Amici di TernanaNews, benvenuti alla nostra webcronaca LIVE della conferenza stampa di presentazione del patron della Ternana Stefano Bandecchi e del nuovo allenatore delle Fere Sandro Pochesci. Allo stadio Liberati, per TN, presente la nostra Marina Ferretti.
11.02 – Il patron della Ternana Bandecchi è appena arrivato al Liberati in elicottero.
11.08 – Bandecchi e Ranucci sono in campo al Liberati, si parla delle strutture della Ternana Calcio.
11.10 – È stato comunicato che da domani avranno inizio i lavori per interrare le panchine del Liberati.
11.14 – È tutto pronto in sala stampa! Sta per avere inizio la conferenza di presentazione.
11.15 – INIZIA LA CONFERENZA STAMPA
Modestino: "Grazie per essere venuti. Oggi presentiamo Stefano Bandecchi, il patron, e Sandro Pochesci, il nostro nuovo allenatore".
Fabi: "Saluto i radioascoltatori di Radio Cusano Campus".
Bandecchi: "Io ringrazio la città per l'accoglienza calorosa. Vorrei portare la Ternana in Serie A. Come mai in attesa del placet della FIGC usiamo già il nome Unicusano? Siamo fiduciosi, non avremmo potuto cambiare il nome alla squadra, ma credo non ci saranno problemi per integrare il nome. Da qui l'idea di usare già il nostro nome. Perchè dovremmo tifare per squadre italiane, se poi non fanno giocare italiani? Abbiamo una economia molto ambigua, chiudono miliardi di aziende in tutta Italia. L'Italia non ha una strada precisa, ma andrà trovata. Il calcio italiano va rifondato, non esiste più: io prendo gli emarginati, gli italiani, e voglio farli giocare".
Facendo così vi confrontate con società che possono pescare in tutto il mondo. Non pensa che possa essere un limite? Risponde Bandecchi: "La domanda è giustissima, ma nel momento in cui le squadre italiane abbiano solo argentini e brasiliani, bisogna ricordarsi che anche gli italiani sanno giocare a calcio. Poi se avremo problemi nel reperimento lo capiremo. Noi abbiamo fatto buoni risultato con gli italiani".
Altra domanda a Bandecchi: Noi abbiamo Martin Valjent, un ragazzo tenuto in grande considerazione, e dispiace che la linea rigida lo escluda. E venderlo per questo non mette a rischio le entrate per la sua vendita? Risponde Bandecchi: "Ha un anno di contratto, e difficilmente lo perderemo regalandolo senza un giusto profitto".
Bandecchi: "Vorrei aprire una parentesi sulla famiglia Longarini. In Italia esistono tanti imprenditori che fanno affari tutti i giorni, e io difficilmente ho trovato persone così serie e affidabili. Hanno mantenuto la loro parola, e difficilmente si trovano. Terni perde un imprenditore importante, e spero che sapremo sostituirli nel migliore dei modi. Tornando a Valjent: non penso che tutti i calciatori comprati fino ad ora abbiano meritato, ma parlando nello specifico, lo stiamo seguendo da un mese circa. Vive a Terni da 4 anni, e noi non siamo così rigidi: a meno che non venga fuori un ottimo affare, giocherà tutte le partite fino a che lo meriterà. Sarà l'eccezione che conferma la regola".
Bandecchi: "Cosa ci ha portato qui? Arriviamo con un grande progetto: occuparci di calcio per sponsorizzare la ricerca scientifica, biomedica, ingegnieristica, spaziale, chimica. Va rilanciato questo settore, e lo facciamo anche col Corriere dello Sport. È iniziato con l'aiuto dato agli sport minori, quelli degli invalidi: questo tipo di operazione iniziata a Fondi, sta andando avanti. Noi abbiamo usato il calcio per portare messaggi nobili, per essere utili".
Bandecchi: "Il calcio è un elemento importante, che raduna persone di diverse estrazioni sociali. Va usato nella maniera giusta, non esiste niente di buono e cattivo in origine. Terni è la 41esima provincia d'Italia, coi suoi problemi ma comunque abbastanza ricca. Ha una tifoseria fantastica, bella, che in campo pensa di essere delle bestie, ma fuori puó fare tutto. È il mio ragionamento di vita, da figlio di camionista che ha anche sofferto la fame. Poi o diventi un criminale o una grande persona: io mi ero stufato di leggere che esistono Ferrari e elicotteri, e ho deciso di lavorare per permettermeli. I ternani sono così, lavorano per i propri obiettivi. Io sono sempre stato di destra, ma quando volevo prendere il Livorno è successo di tutto: a Terni questo non è successo, nonostante sia una città di sinistra. Questo denota intelligenza. Io voglio la Serie A, e se arriva io voglio andare a Cardiff e vincere, voglio dei giocatori che capiscano quello che gli dico, e voglio capirmi con gli italiani".
