Ritratto di Panucci: un allenatore con le idee chiare
Fra una settimana inizierà ufficialmente l'avventura rossoverde di Christian Panucci sulla panchina della Ternana, la seconda che l'allenatore ligure occupa in Serie B dopo quella del Livorno.
È proprio in Toscana, infatti, che l'ex Roma e l'ex nazionale ha iniziato la sua carriera da allenatore, dopo aver fatto il secondo a Capello in Russia: un'avventura, quella livornese, che sarebbe potuta sicuramente finire meglio, ma che in città ha comunque lasciato un buon ricordo.
A confermarcelo sono stati alcuni colleghi del capoluogo toscano, che ci hanno fornito un breve ma significativo ritratto del prossimo tecnico delle Fere, ponendo sin da subito l'attenzione sul suo carattete schietto.
Una persona impulsiva, a volte forse troppo, che però ha le idee ben chiare e precise quando si tratta del suo lavoro; probabilmente proprio questo carattere forte lo ha portato poi a discutere con il presidente Spinelli.
Quello che si capisce parlando con chi lo ha conosciuto e con chi ci è stato a contatto nella sua esperienza amaranto, è che ha sempre dato tutto per la sua squadra, pur commettendo qualche errore (ma chi non ne fa?), una caratteristica che ha contribuito a lasciare di lui un ricordo piacevole. Una persona corretta e limpida, che non ama i giri di parole, e che ha saputo tirare fuori il meglio possibile da una squadra giovane e con tanti prestiti (insieme a Gelain, ha la media punti più alta nell'ultima stagione).
Insomma, un allenatore senza troppi complimenti, con una visione chiara del calcio che vuole, una persona sincera e corretta che proprio grazie a questo suo essere è riuscita a farsi apprezzare dai livornesi, nonostante la stagione non esaltante.