Si riapre la grande questione, che sembrava essere superata.
Sia con la discussissima lettera di inizio anno, sia con l’inizio di campionato della Ternana. Questa squadra è una squadra che può permettersi di sognare? Noi non abbiamo mai avuto dubbi: certamente sì.
Ora però tutto sembra essere messo in discussione: dai risultati (certamente insoddisfacenti) e dalle dichiarazioni di Lucarelli sulla salvezza che all’inizio potevano anche essere provocatorie, ma che ora assumono un significato completamente diverso.
Questa Ternana davvero deve pensare soltanto a salvarsi? Non deve neanche ambire ai playoff perché il proprio obiettivo è la salvezza? La squadra oggi ha 40 punti ed è a 6 punti dall’ultimo posto dei playoff (46, Pisa) e a 5 dai playout (35, Cosenza). Ha tre squadre davanti prima dei playoff (Como, Modena e Palermo) ha tre squadre dietro prima dei playout (Ascoli, Venezia e Cittadella). Di sicuro è più vicino alla retrocessione diretta (+8 sulla Spal) che alla promozione diretta (-20 dal Genoa).
I conti si fanno alla fine, ma le aspettative ci sono all’inizio. Dopo la campagna acquisti e la costruzione della rosa. Dopo i primi risultati. La Ternana all’inizio dell’anno ha rispettato le aspettative. Sicuramente andando oltre, visto che è stata anche prima in classifica. Certo era troppo presto, da lì in poi la Ternana non è più riuscita ad ingranare. E questo ha portato ai due addii: Lucarelli e Andreazzoli.
Dall’ottava giornata (cioé da quando la Ternana era prima) a oggi la Ternana ha totalizzato 27 punti in 25 partite: sarebbe quintultima.
Ci sono stati due grandi eventi che hanno certamente minato la serenità in casa rossoverde e che hanno fatto ridisegnare alcune traiettorie. E non sono certo le aspettative sul rendimento della squadra (peraltro era chiaro sin dall’inizio quale sarebbe dovuto essere l’obiettivo).
Il sequestro dei 20 milioni di euro da parte della Guardia di Finanza per Bandecchi che non permette alla Ternana di Andreazzoli di fare tutto il mercato che avrebbe voluto e la questione relativa alla cessione della società, peraltro cominciata nella settimana del derby, con una grande preoccupazione in seno alla società.
Di questi due eventi bisogna tenere conto. Ma nonostante questo la Ternana in zona playoff ci era rimasta, magari poco fuori. Sembrava poter inseguire comunque un sogno. Da oggi non è più possibile o per lo meno sarebbe improbabile.
Ed è chiaro che un conto è giudicare la stagione avendo in testo un obiettivo, un conto è averne uno completamente diverso. Noi rimaniamo dell’idea che questa rosa, con i suoi ricambi, con la sua profondità, sia di qualità superiore alla media. Riteniamo che sarebbe stata in grado di poter (sulla carta) dire la propria. Facciamo fatica a trovare dei giocatori decisamente più forti. Riteniamo che ci siano delle eccellenze, in alcuni ruoli. Poi il campo ha detto una cosa diversa e bisogna prenderne atto.
Ma il motivo? E’ davvero una rosa non adatta? O è una questione di rendimento di giocatori? O dipende da fattori endogeni?
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