Pro Vercelli-Ternana – Parla De Canio alla vigilia: “Sarà una battaglia sportiva” – VIDEO

Pro Vercelli-Ternana – Parla De Canio alla vigilia: “Sarà una battaglia sportiva” – VIDEO

Alla vigilia di Pro Vercelli-Ternana, come di consueto accade dopo la rifinitura a porte chiuse, si presenta in sala stampa Gigi De Canio, allenatore dei rossoverdi, per presentare la sfida salvezza di domani pomeriggio al Piola. 

Mister, la partita più importante dell'anno giocata con la rosa ridotta ai minimi termini.

"Non siamo stati fortunati nemmeno sotto questo profilo, sarebbe stato meglio giocarla con tutti a disposizione, anche per questioni di scelta, ma chi c'è farà la sua parte, senza dubbio. Ho chiesto prima ai giocatori chiedendo a chiunque sia pronto mentalmente e fisicamente, se c'è qualcosa per cui non se la sente, di farsi da parte, perchè pretendo che fino alla fine facciamo il nostro dovere, per rispetto alla nostra dignità, per la società, per la città e la tifoseria, perchè indossiamo una maglia importante, con una storia. Dobbiamo fare la nostra parte con dignità e onestà fino alla fine. Poi il futuro si vedrà. Non mi importa dell'Avellino per il discorso che facevo prima: noi abbiamo un dovere morale verso noi stessi, verso dei colori importanti, verso una tifoseria e una società, verso tutti. Non possono esistere motivazioni che non facciano parte del modo di affrontare la partita domani. Nessuno, però, si è tirato indietro, certo io so chi è più o meno pronto, ma nessuno si è tirato indietro".

La difesa, a causa degli infortuni, può tornare a tre?

"Abbiamo provato anche questa situazione, sia a tre sia a quattro".

Prima della partita col Palermo sono giunte rassicuraioni sulla sua permanenza. 

"Io ve l'ho detto da tempo: quando sono arrivato a Terni, nel mio confronto con Ranucci non c'era da parte mia solo l'intenzione di venire qui, avevo in ballo altre prospettive. Poi non sono stato allettato dall'entità del contratto, o dall'aspetto economico, mi ha convito la prospettiva futura. Quando abbiamo parlato io sapevo che la squadra era ultima a 6 punti dalla zona playout, e avevo la consapevolezza della situazione, non mi sono mai ritenuto un mago, non ho voluto speculare, mi sono cimentato abbracciando questa situazione per dare vita ad un progetto importante. Ad oggi le intenzioni mie e della società non sono modificate: pur mantenendo attenzione al presente, la società si sta muovendo anche per organizzare il futuro. Io sono concentratissimo sul presente, e non voglio affrontare questa situazione finchè non sapremo se siamo in B o in C, ma so che la società sta muovendo i primi passi per il futuro. Le idee ci sono, ma sono embrionali: la società sta valutando la possibilità di come organizzare al meglio l'organizzazione della società, poi ci sarà il confronto tecnico e specifico. Non sarò mai io a dire che quel direttore non mi piace e quello si, perchè io faccio l'allenatore, e posso esercitare il mio diritto solo sulla scelta dei giocatori".

Fino ad ora, Pescara e Ascoli sono state le due partite in cui i giocatori l'hanno "tradita" sul piano dell'atteggiamento…

"La interrompo. Si parla ancora di Ascoli, ma se voi andate a rivedere la formazione, la squadra iniziale era la stessa che aveva vinto con la Cremonese e aveva fatto tanto bene a La Spezia. Poi se un allenatore vede che la squadra non va bene, i cambi li deve fare. Sono partite che nascono da situazioni precedenti che non avevano dato l'idea che la squadra potesse steccare, non è che uno voglia perseverare". 

I ragazzi capiscono che si trovano ad affrontare due squadre per giocare i playout e che sono davanti ad un bivio? E che l'atteggiamento dovrà essere decisivo?

"Li ho presi nello spogliatoio proprio per stimolarli ulteriormente, pur sapendo che si sono sempre impegnati e che mi hanno sempre dato risposte. Io ho cercato anche qualcosa in più, proprio per rendere tutti ancora più partecipi, abbiamo cercato di non trascurare nulla. Questi ragazzi si sentono partecipi in questa situazione, ma probabilmente in molti di loro non c'è la grande esperienza e la capacità psicologica per reggere una situazione del genere, non è per cattiva volontà o menefreghismo, altrimenti li avrei allontanati. Le motivazioni nella vita possono permettere di raggiungere risultati insperati, ma da sole non bastano. Diverso è evidenziare errori legati alla professione, di stare in campo, all'aspetto psicologico, però voglio tranquillizzare tutti quelli che ci seguono, che sotto l'aspetto dell'importanza della partita e dell'approccio che hanno sempre avuto e avranno, sono convintissimo della piena e forte disponibilità da parte loro. D'altronde abbiamo subito più di 70 gol, se fosse solo per mancanza di voglia, avremmo preso qualche imbarcata in due o tre partite, ma se c'è continuità in questo, di fondo ci sarà qualcosa che non va, e bisogna ammetterlo".

Lei ha provato Zanon: è maturo per una partita così importante? E Zanon è un vice-Paolucci?

"Con tutta onestà, da Zanon ho aspettato delle risposte, e forse non giocare da tanto tempo mi dà la preoccupazione sulla capacità di reggere 90 minuti, e sono riflessioni che mi porto. E lo stesso dicasi per Bordin, che non giocando con continuità, sarebbero due sostituzioni che mi andrebbero a condizionare, e sono per me motivo di riflessione". 

Piovaccari come sta? 

"Lui ha sempre avuto qualche piccolo problemino, non gravissimo, ma che lo ha sempre condizionato nel lavoro settimanale, per via della sua struttura fisica e per il fatto di non aver giocato con continuità. Nel riprendersi è solo un po' più lento degli altri, per il suo fisico".

Sulla Pro Vercelli, con il nuovo allenatore?

"So quello che sapete voi, avendo letto le informazioni che i vostri colleghi riportano. Sono nella stessa situazione, con le stesse motivazioni, e dovrà essere una battaglia sportiva, alla quale presentarsi molto ben preparati".