Perugia-Ternana, D’Alessandro: “Potrebbe essere l’ultimo derby in questo Liberati”

Stefano D'Alessandro presidente Ternana Calcio - Foto TernanaNews
Benvenuti nella diretta testuale della conferenza stampa del presidente della Ternana Stefano D’Alessandro alla vigilia della sfida di campionato contro il Perugia.
L’introduzione di Stefano D’Alessandro
Non posso non partire dal ringraziare tutti i tifosi che stanno facendo la corsa per acquistare il biglietto in modo così prepotente. Ci speravo ma non immaginavo così pressante da subito. Già dal primo giorno c’è stato il sold out di due settori. La possibilità di aprire la Ovest? Ci siamo attivati subito ci devono essere le condizioni. E’ un settore destinato agli ospiti, virtualmente chiuso perché non ci sono, per verificarsi l’apertura dobbiamo arrivare al sold out di tutti i settori. Vediamo come evolverà la giornata. Vedere questa risposta mi gratifica per la scelta che ho fatto. Questo potrebbe essere anche l’ultimo derby in questo “Liberati”. Invito tutti a venire, a comprare il biglietto: potrebbe essere un cimelio storico. Nel frattempo sono successe molte cose come il riassetto societario con l’ingresso di mio fratello. Ci attendono molte sfide importanti: una su tutte quella dello stadio. Siamo venuti a capo dell’aspetto più complicato, l’accordo con la Ternana Women. Poi abbiamo iniziato l’iter. Ora siamo nella fase di aggiustare la convenzione con le indicazioni che ci stanno arrivando dal Comune. Stiamo aggiustando il Pef. I primi di Aprile presenteremo tutto e andremo alla firma. Credo che senza particolari ritardi entro l’anno 100 inizieremo la costruzione del nuovo stadio. E’ stato un percorso lungo e complicato. Anche alla luce di alcune dichiarazioni mie, riportate in maniera non lineare. Faremo il nuovo stadio. Ho visto poco entusiasmo dagli organi di stampa più dai tifosi.
Qual è stata la scintilla che ha fatto scattare l’unione tra squadra e città?
Io sono arrivato il 25 settembre, siamo a marzo. L’anno calcistico l’ho preso tutto. E’ stato un anno in cui ci sono stati tanti step che hanno portato a questo punti. Si è partiti con il salvataggio del club che ha poi consentito tutto quello che è venuto dopo. Una scintilla importante è stata quella famosa sera in cui c’è stato quell’evento benedetto. C’è stato un ulteriore step. La piazza si è unita ancora di più con questa squadra. La squadra ha dato un ulteriore segnale. Il lavoro di un presidente è quello di guardare tutto, anche le cose che gli altri non vedono. Devi essere attento a più dinamiche. Faccio caso a tutto. Vado a guardare ogni faccia, chi aveva prima un atteggiamento e dopo un’altro. Sono convinto che c’è stata poi un’accelerazione in tutti.
Esiste qualche possibilità per i tifosi della Ternana che vivono nella provincia di Perugia di venire allo stadio? C’è stato lo sbarco di Rabona negli USA, c’è l’idea di far diventare Rabona il main sponsor della Ternana Calcio?
Ho sollevato subito questo problema, mi sono arrivati messaggi dai ragazzi che risiedono nella provincia di Perugia con tanto di Fidelity Card. Così abbiamo fatto una comunicazione di servizio così da potergli fare avere il biglietto. Seconda? Mi fa piacere l’osservazione del lancio di Rabona negli Stati Uniti. Per noi è un vanto: è il primo operatore italiano negli USA. Fere questo passo per noi è stato importante. Attivare quel servizio lì è tanta roba. Vedremo nel futuro come la Ternana sarà più coinvolta in Rabona. Nel sito Rabona.us abbiamo dedicato un settore alla Ternana. Vogliamo esportare il brand rossoverde.
Quando è prevista la prima pietra del nuovo stadio? In città c’è la febbre da derby, lei come sente questa partita?
La prima pietra credo che, se tutti gli step che dobbiamo rispettare verranno rispettati, per l’autunno potremmo iniziare a togliere pietre ovvero a demolire. Dire autunno è realistico non ottimismo. La febbre del derby? E’ quello che mi ha spinto a venire qua. Io sono romano. Sono 51 anni che vivo i derby. Si fa sentire. Viverlo da presidente è un’altra cosa. In questo il carico di responsabilità si sente molto di più. Entrare in uno stadio gremito e vista la posizione in classifica. Dobbiamo vincere. E’ una delle partite che ci devono portare a raggiungere l’obiettivo. Vanno vinte le partite. Il derby è la prima che abbiamo. Questo è un derby che non va giocato ma va vinto, per due motivi: è un derby e perché è una delle sei finali che ci separano dal nostro obiettivo.
