite.
VSVSVSV: sembra uno scioglilingua. Un dato che tra poco diventerà statisticamente significativo e che sottolinea come questa squadra non conosca mezze misure. Pensavamo di aver visto una Ternana bipolare lo scorso anno? Non sapevamo cosa ci avrebbe atteso di lì a breve. Ma c'è chi, sul Katun, inizia ad avere la nausea…
Primo fra tutti Breda, che dopo la vittoria di sabato ha dichiarato che "ora sarebbe bello che questa storia finisse". Già, e l'allenatore rossoverde è solito parlare tutt'altro che a sproposito: la Ternana ha più di un buon motivo per fermare il giro sulla giostra e, finalmente, trovare la tanto agognata continuità.
Primo fra tutti, per dare finalmente fiducia e consapevolezza ad una squadra che ha vissuto una prima parte di stagione incredibilmente densa di delusioni. Per svoltare, finalmente, un'annata che sembrava essere, nonostante le aspettative, a tutti gli effetti nata storta.
Poi, importante, le Fere possono finalmente – per la prima volta – salutare le secche della graduatoria, imponendosi nel primo di un'importante serie di scontri diretti su una Virtus Entella tutt'altro che bestiale in trasferta.
Tre punti in sei partite, frutto di 3 pareggi e 3 sconfitte. Nessuna vittoria, nel club delle peggiori in trasferta con Salernitana, Modena e Virtus Lanciano; soli 2 gol realizzati, 6 quelli subiti. Al di là dei numeri, i liguri vengono da una striscia di 7 risultati utili consecutivi (gli ultimi sono 4 pareggi): contro il Como è, inaspettatamente, crollata l'imbattibilità difensiva biancoceleste e dunque ipotizzare l'inizio di una parabola discendente a Terni non è assurdo.
Servirà però massima concentrazione e applicazione: la conferma, finora mai arrivata, dei segnali di crescita – evidenti – registrati dall'arrivo di Roberto Breda. Anche perchè la "discesa" del calendario rossoverde in questo girone prevede, prima dei fondamentali e durissimi scontri diretti con Pro Vercelli, Ascoli, Lanciano e Como (tutte, tranne la Pro, sotto alle Fere in classifica), due sfide tostissime come la (al momento) proibitiva trasferta di Crotone e il sempre ostico Vicenza in casa.
La Ternana, però, ha fatto vedere di avere i numeri per rasserenare il proprio futuro in questo campionato: ora serve centrare la prova di maturità, troppo spesso fallita. A partire dalla Virtus Entella: sottovalutare un'altra volta un avversario – perseverando negli errori – sarebbe semplicemente diabolico. Ma la Serie Breda va spezzata, ora, e i segnali a favore delle Fere ci sono. Stavolta si può davvero dare una sterzata, in positivo, a questo campionato.
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