Valerio Mantovani si racconta. A "Luci al Liberati", condotto da Ivano Mari su Am Terni Television, il difensore rossoverde ha parlato di questo inizio di stagione, dei suoi idoli, dell'infortunio di Capuano e della sua scelta di lasciare Roma per Torino. Questo e molto altro nella sua intervista, eccola:
Valerio, 4 partite da titolare e 4 vittorie consecutive…
“Speriamo di continuare questa striscia, sono contento perché i ragazzi mi hanno integrato subito bene dall’inizio, conoscevo già alcuni di loro avendoci giocato insieme e questo ha facilitato il processo di conoscenza, per ora le partite sono andate nel migliore dei modi, non potevo desiderare inizio migliore”;
All’occorrenza puoi ricoprire sia il ruolo di terzino che quello di centrale…
“Si, assolutamente. In carriera ho giocato spesso come terzo di destra in una difesa a 3, poi quando ero un po’ più giovane ho ricoperto anche il ruolo di terzino”;
Hai avuto un impatto eccellente, definirti duttile è persino eufemistico avendo te giocato anche come braccetto di sinistra…
“Si, come terzo di sinistra ho giocato gran parte delle mie partite da quando sono in Serie B, non era una novità per me, mi sono integrato velocemente nel gruppo e questo mi ha facilitato”;
Hai sfiorato anche il gol nel derby….
“Si, ho avuto una chance di segnare, anche contro il Parma ma è stato bravo Buffon a respingere, speriamo di raggiungere questa gioia al più presto”;
Sei bravo sia di testa sia nella scelta del tempo….
“Ho caratteristiche differenti rispetto al classico centrale di 1.90, sono un po’ più rapido e un po’ più esplosivo”;
Quanto è stato difficile vincere contro il Palermo?
“I primi minuti sono stati quelli più difficili, erano venuti a Terni per fare risultato ma siamo riusciti a gestire bene la partita. Nel primo tempo abbiamo avuto tante occasioni, nel secondo sono crollati. Quest’anno le partite sono tutte difficili, a Parma sembrava che nel primo tempo dovessimo perdere per 2-0, poi è finita 2-3. Non dobbiamo mollare di un centimetro perché il campionato è lungo e difficile”;
Il centrocampo sta avendo un ruolo chiave a protezione della difesa….
“Con Coulibaly e Di Tacchio ho giocato a Salerno, sono giocatori che in campo svolgono un lavoro importante in fase di copertura, cosi come Agazzi e Cassata, sono il filtro tra noi e l’attacco”;
Oltre al gol sfiorato, hai all’attivo anche un assist per Coulibaly….
“Si, a Parma Palumbo mi ha messo veramente una bella palla, ho visto Coulibaly in mezzo all’area ed è stato bravo a realizzare”;
La Ternana grazie ai vostri risultati ha portato fino ad ora19mila persone allo stadio…
“E’ bello vedere tutti questi tifosi allo stadio, i risultati positivi portano entusiasmo, vederli lì ci dà una grande mano sul campo, speriamo di continuare su questa scia di risultati”;
Sei a Terni da poco, qual è il rapporto con la città?
“Mi trovo molto bene poi essendo romano mi sento quasi come se stessi a casa vista la vicinanza di Terni con Roma;
Prima del tuo approdo a Terni, chi ha creduto più in te?
“Longo mi ha voluto fortemente ad Alessandria con lui, poi mister Sannino nel mio primo anno a Salerno mi lanciò titolare 19enne dalla prima partita di campionato in un ambiente reduce da una retrocessione scampata per poco e con alte aspettative”;
Capuano sabato si è infortunato gravemente, per lui lesione tendinea del bicipite femorale sinistro, come avete preso nello spogliatoio questa notizia?
“Lui appena preso il colpo aveva capito che poteva essere qualcosa di serio, ci siamo messi paura perché è uscito senza riuscire a correre, ci sono passato anche io su questo infortunio e mi sono anche operato 4 anni fa, so quello che si prova, ti senti crollare il mondo addosso, noi gli staremo vicino sperando che possa recuperare nel migliore dei modi”;
Fabio Cannavaro, che sarà vostro avversario sabato, può essere il tuo riferimento oppure ne hai altri?
“E’ un mostro sacro, chi è che non vorrebbe essere anche un’unghia di Fabio, anche Nesta mi piaceva veramente tanto, ma mi riesce difficile sceglierne uno tra loro, hanno fatto la storia del calcio”;
Sei di Roma ma hai fatto la primavera con il Torino, come mai questa scelta?
“Si, l’anno del passaggio tra gli allievi nazionali e la primavera erano rimasti dei fuori quota che giocavano centrali di difesa, ci giocavamo un posto in 3, ho preferito accettare il Torino per non vivere potenzialmente un anno in panchina”;
Infine, ora c’è il Benevento, quali sono i propositi per questa partita?
“Come dice il mister dobbiamo pensare partita per partita, sono passate solamente 8 partite, speriamo di continuare sulla scia delle precedenti partite, stiamo affrontando tutte grandi squadre ed il Benevento è una di queste”;
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