Pescara, fallito il tentativo di fuga. Adesso sperano in tanti
Il secondo scivolone interno del Pescara ha aperto il campo alla speranza di tanti inseguitori che hanno sfruttato l’occasione per accorciare le distanze
Scivola la prima in classifica. In modo fragoroso. Perché se la prima della classe che ha sempre condotto le danze perde in casa contro l’ultima in classifica il tonfo diventa fragoroso. Molto più di uno scivolone anche perché, stando alle cronache e alle dichiarazioni del post partita, lo 0-1 con il Legnago sembra essere stato un risultato giusto per quanto si è visto in campo. Un brutto passo falso, il secondo interno degli abruzzesi che avevano già perso con il Pineto.
La terza battuta d’arresto della prima ha finito con il vanificare un tentativo di fuga che sembrava destinato ad avere vita molto più lunga. Da qui gli interrogativi del caso. Primo fra tutti quello che pone al centro dei ragionamenti la condizione psico-fisica degli abruzzesi. Pescara in rottura o semplice flessione di un rendimento che fino a poche settimane fa era stato elevatissimo, tanto da dare l’idea di una progressione inarrestabile.
A sfruttare al meglio l’occasione è stata la Ternana, passata senza grossi patemi sul campo della Pianese, Tre punti d’oro, oltre che meritati, che hanno portato i rossoverdi ad agganciare la capolista. Una progressione, quella della Ternana, che va avanti di fatto, dalla seconda giornata. Sconfitta all’esordio proprio dal Pescara, Capuano e compagni hanno infilato una lunga serie positiva che li ha portati in vetta ad un girone che resta comunque estremamente combattuto, con esiti tutti da scoprire.
Fa meno rumore l’incedere dell’Entella che resta però la più accreditata rivale delle due capolista. La squadra di Fabio Gallo ha risolto senza troppe difficoltà la pratica interna con il Pineto e si è portata a due lunghezze da Pescara e Ternana alla vigilia del faccia a faccia con i rossoverdi. Non sarà brillantissima, scoppiettante come lo è stata la squadra di Abate fin qui, però la regolarità e la consistenza sono qualità che fanno dell’Entella un avversario son il quale dovranno fare i conti tutti quelli che ambiscono alla serie B.
La Torres in ripresa e la Vis Pesaro costante ad alto livello a sette punti dalla vetta di sicuro non demordono
Le prime hanno scavato un piccolo gap nei confronti delle altre. Però pensare ad un discorso a tre fino alla fine sarebbe sbagliato perché i sette punti che dividono le prime due da Torres e Vis Pesaro possono essere colmati facilmente. Soprattutto in considerazione di due aspetti fondamentali: la continuità di rendimento evidenziata dai marchigiani e la reazione dei sardi scivolati indietro a causa delle quattro precedenti sconfitte consecutive.
La Torres infatti è tornata alla vittoria andando a violare il campo del Carpi. Un Carpi che aveva perso in casa una sola volta (contro la Ternana) dopo una inviolabilità durata oltre un anno. Risultato di prestigio quindi che certifica la ritrovata vena della Torres, ritenuta sin dall’estate una delle papabili per la promozione. Ad inserirsi nel gruppo è stata la Vis Pesaro che anche nell’ultimo turno si è resa protagonista di una vittoria niente affatto banale sul campo di una Spal pure assetata di punti, stante una classifica assai deludente.
Risorge il Perugia, affonda il Gubbio che opera il cambio della guida tecnica con Fontana al posto di Taurino
La vittoria del Perugia sul Campobasso dice due cose: la squadra di Zauli ha trovato la via maestra mentre quella di Braglia dopo un buon periodo sembra aver smarrito la sua. Seghetti è stato l’uomo in più del Perugia che si è avvicinato all’area play off. La crisi del Gubbio è invece evidente. Brutta prestazione e sconfitta con il Milan Futuro costata una classifica balbettante che ha portato al cambio di guida tecnica. Ciao Taurino, dentro Fontana. Ma senza il recupero di tanti titolari e qualche innesto a gennaio sarà comunque dura.