Questione stadio, è possibile stralciare qualcosa per anticipare la demolizione. N21 holding cosa diventerà e se ci può qualche anticipazione sui 100 anni…
I tempi burocratici non dipendono da me. Noi più che adempiere alle richieste non possiamo fare. Velocizzare i tempi non dipende da noi ma dall’altra parte. Credo ci sia l’interesse da parte di tutti a velocizzare. Voglio essere ottimista nel provare ad anticipare di qualche settimana. N21 Holding è stata trasformata in commerciale non è più holding e diventerà molto probabilmente anche lei operatore telefonico.
Ha pensato che poteva diventare immortale se riuscirà a fare lo stadio?
Non ci avevo pensato. E’ un’opera importante. Sposta tanto a Terni, non solo dal punto di vista sportivo ma anche commerciale e architettonico. Chi l’ha pensato ha pensato ad un’opera d’arte. Sono contento di essere colui che porterà a conclusione il nuovo stadio. Se fosse possibile altro che prima picconata mi metterei sul bob a sbracà, farei anche la prima gettata di cemento.
Nuovo decreto per la legge sugli stadi…
Prevede determinate cose. Lo stadio che noi andiamo a fare è un’unicum rispetto a quanto fatto fino ad ora. E’ stata fatta una ristrutturazione parziale negli altri. Solo Torino è come il nostro. Abbattuto e rifatto. Da qui ai prossimi anni sarà difficile un’altra opera del genere, come la nostra. Le istituzioni si sono molto attivate nel caso nostro. Gli Europei sono dietro l’angolo (2032) è uno stadio che si presta anche ad ospitare partite internazionali. Oggi le istituzioni hanno calamitato l’attenzione su di noi. E’ importante anche quello che si vedrà domenica: uno stadio pieno. E’ importante che questo trend si mantenga. Sono convinto che da qui a fine anno faremo tutti sold out. Lo stadio è un trionfo sulla torta. Oggi c’è la corsa ad aiutare la Ternana nel realizzare lo stadio. La Ternana non deve essere più schiava di nessuno, deve essere libera. Alla prima conferenza stampa ho detto che ero qui per fare lo stadio. Ora c’è un vantaggio che va tenuto in cassaforte. Siamo la Ternana, lo stadio è nostro, decidiamo noi.
Trattative avviate per il centro sportivo…
Andiamo avanti. Non parlo se non faccio. Non l’ho mai tirata fuori. La Ternana avrà anche il suo centro sportivo. E’ fondamentale. Sono contento dei risultati che stiamo ottenendo con i ragazzi. Abbiamo rimesso le cose in ordine, nulla di che. Sono contento della Primavera che sta facendo un campionato importante, stiamo facendo una bellissima figura al Viareggio. Alcuni ragazzi ce li avevano chiesti, abbiamo tenuto ed ecco i risultati.
Avete già pensato a dedicare i settori ai personaggi della storia della Ternana?
Vedremo, ne parleremo più avanti
Come vivrà il derby il presidente?
Si vivono come si sentono. Lo vivrà nello stesso modo di quello dell’andata. Passerò a fare un saluto alla squadra e poi me vojo godè la gente. L’ho detto alla romana ma ci sta. Cresce l’ansia è una bella responsabilità.
Cosa porta alla Ternana l’ingresso di suo fratello Maurizio?
Mio fratello per me è una persona che ha un carisma, un ottimismo, una voglia di fare, un’idea di organizzazione superiore alla mia. Sarà una risorsa fondamentale. Ve ne renderete conto, soprattutto ora che arrivano queste sfide importanti. Stadio, centro sportivo, espansione del brand a livello internazionale.
Centro sportivo, sarà quello di Gabelletta?
Siamo a buon punto per l’acquisizione dell’impianto. Portiamo rispetto a tutti. La cosa fondamentale è che la Ternana avrà una sua casa. Nell’anno 100 ci sarà pure il centro sportivo. Nel tempo ho quasi risposto a tutto e tutto quello che ho detto ho fatto. Se una cosa non posso farla non la dico. Ricordo l’ilarità su una domanda di mercato legata al budget. Abbiamo speso un milione.
Negli ultimi anni la Ternana aveva attivato collaborazioni con club stranieri come il Fulham. C’è la possibilità di dialogare con società americane?
Con Rabona la nostra espansione non sarà solo in America ma anche in Europa. La Ternana in futuro sarà più appetibile. Avremo un centro sportivo. Avremo lo stadio. Speriamo di avere una categoria che dia una visibilità maggiore.
Chiusa finale…
Ringrazio tutti i tifosi e speriamo che domenica sia una bella giornata di sport.