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Le pagelle di Cittadella-Ternana

Ecco i voti dati della redazione di Ternananews alle prestazioni dei rossoverdi in Cittadella-Ternana:

Brignoli: 5. Non si può dare un voto più alto a causa di un errore che è costato 3 punti. Incerto anche in un paio di uscite, rovina una performance tutto sommato buona con una papera clamorosa. Da lui ci si aspetta di più e sappiamo che Alberto saprà rialzare la testa dopo l'erroraccio di ieri sera.

Ferronetti: 6. Il meno coinvolto della linea difensiva a 3 della Ternana, sempre puntuale quando chiamato in causa, nessuna sbavatura o incertezza. Assist per Antenucci nel finale. Un rientro di tutto rispetto dopo lo stop di inizio stagione.

Masi: 6.5. Solido e preciso, fronteggia avversari insidiosi per la loro rapidità e capacità tecnica senza mai scomporsi, dando sempre sicurezza al pacchetto arretrato. Il pilone portante della difesa rossoverde.

Farkas: 6.5. Il ragazzo slovacco è già pienamente inserito negli schemi difensivi di Mister Toscano. E' sulla destra che il Cittadella crea i maggiori grattacapi e lì Farkas risponde sempre presente, fronteggiando un avversario difficile come Di Roberto senza mai soffrirlo. Non va mai per il sottile, che si tratti di difendere un pallone, gettarsi su un rimpallo o spazzare via in un momento concitato. Giocatore di spessore.

Alfageme: 6. Deliziosa prestazione, condita da un bel gol dopo aver sfiorato un paio di volte la realizzazione, rovinata da una clamorosa ingenuità. Se non ci fosse stato quel fallo di mano che ha causato il rigore avversario avrebbe meritato un voto tra il 6.5 ed il 7: finora sicuramente la migliore prova in assoluto vista sull'out destro tra precampionato e campionato. Croce e delizia.

Nolè: 5.5. Si sacrifica in quel ruolo, si vede. Altrettanto bene si vede che lì non può giocare. Toscano fa di necessità virtù e schiera Angelo Raffaele a mezzala destra anche stavolta. Viene da pensare come la soluzione più naturale potesse essere Alessandro Bernardi, ma comunque Nolè regala una prova solida in entrambe le fasi, con tanti palloni giocati con successo, ma anche molti altri persi e concessi agli avversari. Fuori ruolo, da apprezzare il suo spirito di sacrificio.

Viola: 6. E' una sufficienza risicata, quella guadagnata dal regista rossoverde. Un 6 che per un giocatore del suo calibro dovrebbe equivalere ad un'insufficienza. Ingrana a partita iniziata dopo un inizio non convincente, disegna traiettorie affascinanti col suo sinistro che però poco spesso si rivelano efficaci e quasi mai determinanti. Un po' sottotono.

Maiello: 5.5. Non il Maiello effervescente e "tuttofare" che si era visto finora. Nel reparto più in sofferenza, forse un po' troppo tecnico e troppo poco di peso, è quello che deve recuperare palloni e dare fisicità e consistenza: gli riesce solo parzialmente, soffrendo molto nel primo tempo, soprattutto in fase di interdizione.

Zito: 5.5. Votato più alla fase offensiva che a quella difensiva, sbaglia molte giocate e corre spesso a vuoto, soffrendo molto il duello con Nunzio Di Roberto, davvero in serata di grazia. Puntuale quando si tratta di rientrare, doveva far arrivare molti palloni giocabili di testa ad Avenatti, compito al quale non adempie. 

Avenatti: 6.5. Deve ancora trovare la migliore forma fisica e la perfetta integrazione nelle modalità di gioco di mister Toscano, ma mette in campo uno spirito di sacrificio e degli spunti tecnici ed atletico-tattici che per una prima punta di 1 metro e 97, alla seconda apparizione in Italia a 20 anni, sono davvero impressionanti. Regala l'assist per il momentaneo vantaggio rossoverde, sfruttando un pallone recuperato e giocato da un impressionante Antenucci.

Antenucci: 7. Il capitano è il migliore in campo. Di gran lunga il più attivo e pericoloso, corre per tutta la partita, è sempre il primo a rientrare per riconquistare palla e ripartire. Non smette mai di crederci e trascina i suoi anche nei momenti di difficoltà (e ieri ce ne sono stati). Devastante negli inserimenti e nelle ripartenze con la palla al piede, può avere, in qualsiasi momento, lo spunto decisivo che porta al gol. Mette lo zampino in entrambe le reti, con una giocata determinante nella prima realizzazione e con una spizzata da vero rapinatore d'area nella seconda. Due su due per Mirco. Niente male, davvero.

Falletti: 6.5. Subentra al posto di Nolè, gioca mezzora del secondo tempo e fa letteralmente girare la testa sia ai difensori e centrocampisti del Cittadella, sia ai tifosi rossoverdi. Gli basta poco spazio per partire palla al piede e saltare l'uomo, creando la giocata giusta. Ha fatto vedere il tasso tecnico elevatissimo mostrato in questo mese di precampionato e sarà veramente interessante osservarlo in futuro. Sfiora l'eurogol su punizione, da lui guadagnata, calciata da distanza impossibile. Cala un po' quando Toscano lo sposta dietro alle punte, momento che è coinciso con i minuti di blackout della squadra rossoverde.

Ceravolo: s.v. Gioca troppo poco per poter essere adeguatamente valutato, sebbene il suo impatto sulla gara sia stato sicuramente positivo.

Toscano: 6. La squadra, in netto miglioramento rispetto alla partita col Carpi, lo segue sempre e lo schieramento tattico è al contempo accorto e pungente al punto giusto. Forse l'esperimento "Nolè-mezzala" non è riuscito, forse i cambi sono arrivati un po' troppo tardi, fatto sta che la squadra (ieri ancora incompleta) sta crescendo esponenzialmente ed ha un potenziale enorme, destinato solo a crescere con l'arrivo degli ultimi acquisti e con il lavoro del mister.

Federico Trastulli

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