In tanti si riempono la bocca rispetto al campionato dei giovani (e degli italiani). In tanti dicono di voler puntare sulla linea verde, poi però alla fine dei conti quando le cose cominciano ad essere serie questo tipo di fiducia manca. E allora scopri che la vera rivelazione di questa Serie B è proprio Antonio Raimondo.
Con i due gol di Cosenza sale a 4 nella classifica cannonieri ed è di gran lunga il 19enne più prolifico della categoria. Se vai a guardare gli altri nomi non è che manchi la qualità, ci mancherebbe, ma nella classifica cannonieri ci sono sempre i soliti califfi: Coda, Casiraghi, Benedyczak, Man, Borini, Pedro Mendes, le due novità del Catanzaro (Biasci e Vandeputte), Cutrone, Pierini. Poi c’è Raimondo che ha segnato come Pohjanpalo e Gytkiaer, come Brunori e Tutino. Tutto questo senza considerare i calci di rigore.
Riscriviamola allora la classifica, togliendo i tiri dagli 11 metri. Coda (8), Man, Cutrone, Pierini e Biasci (5). Solo loro hanno fatto meglio di Antonio. Tutti gli altri su azione, no.
E poi c’è da considerare quanto hanno giocato: Man è quello che ha giocato meno: 742 minuti, poi Biasci (878) e Pierini (888) quindi arriva Raimondo 942. Molti meno minuti per esempio di Coda (1103) e Cutrone (1173).
Ma non è finita qui: perché al di là delle potenzialità che tutti abbiamo visto in questo ragazzo e la capacità che ha di attaccare la porta e di arrivare con grande facilità e naturalezza al tiro, Raimondo ha ancora margini di miglioramento.
Intanto per esempio nell’aiuto dello sviluppo della manovra, dove non può che crescere. E poi ancor di più nell’esperienza.
E’ il giocatore che è finito più volte in fuorigioco: quando avrà sedimentato ancora di più alcuni movimenti in campo diventerà ancora più letale. E poi da non sottovalutare anche il dato degli XGOL. Finora Raimondo ha fatto 4 gol ma ne avrebbe potuti segnare di più: come dicevamo ha il gol nel sangue. E’ nella top10 degli attaccanti più pericolosi della B, senza (come detto) aver mai calciato un rigore (che fa salire tutti i dati perché è un’occasione facile). Gliene mancano un paio, tanto per capirci di gol. Secondo gli algoritmi ne avrebbe dovuti segnare 5,37. E peraltro i grandi attaccanti (come lui) vanno sopra questo dato alla lunga.
Per cui coccoliamoci questo campioncino: diamogli tutta la nostra fiducia e anche le sue responsabilità. Orgogliosi del fatto che a Terni la linea verde esiste davvero. Basti guardare anche il suo recente compagno di reparto. Un altro 20enne, dai numeri importanti: Distefano.
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