Liverani: “Giocare in uno stadio pieno non è un male”
Al termine dell'allenamento di rifinitura si presenta in sala stampa, come di consueto, Fabio Liverani, per le dichiarazione pre-gara.
La settimana scorsa non è venuto…
"Era giusto che parlasse Antonio Alessandria, la faceva lui la partita".
Che settimana è stata questa?
"Una buona settimana, preparata bene e con la giusta tensione, non troppo alta per gestire al meglio le forze fisiche e mentali. Incontriamo una squadra che sta bene sotto tutti i punti di vista dopo il cambio di allenatore, siamo a un punto da loro e questa partita può decidere tanto".
Il pericolo maggiore quale può essere?
"Fisicamente stiamo bene, non abbiamo mai finito in grande debito. E' normale che quello mentale sia l'aspetto che ha un valore maggiore, per la tensione, per quei giocatori che si giocano qualcosa di importante con una intensità e una abnegazione da dieci. Sono contento di questo gruppo, e mi hanno trasmesso tanta voglia di calcio; ce la giochiamo con la giusta tensione, ma anche con la consapevolezza nei nostri mezzi".
Qualcuno rimane a casa?
"La Gumina, ma solo perchè ha avuto le placche. Per il resto partiamo tutti: Defendi ha recuperato, Acquafresca parte con noi, non lascio a casa nessuno".
Di Noia come sta?
"Erano crampi di stanchezza, ha fatto tutta la settimana".
Rossi come sta?
"Sta bene, ha lavorato tutta la settimana tranne un allenamento, ma non è stato un problema serio. Con il Carpi è entrato bene, sarebbe anche potuto entrare qualche minuto prima, ma l'ultimo cambio è sempre quello per cui si aspetta di più; ha messo buone palle ed è una opzione per Vicenza".
Come ha visto Avenatti?
"E' un giocatore importante che sta convivendo con problematiche fisiche, ci sono volte che riesce a giocare di più e altre che va in sofferenza, io devo valutare tutto".
Per domani ha dubbi?
"Diciamo che a sinistra c'è un dubbio, al centro c'è un dubbio, i giocatori mi mettono in difficoltà. A questo riguardo spendo due parole per Masi, che non ha trovato molto spazio, ma è un giocatore importante, purtroppo quando sono arrivato veniva da un infortunio, ma mi spiace non averlo fatto giocare".
Come ha visto Verona-Vicenza?
"Una delle cose che più mi preoccupava, all'85', era cosa dire ai miei ragazzi, come motivare una squadra che avrebbe giocato contro un Vicenza a +4. Invece, quello che gli ho detto, è che il calcio è così, succede a noi e succede agli altri: domani abbiamo un'altra opportunità, importante, e dipende tutto da noi. Il Vicenza è forte, tonico, ha buone qualità nell'uno contro uno, buoni giocatori, non credo sia una squadra da playout, ha solo preso una strada negativa in stagione, un po' come noi. Hanno uno stadio che gli da una mano, ma io l'ho detto ai miei che non c'è cosa migliore che giocare in uno stadio pieno, sarebbe peggio uno stadio vuoto".