Quale futuro per la Ternana: la difesa

Quale futuro per la Ternana: la difesa

Se per quanto riguarda l’attacco i numeri fotografano una situazione che fa sperare bene per il futuro, come avete visto anche nel precedente articolo, la stessa cosa non si può dire per la fase difensiva. Attenzione: non significa che sotto osservazione ci sono soltanto i difensori, altrimenti sarebbe ingeneroso. E va anche sottolineato come soltanto ad Ascoli la Ternana abbia perso con più di due gol di scarto. Ma i gol presi in avvio di partita (all’inizio del campionato) e quelli presi alla fine (fino ad Ascoli) di sicuro testimoniano una concentrazione che deve essere affinata. Ma quello che in generale preoccupa di più è sempre il trend, non tanto l’episodio.

La Ternana – stando ai numeri – subisce molto. Anche di più di quello che effettivamente ha incassato. Ed è la terza squadra che subisce di più in tutta la serie B. La prima è il Catanzaro (con 16,95 XGol subiti), seconda la Feralpi (15,83), terza – appunto – la Ternana con 14,89 XGol subiti. Vale a dire che la Ternana avrebbe dovuto subire 15 gol anziché i 12 che effettivamente ha subito. E questo è un dato assolutamente da correggere, perché vale lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per l’attacco. Alla fine, più o meno, questi numeri si riallineano. E quindi la Ternana rischia di prendere ancora più gol, rispetto ad ora.

Di sicuro si dovrà cercare di limitare i tiri verso la propria porta da parte degli avversari. I rossoverdi finora hanno visto tirare 110 volte i giocatori dell’altra squadra: sono la quinta squadra in classifica (dietro Reggiana, Feralpi, Bari e Catanzaro). Non è un problema di duelli (addirittura la Ternana è seconda) né di pressing o intensità (metà classifica). Ma chissà che non possa essere un problema di precisione o di concentrazione perché per palle perse invece la Ternana è seconda in classifica: 992 in queste prime partite di Serie B (anche qui in compagnia di Cittadella, prima, davanti a Feralpi, Reggiana e Venezia).

E’ evidente che i numeri raccolgano un trend generale. Poi non sono monitorati gli stati di forma, gli infortuni o banalmente gli episodi (o i gol annullati tanto per capirci) che comunque hanno un valore all’interno della partita e quindi del campionato.

Ma in estrema sintesi se dovessimo individuare due macroaree paradossalmente non è da migliorare la fase offensiva, se non per “aggiustare” la mira degli attaccanti (o farli arrivare in maniera più comoda al tiro), ma la fase difensiva.