Benvenuti nella webcronaca della conferenza stampa di Cristiano Lucarelli pre Ternana-Reggina, gara valida per la 2/a giornata del girone di ritorno del campionato di Serie BKT. Si gioca sabato allo stadio "Liberati" di Terni. Fischio d'inizio alle ore 14.00.
"Sono contento che è finito il mercato così smetto di leggere notizie inesatte che potevano destabilizzare lo spogliatoio. La nostra intenzione era quella di non muovere niente. Sebbene sapevamo che potevamo correggere qualcosa. Il mercato offriva poco però. Purtroppo c'è stato l'infortunio di Kontek. Infortunio che si sa quando inizia ma non quando finisce. Dovremo fare 10 partite in 35 giorni abbiamo preso Bogdan che avevamo valutato sia in estate che in ottica futuro. Sapevamo che poteva darci una mano. C'è stata l'opportunità di fare subito e lo abbiamo preso subito. Se non ci fosse stato l'infortunio di Kontek sicuramente non l'avremo fatto".
Reggina…
"Il problema più grosso è quello di non avere riferimenti, uno storico sull'organizzazione tattica che ha in mente il nuovo allenatore. Possiamo ipotizzare sulla base dei giocatori in rosa ma non possiamo essere certi con quale modulo si presenterà il nostro avversario. Avversario partito molto bene in campionato. In Serie B basta poco però per andare in difficoltà. Secondo me la squadra della Reggina resta forte. Sarebbe stata una partita già complicata di suo in una situazione di normalità. Lo diventa di più perché non abbiamo la possibilità di preparare la partita nello specifico ma dovremo preparare più partite".
Assenti e indisponibili come siamo messi?
"Per noi sono sempre dolenti, anche questa settimana che è stata complicatissima. Dovrete aspettare la lista dei convocati".
Capanni come sta?
"E' rimasto e siamo contenti. Ha avuto questo problema abbastanza serio. Un altro di quei problemi che sai quando inizia e non quando finisce. Dopo l'intervento sta bene ed ha ripreso ad allenarsi con noi. Se non dovesse avere intoppo potrebbe essere il rinforzo di un immaginario mercato di marzo se questo giocatore, per come lo conosco io, riuscirà ad entrare in forma. E' un 2000 e potrebbe essere anche riconfermato. E' vero che è in prestito ma visto che lo abbiamo aspettato e rimesso in forma, tra persone perbene si parla e si può trovare un accordo".
Mercato…
"Ci siamo tirati fuori dalla schizzofrenia del mercato. Le squadre si fanno a giugno. I giocatori bravi non li lasci andare via a gennaio. Quello che dovremo corregere lo sappiamo e lo faremo a giugno. Preferiamo avere un gruppo sano, pulito, leale piuttosto che improvvisare e farsi prendere dalla schizzofrenia. Io lavoro con questo gruppo da due anni, Leone da quattro. Siamo convinti che abbiamo i mezzi per portare a casa l'obiettivo stagionale".
Il gruppo è rappresentato da tre filoni: ex Livorno, chi ha lavorato con Leone e quelli cresciuti a Terni…
"No, non abbiamo seguito questi criteri. La nostra filosofia si basa soprattutto sulla conoscenza umana, su quello che offre il mercato e su quello che ci possiamo permettere. Mercato abbastanza importante questo di gennaio. Le valutazioni le facciamo più sull'aspetto umano".
E' tornato Rovaglia mentre sono rimasti giocatori ai margini come Modibo Diakité e Ndir…
"Non possono nemmeno svincolarsi e andare altrove. Chi voleva svincolarsi doveva farlo entro gennaio. Sono giocatori che hanno preferito restare a Terni piuttosto che andare a fare esperienze altrove. A noi non danno fastidio, anzi. Sono utili durante la settimana perché se hai molte defezioni ti aiutano nel lavoro. Abbiamo 30 giocatori e li alleniamo tutti allo stesso modo. Rovaglia era andato a Fermo, non ha trovato lo spazio che si pensava potesse avere. Abbiamo deciso di riportarlo alla base, farlo allenare con noi e valutare le reali qualità".
L'arrivo di Bogdan può dare quella sicurezza che nel girone d'andata è sembrata mancare? La difesa nel girone di ritorno sarà diversa?
"Non credo che un singolo giocatore, seppure bravo come Bogdan, possa far sì di non subire più gol da qui alla fine dell'anno. Solo uno era in grado di vincere le partite da solo: aveva i ricciolini, era moro, indossava la 10, giocava nel Napoli e se n'è andato poco tempo fa. La differenza la fà l'atteggiamento non i moduli. Con il 4-2-3-1 la media di cross subiti è stata di 16 cross a partita, a Brescia sono stati 35. Siamo quasi al 125% in più che con il nuovo modulo si difende peggio sugli esterni a tre. Abbiamo subito gli stessi tiri delle altre partite, sugli esterni ovviamente gli avversari trovano più spazio. Non abbiamo subito gol. Questo è calcio. Di pallone possono parlare tutti. Di calcio bisogno essere preparati".
Ma quindi la squadra come sta?
"Non vi dovete preoccupare. A questa squadra ho insegnato a trovare le soluzioni per superare i problemi. Spesso ci siamo riusciti. Abbiamo accennato qualcosa solo con l'Ascoli perché avevamo avuto tanti giocatori con il Covid. Io ce l'ho avuto, sapete che mi piace vogare e vi dico che quando salgono le pulsazioni mi bruciano i polmoni. Quel giorno non siamo stati giudicati tenendo conto questo".
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