Se n’è parlato per un po’ del futuro di Cristiano Lucarelli a campionato finito. Andrà o resterà? Ha richieste, lo vogliono di qua e di là. Alla fine però quello che poteva essere un dubbio e insieme un rischio si è rivelato completamente infondato. Cristiano Lucarelli ha un contratto firmato con la Ternana. Proprio come Luca Leone sul quale c’è stato, ad un certo momento, lo stesso dubbio causato da qualche ipotetica avance del Pescara. Ma Lucarelli e Leone (l’ordine è casuale e non certo dettato dall’importanza) sono il presente e saranno anche il futuro della Ternana. Almeno per quanto può essere certo il futuro nel mondo del calcio dove troppo spesso quello che è vero oggi diventa l’opposto domani.
Però tecnico e diesse sono e restano due certezze. E non soltanto perché i loro contratti hanno la stessa identica scadenza: 2023 (e non è casuale) ma anche perché entrambi sono dentro un progetto che il presidente Stefano Bandecchi ha più volte illustrato e discusso con i suoi più stretti collaboratori, vale a dire tecnico, diesse e vicepresidente Tagliavento. Una idea di calcio condivisa dall’intero gruppo. Idea che si fonda sul miglioramento costante, sul consolidamento a livelli di eccellenza. Senza fare follie ma puntando sulla forza delle idee, della fantasia, del legame sempre più forte con il territorio, della voglia di crescere di tutti e quattro i personaggi autori di una stagione fenomenale.
La Ternana può diventare ancora più bella e forte con Leone e Lucarelli: entrambi possono sfruttare la forza travolgente del presidente Bandecchi che ha nella testa un’idea ben precisa: arrivare a confrontarsi con i migliori del calcio nazionale.
In una intervista di qualche tempo fa il presidente, chiamato a commentare la lunghissima militanza di Marchetti nel ruolo di direttore sportivo del Cittadella, ha detto chiaramente che Leone vorrebbe tenerlo a vita. Magari anche Lucarelli nonostante gli sia sfuggita un’affermazione non proprio da incorniciare: “Lucarelli quest’anno resterà con noi poi volerà via”. E perché mai? Perché Lucarelli che ha scelto di sostenere il peso di una carriera partita dai dilettanti non può trovare nella Ternana la sua zona di comfort?
Perché non può pensare di crescere ancora, di maturare esperienze importanti in rossoverde? Noi saremo anche visionari o inguaribili romantici però, immaginare un lungo tragitto da percorrere con questa compagine societaria ci fa sognare. Anche a dispetto di un calcio che consuma in fretta i propri eroi, che non si nutre certo di riconoscenza, che ha scarsa memoria storica.
La Ternana di Bandecchi, di Tagliavento, di Leone e Lucarelli ha dimostrato di essere qualcosa di diverso e di più bello. Qualcosa che fa divertire, emozionare, sognare. Noi, magari insieme a voi, sogniamo di veder crescere ancora, un passo alla volta, questa Ternana che in tanti ci invidiano.
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