Ranucci a TN: “L’intervento del governo è una vittoria della città. Una vittoria di cui essere orgogliosi. Finalmente qualcuno decide”
La vicenda dei mancati ripescaggi in serie B è arrivata fino al governo. Lo aveva promesso la Ternana, lo avevano promesso Bandecchi e Ranucci e così è stato.
“Questa è la cosa che ci deve inorgoglire di più – ci racconta il presidente della Ternana, Stefano Ranucci – non solo a noi come società, ma come tifoseria e come piazza, come città. Non ci siamo mai arresi, abbiamo avuto il supporto totale delle istituzioni. Abbiamo preteso che fosse fatta giustizia, nel vero senso della parola”
In che senso? Credete che ora il TAR, dopo la decisione del decreto legge di spostare tutti procedimenti dalla giustizia sportiva a quella amministrativa, ci dia ragione?
“Noi siamo sempre stati convinti della nostra ragione e quindi sì, certo, lo speriamo. Ma quì la vittoria riguarda un aspetto decisamente più importante. Non a caso ho detto che finalmente si farà giustizia. Qui finora non si è mai deciso: ci hanno sempre rimbalzato. Nessuno si è mai preso una responsabilità: non dovevate venire qui, andate di là, inammissibile, fuori dai termini… volevano prenderci per stanchezza e non ci sono riusciti. Abbiamo continuato a lottare e questa io la considero una grande vittoria. La giustizia sportiva è stata completamente esautorata sull’argomento. Ora finalmente arriverà una decisione e noi abbiamo le stesse ragioni dell’inizio estate. Ma finalmente qualcuno deciderà: è questa la grande vittoria”
Tutto questo non ha distratto la squadra dal campo: abbiamo iniziato molto tardi a giocare, potrebbe non essere questo il nostro campionato… e se dovesse esserlo come verrebbe vissuto?
“La squadra, come la società, vive come un corpo unico queste vicende. È chiaro che a tutti noi dispiacciono questi ritardi, ma sono stati necessari dalla nostra battaglia legale. La squadra è forte, l’allenatore ha condiviso tutto questo percorso con noi. Ora si gioca. E le prime risposte, al di là del risultato, sono state eccellenti. Siamo tutti molti fiduciosi, qualora dovessimo continuare a giocare in C. La città deve essere orgogliosa anche di loro, per come hanno affrontato la situazione. Hanno dimostrato tutti una grandissima professionalità”.
E ora con la riforma della giustizia sportiva, come va a finire? Quando si discute il ricorso rossoverde?
“In teoria il 9 è già fissata un’udienza. Il legali stanno cercando di capire se già quella è una data buona oppure bisogna attendere un’ulteriore convocazione. È un caso unico, questo. Finora non era mai successo. Ed è per questo che tutti noi dobbiamo essere orgogliosi di questo risultato. Volevano farci dimenticare dei nostri diritti, portandoci in tutte le aule di tribunale del mondo. Finalmente abbiamo fatto capire che una decisione non può non essere presa. E noi ci faremo trovare pronti, 9 o non 9…”