L’esperienza della Ternana: i numeri non mentono. Ecco cosa abbiamo scoperto…

Che la Ternana sia una squadra inesperta lo sapevamo già, andando a sensazione visto soprattutto quello che è successo nelle ultime partite. Lo potevamo immaginare anche guardando la formazione. Solo 5 titolari su 11 avevano già giocato stabilmente in B negli ultimi anni, vale a dire la metà della squadra.

Siamo andati a controllare i minuti già giocati in A, in B e in C di tutte le squadre di questo torneo per capire se le nostre sensazioni erano vere. E il risultato è che la Ternana è la squadra meno esperta della B. Anzi era, visto che questo gap in questo campionato si è visto pochissime volte.

Nel nostro lavoro prima abbiamo paragonato la Ternana a una neo promossa, vista l’acquisizone della società durante l’estate da parte di Unicusano e della composizione della rosa. E fra le neopromosse quella che assomiglia di più alla Ternana è il Foggia, che non a caso vive una situazione simile a quella della Ternana.

La squadra rossoverde con 74923 minuti giocati in B è quella che ha messo insieme il minutaggio minore rispetto a tutte le altre. Il Foggia, dicevamo, è penultimo con 82mila. Foggia che però ha un minutaggio di A superiore alla Ternana (quasi 30mila minuti) e che quindi allunga.

La terza squadra con minore esperienza è l’Ascoli: non a caso ultima in classifica con 86mila minuti in B che permettono ai bianconeri di rimanere comunque in vantaggio sulla Ternana con la somma dei minuti in A (84mila i rossoverdi in totale, 88mila quelli dell’Ascoli).

A dire la verità c’è chi ha fatto peggio del Foggia, lo abbiamo però volontariamente omesso, visto che è l’Empoli, appena retrocesso. L’Empoli ha 79mila minuti di esperienza in B. Quasi come la Ternana, ma a differenza nostra ha altri 67mila minuti di partite giocate in A. Quindi fuori concorso.

La Ternana, Foggia, Ascoli e Cittadella sono le squadre più simili in B, rispetto a questo dato: l’esperienza in rosa. Hanno più giocatori “esperti” di C che di B. Quindi questo significa due cose, secondo noi: primo che se costruisci una squadra con molti più giocatori di C che di B è più facile che tu stia in fondo alla classifica. Secondo è che bisogna programmare perché il Cittadella questo ha fatto, sotto la sapiente regia di Stefano Marchetti (uno che ha rifiutato il Chievo) dopo 11 anni di B ha stravinto la Lega Pro con un manipolo di reduci e si è riaccreditata. Se volete sapere come funziona a Cittadella chiedete a Paolucci e Gasparetto…

E per esperienza non intendiamo età. Perché la Ternana non è la più giovane (in questa classifica primo è l’Empoli, la Ternana è nona). La Ternana, lo confermano i dati, è una squadra in cui si sono fatte molte scommesse. Alcune vinte, alcune ancora di vincere. E questo lo si evince dal mercato (non ci sono state spese per la società rossoverde) e dalla valutazione della rosa: secondo transfermarkt.it solo il Venezia “vale” meno della Ternana (7,88 milioni contro i 7,43 dei lagunari che però hanno un tasso di esperienza in B, e in A, notevolmente più altro del nostro e vengono da un campionato vinto, con tutto l’entusiasmo che ne consegue). Secondo playratings invece la Ternana in questa classifica è ultima con 21,8 milioni di valore stimato davanti soltanto a 3 neopromosse (Cremona, Foggia e sempre il Venezia). Come vedete siamo a cifre completamente diversi ma risultati sostanzialmente simili.

Quindi anche a livello analitico la Ternana non è, rispetto ai dati, in una situazione drammatica. Quello che i numeri (almeno questi) non dicono è quanto la Ternana sia migliorata dal punto di vista del gioco, quanto è pericolosa rispetto alle altre (la differenza con il Venezia è anche nel gioco) e che tipo di futuro ha questo progetto.