Sai perché ti stiamo intervistando?
“No, c’è un motivo?”
Sì: sei stato votato dai tifosi della Ternana come miglior giocatore del mese di ottobre…
“Veramente?”
E’ questo Antonio Palumbo. Genuino fino in fondo. Scanzonato. Aria da duro, ma in fondo così duro poi non è. Sempre che non lo prendi contro-pelo. Non gli interessa molto quello che si dice, quello che si fa, quello che si pensa. Gli piace giocare, quello sì. Tanto.
“Sono contento, non me lo aspettavo…”. Rieccolo… impossibile non aspettarsi che il miglior rossoverde del mese non sia lui. Ha messo in fila una serie di prestazioni da far brillare gli occhi: gol, assist, giocate, corsa, anche all’indietro…
Ma quindi questo giocare più avanti ti piace o no? Lucarelli ti ha trovato un altro ruolo?
“Io mi diverto se gioco. E sono a disposizione della squadra. L’attaccante esterno non è il mio ruolo. Io sono un centrocampista. E in mezzo mi piace giocare mezz’ala. Questo lo sanno tutti. Ma siccome abbiamo attraversato un periodo in cui mi è stato chiesto di provare io l’ho fatto, come sempre al mio meglio. Ed è andata bene. Ma non per me, per la squadra. L’importante non è il mio ruolo. Io mi considero mezz’ala. Il mister lo sa. Poi se mi dice di giocare di nuovo davanti io ci gioco, sempre al meglio”
Questa tua nuova collocazione oltre dagli infortuni di alcuni tuoi compagni è determinata anche dalle tue caratteristiche? Che ti piace più attaccare che difendere?
“A me piace giocare al calcio. Mi piace gestire il pallone, mi piace mandare in porta i miei compagni, mi piace la giocata. Mi piace quando posso parlare la stessa lingua con i miei compagni di squadra e qui a Terni ce ne sono tanti forti. Ma questa cosa che non corro o che difendo meno non è vera. Andate a guardare i dati, se non mi credete. Parlano i fatti, non le opinioni”
Lo ha detto Lucarelli, non io
“Il mister vuole stimolarci. Deve creare una mentalità. In B bisogna lottare su ogni pallone e noi dobbiamo farlo tutte le partite se vogliamo davvero continuare a rimanere in alto. Lui e il suo staff lo sanno quello che facciamo”
Quindi la Ternana può reggere fino alla fine secondo te?
“Secondo me sì. Siamo forti. E possiamo ancora crescere. Abbiamo avuto infortuni che in qualche modo ci hanno limitato. Prendi Falletti, per esempio, che praticamente ancora non è rientrato al 100%. Abbiamo un parco attaccanti di giocatori forti. A centrocampo pure non abbiamo avuto sempre tutti a disposizione. In difesa aspettiamo Capuano. E poi abbiamo dimostrato di saperci stare. Possiamo migliorare ancora. Ma non dobbiamo pensare di essere arrivati. Non dobbiamo mai sederci. Altrimenti ci vuole un attimo a scendere”
Sei il capitano di questa squadra. Sei anche fra quelli che hanno più presenze. Avere la fascia al braccio ha cambiato qualcosa? E ti consideri ormai un ternano?
“Sono capitano in campo, ma il capitano della Ternana rimane sempre Marino. Avere la fascia per me è un onore, non è un modo di dire. Io in campo parlo sempre, mi arrabbio tanto, perché tengo tanto al mio lavoro e alla mia squadra. E in questo caso anche a quella che considero un po’ la mia città. A Terni sono diventato grande, mia moglie e i miei due figli sono di Terni. Ho comprato casa a Terni”
In questo mese in cui sei stato votato come migliore qual è la cosa che hai fatto che ti è piaciuta di più?
“L’assist per Partipilo contro il Palermo. Credo che sia la giocata che in assoluto mi identifica di più. Più dei gol. Poi arrivato in quel modo, con quella veronica sul pallone”
E se avessi votato tu, il tuo voto a chi andava, come migliore del mese?
“Io avrei votato Partipilo. Intanto perché siamo amici. E poi perché uno che segna al derby e poi fa gol in rovesciata (contro il Palermo, ndr), merita il voto. E poi perché ha segnato solo su miei passaggi!”
Hai il rammarico di non essere rimasto in Serie A?
“Perché ho finito la carriera? In Serie A ci giocherò”
Con la Ternana?
“Eh… fammi fare gli scongiuri va”
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