RIVIVI – PRE CREMONESE, la conferenza stampa di Cristiano Lucarelli

RIVIVI – PRE CREMONESE, la conferenza stampa di Cristiano Lucarelli

Benvenuti nella diretta testuale della conferenza stampa di Cristiano Lucarelli pre Ternana-Cremonese, gara valida per la 6/a giornata del girone di ritorno del campionato di Serie BKT. Si gioca sabato allo stadio "Libero Liberati" di Terni. Fischio d'inizio alle ore 14.05.

Aggiornamento in corso…

"Preparare una partita così con così poco tempo non è semplice. non ci stiamo nemmeno allenando. E' tutto defaticante. Anche gli altri stanno come noi sia chiaro. Nei nostri allenamenti facciamo 14 km al giorno. Dobbiamo guardare al campo e isolarci dai ragionamenti che oggi sono d'attualità. Dobbiamo fare le partite, domani abbiamo un altro avversario tosto e le nostre energie devono essere tutte spese per la partita".

Bisogna fare risultato in casa…

"Con le grandi facciamo meglio in trasferta che in casa. Poi l'espressione di gioco è un'altra cosa. Per me i primi 15' di Ferrara la Spal non ha passato mai la metà campo. Aspettavamo il nostro gol ma l'abbiamo preso. Ci siamo messi lì a riprendere la partita poi il rigore in quel modo ci ha tagliato le gambe. E' stato come prendere uno-due cazzotti sul ring uno dietro l'altro. Peccato il tiro di Palumbo terminato fuori di poco. Con quello avremmo riaperto la partita".

L'imbarcata non è da tua squadra…

"Ho sentito dire che questa Ternana non gioca per vincere. Il fatto che una squadra in dieci sotto di tre gol continui a giocare e a creare azioni da gol non dice questa. La squadra non capisce che si rischia l'imbarcata. Almeno su questo spero si sia tutti d'accordo. Ad oggi mi sono state mosse critiche legate al fatto che qualche volta sarebbe stato meglio portare a casa il punticino. La Ternana di Lucarelli, non è la mia ma di Bandecchi. La Ternana gioca tutte le partite per vincere. Su questo spero e credo siamo tutti d'accordo. Non ricordo una Ternana che ha fatto le barricate. Poi possiamo ragionare sul fatto che oggi ci manca qualche punto e decidiamo perché".

Giochi per vincere anche domani?

"Ovvio. A me piace divertire la gente. Che la gente dica questa è la Ternana di Lucarelli. Non vado a speculare sul pareggino, sulla vittoria risicata. Poi ci sono momenti della stagione che va bene anche vincere con autorete dell'arbitro".

Settimana intensa tra campo e social. Pensi che tutto questi è di stimolo alla squadra oppure no?

"Sul mio parametro non le chiamo pressioni. Ho avuto la fortuna di giocare a Napoli, con l'Atalanta, a Lecce, a Torino poi ho fatto l'allenatore in piazze come Catania. Ora mi sto divertendo. Non tutti si divertono. Alla fine penso che un professionista deve reagire bene ad ogni situazione. Sia di calma piatta che di agitazione. Ho la sensazione che siamo noi ad agitare le acque. Abbiamo fatto un punto a Brescia (degli arbitri non parlo più) – i suggerimenti di Tagliavento sono stati utili? – Più che altro la multa. Con la Reggina abbiamo dominato. A Pisa potevamo rischiare di perderla e sappiamo tutti perché ma negli ultimi minuti abbiamo rischiato di vincerla. Contro il Monza che ha ambizioni dichiarate e ce la siamo giocata fino al 95' prendendo un palo. Andiamo a Parma con una squadra che aspettava noi per rilanciarsi e per due tempi consecutivi gli facciamo partenza sparata quando in molti si sarebbero accontentati dopo esserci ripresi. Ho chiesto di ripetersi alla squadra e abbiamo vinto. Poi c'è stato il 5-1. Per valutare una squadra in crisi valuto tante cose. Noi abbiamo preso un'imbarcata come purtroppo due o tre volte l'anno succede a tutte le squadre. Una di quelle che ti guardi negli occhi e ti chiedi cosa è successo. Non ho la sensazione che siamo in crisi e che ci sono queste difficoltà ambientali. Cammino per strada, la gente mi scrive. E' più il baccano che facciamo che quello che è. Dal non posto al quindicesimo cosa cambia? Gettiamo le basi per fare le cose bene in futuro. A tutti piace. Alleno la squadra per cercare di vincere tutte le partite. Non c'è una partita che dico alla squadra di prenderci un punticino. O la sopravvaluto io o la sottovalutate voi. La Ternana per me deve avere un suo abito. Un giorno arriverà in A magari con me. Io so che resto almeno fino a maggio".

E' l'atteggiamento o il modulo che fa la differenza?

"L'atteggiamento. Abbiamo perso la percezione del pericolo. Dopo Parma avevo detto che c'erano due modi per reagire: da grande squadra o prendendo un'imbarcata. A Parma abbiamo giocato tra l'infortunio di Donnarumma e Koutsoupias che sputava sangue continuamente in dieci. Fino a quella partita avevamo sempre lavorato bene sulle preventive. Il primo gol contro la SPAL lo prendevamo nei primi tempi di B. Probabilmente abbiamo allentato un attimo la tensione e si è visto anche sul fallo da rigore".

Errori individuali o c'è qualcuno che ha reso di meno?

"Donnarumma ha fatto più gol dell'anno scorso. Pettinari sta facendo molto bene. Iannarilli campionato strepitoso. Falletti sta per battere il suo record di gol. Partipilo alla prima stagione in B sta andando molto bene. Sono sensazioni mie o anche voi condividete? Forse ce ne sono uno o due che ancora non si sono espressi al massimo. Noi stiamo recuperando i giocatori".

La situazione alla vigilia della sfida?

"Un giocatore particolarmente importante per noi vi avevo detto che non stava bene. Sarebbe una buona cosa avere Partipilo e Pettinari al massimo della condizione e non rischiare che si facciano male. Quest'anno ho rischiato Capuano e si è fatto male. Ho rischiato Partipilo con il Benevento nello stesso punto in cui aveva male domenica. Agazzi era un altro che a Parma non avrebbe dovuto giocare in virtù dei riferimenti che abbiamo. Domani qualcosa dobbiamo cambiare. Il rischio è legato agli infortuni. Se uno si fa male sta fuori un mese e mezzo/due . Non possiamo permettercelo. Se si fa male è finito il campionato. Stiamo facendo una rotazione. Abbiamo recuperato Celli e questa è una buona notizia".

In mezzo al campo ce l'hai contati…

"Con Mazza siamo quattro. Abbiamo fuori Palumbo e Agazzi".

Tanti infortuni muscolari a cosa sono dovuti?

"Ogni squadra ha quattro o cinque giocatori infortunati. Ho visto che hanno criticato Pecchia quando ha cambiato. Poi tutti ci facciamo condizionare dal risultato. Chi ha cambiato e a vinto è passato come scienziato, chi ha cambiato e perso non capisce una mazza".

La consideri una partita come tutte le altre oppure come una che ti porta a rischiare qualcosa in più?

"Temo tantissimo la partita contro il Pordenone".