Cristiano Lucarelli è intervenuto in conferenza stampa dopo il pareggio della Ternana al Curi contro il Perugia: "Sul campo ci è stato detto che era fallo di mano ma non rigore. Dopo ci è stato detto che il fallo di mano c'è ma la distanza dalla mano dal corpo non giustifica il rigore, secondo questo arbitro. Faccio il professionista dal 1993, proprio qui ho iniziato e di rigori così ne ho visti fischiare una marea. Da uomo di sport accetto il metro di giudizio dalla distanza dal braccio, per me diventa legge, quando mi verrà fischiato un rigore contro così diventerò pazzo ed entrerò in campo. Accetto ma dev'essere coì per tutti. Non sono d'accordo con la decisione dell'arbitro, l'accetto ma dev'essere così per tutti. Non voglio lamentarmi, noi da inizio anno siamo un èò a credito. Appoggio anche l'errore dell'arbitro, tutti sbagliamo. Accetto tutto ma dev'essere così per tutti. Il primo rigore che prendo contro così ho già detto come va a finire".
Nel secondo tempo cosa è cambiato nella Ternana: "Sicuramente l'intervallo ha aiutato a fare gli interventi dal punto di vista tattico e motivazionale per poter rientrare e fare un secondo tempo così. Non era scontata la reazione. In vigilia ho detto che non dovevamo preoccuparci se non riuscivamo a giocare bene, perchè il Perugia non ti fa giocare bene, ha messo in difficoltà tutte tranne il Como. Ho il dovere di dire che è colpa mia, mi devo prendere le responsabilità. Ho sbagliato, volevo aiutare la squadra perchè volevo contenere Lisi e Falzerano. Volevo proteggere di più la difesa per avere un uomo in più in area di rigore. Volevo avere un centrale in più per essere in superiorità numerica dietro. Non volevo far danni il primo tempo per poi venir fuori noi. Le sostituzioni erano già programmate, le avrei fatte anche sullo 0-0. La difficoltà è stata proprio qui quinti, abbiamo fatto fatica con la difesa a cinque, così ci siamo contrapposti uomo su uomo. Non ci sono riuscito così mi prendo la responsabilità".
Pareggio giusto: "Si, ci siamo divisi un tempo per uno. Ci poteva essere l'episodio del rigore ma era una situazione estemporanea".
Quali sono gli obiettivi della Ternana: "Mancavamo un pò dalla B, ci consideriamo una squadra che deve arrivare il prima possibile ai 50 punti. Se rimarranno delle partita da giocare, un pò per carattere e per un presidente che ci sprona sempre, una volta arrivati a 50 punti non ci tireremo indietro per altri obiettivi".
Nel 2014 2-2 contro Alvini sulla panchina del Perugia per poi essere esonerato. Ti sei vendicato: "Non è stata colpa sua. Qui sono cresciusto. Ho una mentalità curvaiola. non sputo nel piatto dove ho mangiato. Non rinnego il mio passato, so vivere, so campare perchè sono stato Ultras. A volte magari il destino non vuole che mi sia imposto come calciatore e come allenatore. Ma conservo un buon rapporto con la città e la piazza. Ho salutato Santopadre senza problemi. In quell'anno li che ho costruito io la squadra che poi ha vinto il campionato, un pò di rammarico c'è sempre. Dispiace perchè non è scoccato niente ne come calciatore ne come allenatore con il Perugia. Mi è però servito. Avevo finito di giocare da poco, non ero pronto caratterialmente, ero un pò fumino. E' stato meglio così per tutti. Il Perugia vinse il campionato e io iniziai la mia gavetta che rivendico con forza".
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