Lei parla di Serie A in maniera razionale. La solidità economica vostra e di Longarini è indubbia, ma parliamo di budget: che tipo di budget sarà? Bandecchi: "In Serie C abbiamo lasciato circa 12 milioni di euro. La B è già molto più agevolata, e quindi a livello economico non credo ci saranno mai problemi. Io credo che servano le scelte, i progetti e i programmi. Tutti quelli che fanno impresa basandosi solo sui soldi, sbagliano: serve conoscenza del territorio, serve un progetto".
Bandecchi: "In ritiro avremo 21 dei 26 componenti della rosa. Noi abbiamo i soldi, ma soprattutto un progetto, e in due anni vogliamo andare in Serie A. C'è un giocatore in particolare che vogliamo prendere, speriamo di chiudere. Se ci saranno giocatori che riteniamo forti, cercheremo di prenderli e basta. Pochesci? Con lui voglio andare a giocare a Cardiff, lui ha un contratto di 5 anni con noi come ce lo aveva a Fondi. La B è il campionato per lui, che avanza senza aver mai vinto niente (ride, NdR). Evangelisti, invece, ha un contratto a vita (ride, NdR). Rientra tutto nel progetto che abbiamo, e questa è la sua base di persone operative, nella quale crediamo. Aggiungeremo alcuni degli ottimi componenti trovati qui a Terni e li integreremo, porteremo la nostra mentalità: vincere. Lo spettacolo lascia il tempo che trova. La nostra ambizione è andare in Serie A, non vogliamo essere ipocriti. Scenderemo in campo ogni volta con questo obiettivo, spero di non trovarmi mai nella condizione di giocare per salvarmi come mio traguardo".
Bandecchi: "A differenza di altri, noi il progetto ce lo abbiamo per davvero, come dimostriamo ad esempio nel campo dell'università. Il derby? Lo vinceremo noi, per forza. Ho già smesso di comprare magliette Frankie Garage (ride, NdR). Moriconi? Avrà avuto una serataccia qualche giorno fa, si vede che si era stranito".
Per il settore giovanile, invece, che progetto avete? Bandecchi: "Nel nostro progetto i giovani si chiamano futuro e cassaforte: dobbiamo allevarli sin da piccoli, poi il calcio non è una rimessa ma anche un grande business. Solo in Italia pensiamo sia normale rimettere col calcio, quindi il settore giovanile serve per fare impresa nel calcio. O falliamo o riusciamo".
Per il mister chiederete una deroga? Bandecchi: "A nostro avviso Pochesci sarà il numero due per entrare nel corso; se così non dovesse essere abbiamo già un allenatore anziano che allenerà con lui".
Sul fronte femminile, che obiettivi avete? Bandecchi: "Noi siamo appena arrivati a Terni, andavamo un po' di fretta per organizzare al meglio la prima squadra e il settore giovanile, per il quale ho scelto Mariani, chiesto direttamente da Pochesci. Detto ció, la squadra femminile mi interessa molto, perchè in 15 anni sarà un calcio importante: entro il prossimo anno metteremo le mani in maniera chiara e netta anche sul calcio femminile. Vogliamo una squadra vincente anche li, anche se hanno un tipo di calcio differente".
La convenzione per lo stadio c'è? E per il futuro? Bandecchi: "Noi a Terni abbiamo intenzione di fermarci per fare qualcosa di serio. Oggi lo stadio è dei ternani e del comune: intanto stiamo facendo migliorie per renderlo di nuovo agibile in toto. Ho chiesto di Ternanello, e potremmo essere interessati a portarlo avanti, non vedo perchè non pensare di dargli spazio. Esistono anche altri progetti, nel settore agricolo e alimentare: credo che nel tempo creeremo delle aziende nella provincia ternana. In questo momento siamo molto concentrati a livello calcistico, poi tenteremo di fare qualcosa di importante".
Esiste l'idea di connettere Terni e l'Ateneo? Bandecchi: "Non credo che a Terni serva un'altra università. Rispettiamo UniPG e Pegaso. Su Terni investiremo in altro modo".
