#Le5Cose che abbiamo imparato da #TernanaReggina 1-0
Lucarelli migliora, “prima” da tre punti al Liberati
Abbiamo imparato che Cristiano Lucarelli sa migliorarsi. Alla terza stagione sulla panchina della Ternana ha conquistato la prima vittoria nella gara d’esordio al “Libero Liberati”. Nel primo campionato era arrivato un punto figlio dello 0-0 contro la Viterbese. Nella seconda stagione contro il Brescia allenata sempre da Filippo Inzaghi è arrivata una sconfitta (0-2). Quest’anno invece Lucarelli si è rifatto. 1-0 alla squadra di SuperPippo che, nel frattempo è sceso da Brescia fino a Reggio Calabria.
Con la “solita” vecchia guardia la Ternana vince e convince
Abbiamo imparato che se da una parte quest’anno in campo va “la solita Ternana” quando questa decide di girare lo fa alla grande. Non a caso il gol da tre punti contro la Reggina porta la firma di due big rossoverdi. Palumbo, lotta come un leone e poi sventaglia sulla corsia di destra dove Partipilo calcia al volo con il piede “buio” e fa gol. Insomma, la vecchia guardia non tradisce mai. Come non ha tradito Iannarilli (l’altro reduce della stagione della promozione che era in campo dal 1’) e come non hanno tradito gli altri che sono entrati da Proietti e Celli che hanno giocato tutto il secondo tempo fino agli scampoli di Falletti e Ferrante.
La Ternana se difende da squadra è insuperabile (con i suoi gladiatori)
Abbiamo imparato che se la Ternana difende in 11 dietro la linea della palla allora diventa una squadra molto complicata da battere. Contro la Reggina i rossoverdi hanno difeso da squadra senza lasciare alcun giocatore sopra il pallone. Questo ha creato grande densità dentro il campo che ha portato a chiudere tutti gli spazi per gli uomini di Inzaghi. Inoltre gli uomini rossoverdi ci hanno messo anche il corpo come dimostrano i “turbanti” con cui hanno dovuto giocare Partipilo e Capuano e la visita al Pronto Soccorso di Bogdan immolatosi con la faccia per respingere un tiro a colpo sicuro di Fabbian. Questo è lo spirito del trattore che cercava Lucarelli
La Ternana cambia sistema: ma si abbassa
Abbiamo imparato che il 4-3-2-1 non è l’unico sistema di gioco della Ternana. A dire la verità già lo sapevamo già che potevano esserci delle variazioni. Non solo quelle minime (come il 4-3-3 di ieri sera) ma come accaduto anche nelle scorse stagioni con la squadra in vantaggio e la fine della partita che si avvicinava Lucarelli ha rispolverato il 5-3-2. Un sistema di gioco non previsto fra quelli della famosa lettera, ma che ha portato i 3 punti (e che quindi immaginiamo ora abbia anche la bolla presidenziale). Togliendo Palumbo (a nostro avviso il migliore in campo) per inserire Sorensen la squadra si è difesa sicuramente bene ma ha anche lasciato campo e iniziativa agli avversari che infatti hanno chiuso il match nella metà campo rossoverde.
I due terzini destri non soddisfano Lucarelli
Abbiamo imparato che Defendi e Ghiringhelli non soddisfano Lucarelli, almeno per la partita contro la Reggina. Perché una volta richiamato in panchina Diakitè, l’allenatore livornese ha preferito mandare in campo Celli, quindi un mancino, al posto di uno dei due interpreti di ruolo. A fine gara Lucarelli ha motivato la scelta spiegando che ha voluto mettere un mancino per contrastare l’attaccante a piede invertito della Reggina. Forse il motivo è anche che Celli è più veloce degli altri due ma rimane il fatto che Ghiringhelli e Defendi (due destri naturali) sono rimasti in panchina. Se ci saranno degli strascichi di mercato, lo scopriremo solo nei prossimi giorni…