RIVIVI – Mammarella: “Grazie a tutti per l’affetto” e Curcio: “Inseguiamo? E’ relativo”
Giorno di conferenza stampa in casa Ternana. Oggi a disposizione della stampa ci sono il direttore sportivo Carlo Mammarella e Alessio Curcio. La conferenza inizierà alle 13.15.
Siamo in attesa che arrivino Mammarella e Curcio.
Inizia la conferenza stampa.
Il primo a parlare è l’attaccante Alessio Curcio
Quanto hai cercato il gol fatto dell’ultima partita? Come mai il cambio di numero di maglia?
Cercato non più di tanto. Nelle partite precedenti ero stato un pò sfortunato tra salvataggi sulla linea, pali e parate. Non l’ho cercato più di tanto. Non ho avuto grandi occasioni. So che è un numero importante, lo è anche per me. A Catanzaro ho vinto il campionato con il 21. Ad inizio anno non era possibile prenderlo perché occupato così come il 10 altro numero a me molto chiaro.
Ci sono somiglianze tra questo campionato e quello vissuto l’anno scorso con la Casertana? Hai incrociato giocatori simili a te?
A me non piace fare comparazioni tra i vari gironi. Sono diversi tra di loro. Non saprei dire le differenze. Possono esserci gironi più equilibrati e meno in base agli anni. Il nostro è equilibrato. Ci sono 4 squadra che stanno lottando alla pari. In quello C le quattro squadra che dovevano lottare per fare la differenza stanno faticando mentre altre come il Cerignola stanno facendo di più rispetto a quanto si pensava all’inizio. Un giocatore simile? Non sono in grado di dirlo. Uno che mi piace vedere è Emmausso del Foggia. Ha qualità, ha giocate, ha fantasia.
Avete fatto tantissimo ma state inseguendo…
Il fatto di inseguire è relativo. Noi siamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi a prescindere dall’avversario che abbiamo sopra. Un periodo è stato il Pescara ora c’è l’Entella. Sappiamo che solo facendo il massimo, partita dopo partita possiamo ambire dal raggiungere l’obiettivo che sogniamo tutto. Ovviamente dipende anche dagli avversari. Ma se restiamo concentrati abbiamo più probabilità di tagliare il traguardo.
Quali difficoltà hai incontrato in questa stagione che ti hanno limitato se ti hanno limitato…
Se guardiamo i numeri dell’anno scorso e di quelli precedenti c’è stata una limitazione ma dipende da quello che ti viene chiesto. Ho fatto un ruolo diverso dall’anno scorso. E’ un modo diverso di giocare, serve alla squadra e al collettivo. Uno mette da parte quello che ho sempre fatto per il bene comune. Non c’è stata grossa difficoltà, quello che faccio lo posso fare bene. Penso che le prestazioni l’abbiano anche dimostrato. Se si valutano le prestazioni su gol e assist allora posso dire difficoltà. Ma da quando abbiamo iniziato ad oggi le prestazioni ci sono sempre state.
Qual è stata la tua annata migliore? Sei cresciuto nella Juventus, come ti spieghi non essere stato in B di più?
La migliore per 360 gradi quella con mister Zeman. Quell’anno feci prestazioni belle, ci divertivamo, si era creata una bella armonia. Avevi la sensazione della fatica giornaliera ma poi la domenica era una bella soddisfazione. Perché non ho giocato di più in B? Non lo so. Penso, soprattutto nella seconda parte della mia carriera di aver provato e dimostrato in tutti i modi di meritare una chance di giocare in B. Non è mai arrivata. Nemmeno anche a Catanzaro dopo aver vinto il campionato. Spero di avere magari se dovessero andare bene le cose con la Ternana.
Due trasferte di fila. La prima in un Campobasso assetato di punti…
Sappiamo che andiamo ad affrontare una squadra che venderà cara la pelle, in un campo difficile. Giocare lì non sarà difficile. E’ una squadra importante, hanno cambiato l’allenatore. Sappiamo che sarà molto difficile. Cercheremo di fare tutto quello che ci viene chiesto dal mister per potare a casa il risultato migliore.
