Parla Dianda: “Ternana, io il tuo nuovo acquisto. E ho bisogno di…”
Sorride, Salif Dianda. E' carico come non mai. Quasi due anni fuori dal terreno di gioco, un calvario che non sembrava finire mai. Poi, la luce in fondo al tunnel. Allenamenti dopo allenamenti, Tesser lo vede pronto. E lo manda in campo, sabato, contro il Crotone. Anche se… "Non mi importa – ammette al Giornale dell'Umbria – di quel cartellino rosso. Importante era tornare e io ce l'ho fatta anche se mi sarebbe piaciuto restare in campo fino alla fine anche per dare una mano ai miei compagni. Spero di essere con tutto il cuore un nuovo acquisto per la Ternana, anche se non mi sono mai sentito fuori da questo gruppo. Quando mi allenavo a parte sentivo intorno a me l'affetto dei compagni, del mister, della società. Quell'affetto che mi ha sostenuto in questi mesi. Pensate che anche il patron è venuto a trovarmi a Villa Stuart e mi ricordava quello che mi disse prima di andare in Coppa d'Africa. Lui non voleva perché avrei perso tempo e non mi sarei allenato, ma come potevo non andare: quella è la mia Nazionale".
E' tornato in campo in un momento particolare…
"Sinceramente non ci ho fatto caso che sono entrato in campo al 17esimo minuto il 17 gennaio, non mi interessano queste cose. Io penso soltanto ad allenarmi e a giocare. Ho un sacco di tempo da recuperare, quasi due anni passati a guardare gli altri. Ora è il mio turno, voglio tornare a dare una mano e magari ad essere protagonista. Ho bisogno di giocare, di ritrovare il ritmo partita quindi ogni partita – anche quella con la Primavera a Catania – è buona. Sono tornato e non mi fermo più".