Domanda per Ranucci: Si parla di ridimensionamento dei costi per settore giovanile e staff medico… Ranucci: "Tutte le notizie non sono del tutto infondate: non si taglia drasticamente, ma cerchiamo di ottimizzare i costi. Abbiamo riconfermato tutto lo staff medico…".
Bandecchi interviene: "Certe scelte sono mie: non si buttano i soldi dalla finestra. Io credo in un progetto di investimenti, e questa domanda sarà stata posta da qualcuno che è uscito dalla Ternana, ma se sono usciti li ringraziamo ma crediamo che sia stato giusto allontanarli".
Bandecchi: "Dopo il 15 la Figc ci risponderà per la questione del nome".
Bandecchi: "Noi pensiamo di aver preso giocatori di Serie A, quindi buonissimi per la B. Spesso si rimane nelle serie minori perchè nessuno ti sa portare su. Siamo convinti che non lotteremo per salvarci, ma al limite lotteremo per i playoff. Anzi, spero che lotteremo per arrivare secondi. Anche gli altri vogliono la Serie A. I nostri calciatori guarderanno Pochesci come un semi-Dio".
Si passa a Sandro Pochesci. Domanda dalla stampa: Benvenuto Sandro Pochesci. Il patron l'ha definita operaio. Che sensazioni ha? Pochesci: "Ringrazio la proprietà perchè mi dà la forza di affrontare certe sfide. Io sono 19 anni che sento queste domande, ho visto tante carriere senza talento, ma anche tanto talento senza carriera. Il talento va sopra a tutto, ma deve mettersi a disposizione del gruppo. È normale che ci sia emozione da parte mia, sono partito dalla prima categoria e ora sono qui. Me la sono guadagnata. Io sono un tipo passionale, carico la mia squadra: credo che a Terni posso avere il mio sogno, una tifoseria che ci trascina, calda. Posso avere il contratto che volete, ma io voglio essere giudicato, da voi e dai tifosi. Sono 19 anni che alleno".
Mister, pesa l'eredità di Liverani? Pochesci: "No, io gli faccio tutti i miei complimenti. Saprà dimostrare in altri luoghi quello che ha dato a voi con la salvezza. Siamo qui, io e voi, anche grazie a lui. Ha fatto un capolavoro, non si può dire altro. Ma ora si va avanti, questo è il nostro calcio".
Domanda per Pochesci: Non si giudica un allenatore, ma perchè c'è molto livore nei suoi confronti?
Bandecchi: "Noi abbiamo dovuto interrompere a Fondi, abbiamo dovuto scegliere. Io capisco i tifosi e i giornalisti di quella zona, non possono essere contenti di quello che è successo. Tutto quello che è stato scritto di Pochesci, Ranucci e anche di me, è meglio non tornarci su. Pochesci ha vinto la Coppa Italia, ha fatto un buon campionato, e anche adesso vorremmo essere giudicati dai fatti. Sandro sa, seppur con pazienza, di aver a disposizione un solo risultato".
Bandecchi: "Non voglio sentire che se perdiamo è colpa degli arbitri, perchè capiterà che sbaglieranno, ma non siamo avvezzi a dare la colpa agli altri".
Richiamerete alcuni fine contratto? Pocheschi: "Non abbiate fretta, noi non guardiamo i nomi, ma le caratteristiche che possono essere utili a noi. Voi avete il derby, ma loro non esistono, siamo noi a dargli importanza: per me il Perugia non esiste. Sempre si attacca in tanti, ma si difende sempre in tanti. Se attacco non penso a difendere".
Ranucci: "Nessuno ha notato che ieri abbiamo portato a Terni un giocatore che era seguito da club più blasonati e con più esperienza. Per il riscatto di Plizzari servono 30 milioni. È un'operazione incredibile, le altre società ci hanno odiato".
Bandecchi: "I fatti dicono che questa è un'operazione che a Terni non si vedeva da anni. Ci sarebbe da chiedersi perchè il Milan abbia scelto proprio noi: abbiamo dato delle garanzie".
Novità per il preparatore dei portieri? Ranucci: "Si sono proposti in tanti, ma è una figura che va valutata molto bene".
Domanda per Bandecchi: Se fossimo retrocessi sareste venuti a Terni? Bandecchi:"Si, perchè Terni è una piazza interessantissima, non me ne vogliano a Fondi. La squadra ha una storia gloriosa, la tifoseria è storica, e non potevamo farcela scappare".
12.43 – TERMINA QUI LA CONFERENZA STAMPA
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