I tuoi compagni dicono: sei simpatico, vesti bene, ti arrabbi…
Questo è un gruppo di ragazzi per bene e veri. Ognuno ha il proprio carattere ma si sposa bene all’interno del gruppo. Sono molto contento di far parte di questo gruppo. Diversi devono migliorare nell’abbigliamento, purtroppo sono giovani. Capelli? Lasciamo perdere.
Ora inizia la conferenza stampa di Carlo Mammarella
Ci tengo a ringraziare tutti per i tanti messaggi ricevuti. Volevo rassicurare tutti che non è successo niente. Ogni tanto mi tocca fare un piccolo tagliando. Mia moglie scherzando mi ha detto che ora potrò fare un nuovo programma “4 ospedali” visto che li ho girati tutti. A parte gli scherzi, sto bene e sono carico per questo finale.
C’è rammarico per questo pit stop arrivato nell’ultimo giorno di mercato?
E’ stato bellissimo nonostante fossi ricoverato in terapia intensiva, il professore mi ha permesso di tenere il cellulare acceso. Ero sotto controllo. C’è stata una gestione via telefono con il mister Abate e il direttore Mangiarano. E’ stato emozionante. Abbiamo lavorato di gruppo e d’idee. Non abbiamo fatto tutto quello che pensavamo. Alcune situazioni sono andate via altre si sono riaperte all’ultimo. Posso dire che l’ho seguita con attenzione e con quello che serviva come se fossi stato presente a Milano. E’ stato bello poter vivere l’ultima fase nonostante quanto mi fosse successo.
Il mercato migliore del girone B, quali sono stati gli obiettivi sfumati?
Come vi ho detto quando abbiamo fatto la chiacchierata sul mercato per me era iniziato a dicembre, precedentemente la fine del girone d’andata. Lì abbiamo iniziato a portare avanti delle situazioni. Ci sono delle indicazioni da rispettare da parte della società come l’età del calciatore. Hai perso qualche giocatore perché non rientrava nei parametri richiesti dalla società. La Ternana è un club importante, si sta giocando un campionato importante ma non tutti aspettano la Ternana. Qualcosa è andato perso. Da quello che può essere la mia piccola esperienza capita nel mercato. Non ci si ferma su un solo profilo per ruolo. L’importante è che chi è arrivato lo ha fatto perché io l’ho voluto, il mister l’ha voluto e la società lo ha voluto. Ora siamo pronti.
Rinnovi di Martella e De Boer…
Martella ha già rinnovato e a breve lo comunicheremo ufficialmente. Con De Boer sta andando avanti in via definitiva la nostra proposta. E’ stata ufficializzata nelle ultime 24/48 ore. C’è una fase normale di verifica da parte delle persone che gestiscono il ragazzo. Lui mi sembra che voglia restare. Vedremo.
Ieri lunga chiacchierata con De Boer…
E’ un ragazzo che ha fatto 30 partite in B e bisogna dargli il giusto valore. Oggi ha le sembianze di un mediano completo. Ha messo dentro le richieste dell’allenatore nelle due fasi. E’ stato un crescendo. Ci siamo fermati a parlare anche a livello tattico di quello che è stato il suo percorso e di aspetti futuri. Magari di condividere un futuro in B insieme.
Come hai trovato la squadra?
Sono tornato giovedì sera alle 19 e sono subito arrivato al campo per salutare il mister e qualche ragazzo che era rimasto nello spogliatoio. Ho ritrovato un gruppo consapevole con delle armi nuove, con un allenamento che si è alzato di livello tanto. C’è una grande competitività. Ci si spinge al limite ma poi quel limite lo ritrovi nell’arco della partita. Era quello che mi aveva chiesto l’allenatore oltre che a coprire i ruoli.
Tra i ragazzi della rosa ci sono piedi molto buoni, per alcuni c’è stata anche una crescita importante
Di Cicerelli lo sapevamo, così come di Curcio. Sicuramente i ragazzi si ritrovano in quella che è la richiesta dello staff. Riescono a migliorare settimana dopo settimana. Quando ho detto che non va dimenticato il percorso della squadra è perché non volevo che si sottovalutasse quanto accaduto anche lunedì sera con quelle belle giocate. Si studia tutto in settimana. I ragazzi fanno anche video personalizzati. Ho dato grande merito al lavoro del mister e del suo staff perché ho visto sempre tanto lavoro di qualità in settimana. C’è la richiesta ma soprattutto c’è la risposta dei giocatori.