#Le5Cose che abbiamo imparato da #BariTernana 0-0

Lo “scherzetto” di Halloween, il Var sorride, Vanigli sempre “x”, pullman o elicottero purché se ne parli

#Le5Cose che abbiamo imparato da #BariTernana 0-0

Lo “scherzetto” di Halloween l’ha fatto la Ternana al Bari

Abbiamo imparato che è stata la Ternana a fare lo “scherzetto” di Halloween al Bari. Certo lo scherzo avrebbe potuto essere completo se il pallone calciato da Donnarumma fosse finito alle spalle di Caprile. Però il punto strappato al “San Nicola” rappresenta un aspetto molto positivo. Anche perché al netto delle difficoltà avute in campo la Ternana ha saputo tenere in piedi la partita fino alla fine rischiando, come detto, anche di portarsi a casa l’intera posta in palio.

Quella volta che il Var ha sorriso alla Ternana

Abbiamo imparato che qualche volta anche il Var sorride alla Ternana. Nelle ultime occasioni le decisioni alla fine, avevano sempre finito per penalizzare a torto o a ragione la squadra rossoverde. Al “San Nicola” invece proprio una revisione del Var ha consentito alla Ternana di evitare di andare in svantaggio sulla girata vincente di Scheidler. Gol in un primo momento assegnato ma poi non convalidato grazie appunto alla revisione del Var. Il motivo? C’era un piede dell’attaccante francese in fuorigioco.

Con Vanigli in panchina 3 pareggi su 3 partite

Abbiamo imparato che Richard Vanigli è abbonato al pareggio. Il vice allenatore della Ternana al “San Nicola” ha guidato la squadra rossoverde per la terza volta da quando è approdato a Terni. Era successo nel campionato di Serie C nello 0-0 interno contro la Viterbese e si è ripetuto in questa stagione al “Liberati” contro il Cosenza (1-1) e ieri al “San Nicola”. Gli è mancata la “zampata” ma il suo ruolino di marcia è sicuramente ottimo.

Chi col Pullman e chi con l’elicottero: tutto purché l’ingresso sia scenografico

Abbiamo imparato che l’ingresso deve essere scenografico. Se poi avviene con il giro di campo a bordo del pullman sociale o con il ricorso ad un elicottero privato poco importante. L’importante è che faccia parlare. Al Bari piace far sentire sin da subito il calore dei tifosi ai propri giocatori. Così questi entrano al “San Nicola” a bordo del pullman che, prima di farli scendere davanti al tunnel degli spogliatoio fa un giro di campo. Discorso diverso per Stefano Bandecchi che, ad esempio nella trasferta di Ascoli prima di entrare al “Del Duca” si è fatto un giro sopra lo stadio a bordo dell’elicottero usato per il trasferimento.  

Oltre 38mila spettatori fuori dallo stadio in pochi minuti: non è fantascienza è Bari

Abbiamo imparato che si può anche riempiere uno stadio senza dover per forza andare incontro a file, ingorghi o intoppi. A Bari, ieri sera c’erano oltre 38mila persona. Il deflusso post partita è stato regolare e rapido. Tutt’altra cosa di quanto accaduto a Terni alla fine della sfida contro il Genoa. Ora è vero che il San Nicola è uno stadio costruito fuori dalla città per ospitare le partite d’Italia ’90 ma è anche vero che se Terni sogna di avere un giorno la propria squadra in Serie A dovrà per forza di cose fare un salto in avanti anche sotto questo aspetto. Almeno in attesa di conoscere l’esito della vicenda stadio-clinica.