I rinnovi di contratto di Dianda e Janse, il riscatto di Marko Dugandzic, gli arrivi di Furlan, Pisseri, Monteleone, Lo Porto, Zampa, Busellato, Mazzoni, Gonzalez, Gondo, Grossi, Coppola, Signorelli e Zanon e la permanenza dei pezzi pregiati come Avenatti, Ceravolo, ma anche Valjent, oltre a tante operazioni “accessorie” legate ai giovani, che arrivano e che se ne vanno a giocare in prestito per farsi le ossa. Ecco riassunto in poche righe il mercato della Ternana. Non male per una squadra che ha operato sul mercato praticamente solo a partire dal 4 Agosto, no?
Sono stati tre mesi travagliati per la Ternana, che ha cominciato l’estate nel peggiore dei modi possibili, ovvero senza un presidente, con un direttore sportivo praticamente isolato, un organigramma tutto da ricostruire, senza un allenatore e con pochissimi elementi in squadra. Insomma, premesse non ottimali per una stagione di serie B all’insegna della tranquillità, visto anche come si era conclusa la precedente. Invece, piano piano, al proprio ritmo, la Ternana ha cominciato a prendere forma. Senza voler rievocare il primo mese e mezzo di totale stallo, analizziamo i fatti accaduti a partire dal 4 agosto, data in cui é partito il vero calciomercato della Ternana. L’evento chiave é stato il cambio al comando: interrotto il rapporto con l’ex ds Vittorio Cozzella e, al suo posto, l’arrivo del consulente di mercato Guglielmo Acri, ingaggiato con un contratto mensile, da ridiscutere, in tutta probabilità, al termine del mercato, quando sarebbe stato possibile giudicare il suo operato. La strada per Acri é stata tutta in salita, fin dl primo giorno. Il consulente di mercato si trovava in mano un paio di operazioni già impostate da Cozzella e poco più, ma la squadra andava ricostruita fin dalle fondamenta con soli 27 giorni in cui operare. Neanche c’era tempo per lo scoramento, quindi, e Acri non si é mai pianto addosso. Colpo su colpo ha iniziato ad acquistare, in prestito o a titolo definitivo, dei giovani che potessero essere funzionali al piano della società, che, notoriamente, richiede una linea verde, salvo poi, negli ultimi giorni di mercato, quando i prezzi cominciano ad essere favorevoli anche a chi ha dovuto praticamente operare con un budget prossimo (se non coincidente) allo zero, fiondarsi sugli elementi d’esperienza, che avrebbero garantito quel tanto agognato mix di freschezza ed esperienza. Morale della favola: circa 15 tra acquisti e rinnovi di contratto, un organico di giocatori sufficiente ad affrontare il campionato, come non succedeva da un po’ e l’entusiasmo dei tifosi ritrovato. Sì, l’entusiasmo dei tifosi, perché, lo sappiamo, la piazza Ternana, per quanto sia sempre molto calda, é spesso umorale, anche e, soprattutto, a causa del rapporto con la società, tutt’altro che idilliaco, quindi, quando al 4 agosto non era giunto ancora un singolo acquisto, é facile immaginare come l’aria fosse molto pesante. L’andamento della campagna abbonamenti, che ha subito un’impennata nelle ultime due settimane, lo dimostra a pieno. Certo, ancora la diffidenza nei confronti della società lungi dall’essere cancellata o dal lasciar spazio a sentimenti positivi, ma almeno intorno alla squadra si sente l’affetto, che, in passato, non é mai mancato, neanche nei momenti peggiori.
Volendo dare un voto all’operato di Guglielmo Acri, dunque, direi che siamo ben oltre il discreto, che, quantificando, sarebbe un buon 7.5, sinonimo di un lavoro di tutto rispetto, viste le condizioni di partenza, che ne hanno limitato di molto le possibilità. Diverso è, invece, a parer mio, il voto da attribuire complessivamente alla sessione di calciomercato della Ternana. Volendo attenersi alla sola matematica si potrebbe fare una media tra il 2 (minimo voto attribuibile) dei primi due mesi ed il 7,5 dell’ultimo mese. La media matematica tra le due valutazioni sarebbe, quindi, il famoso 4.5 con cui qualche giornalista ha valutato il mercato del club rossoverde, ma, visto che la professione dei giornalisti non é la stessa dei professori di matematica e che, quando si é chiamati a dare delle valutazioni, lo si deve fare giudicando, in totale obiettività, l’operato complessivo e la crescita dell’esaminato, credo di poter dire che la Ternana meriti una sufficienza piena sul mercato, anzi, a voler essere generosi (ma neanche troppo) un sei e mezzo di incoraggiamento, dato che tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, riuscendo a consegnare a Toscano una squadra in linea con le sue esigenze. Nessuno dimentica i primi due mesi estivi, che pesano come una scure sulla testa della dirigenza, ma, volendo “giudicare il palazzo una volta costruito”, come richiesto da Simone Longarini, possiamo dire che lo studente Ternana, quest’anno, ha passato l’esame calciomercato e che potrà sedersi, insieme ai suoi nuovi compagni, ai banchi di una nuova stagione di serie B, perché ora il tempo dei pagelloni di mercato é finito e il verdetto passa al campo. La campanella sta per suonare.
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