Verde: vincere a Catanzaro non era affatto scontato.
La Ternana ha una buona rosa e gioca un buon calcio, a tratti come una squadra di categoria superiore, e questo è ormai fino ad oggi è un dato di fatto, che però non porta con sè, automaticamente, la certezza di poter vincere su un campo come il Ceravolo contro una squadra attrezzata e ben coesa come il Catanzaro. La squadra di Gallo, pur conscia delle sue capacità e delle sue qualità, ha saputo capire la difficoltà insita nella partita, affrontandola probabilmente nel migliore dei modi possibili, senza dare gli avversari per scontati e senza darsi per scontata a sua volta, aggredendo alto, costruendo e sapendo anche soffrire nelle occasioni in cui è stato necessario farlo. Al netto di alcune cose che non sono andate proprio come avrebbero dovuto, almeno non sulla carta e in quella situazione di risultato, ieri la Ternana ha dimostrato di poter imporre il proprio gioco anche in trasferta e in uno degli stadi più impegnativi del girone. Il fatto di aver trovato il successo sul finire del secondo tempo non deve trarre in inganno: non è certamente merito della fortuna (che pure esiste ed è fondamentale nel gioco del calcio) se le Fere hanno portato a casa i tre punti, ma del fatto che con costanza hanno imbastito azioni e hanno schiacciato i padroni di casa nella propria metà campo, facendo valere anche una certa velocità di manovra e di pensiero. Insomma, la vittoria di Catanzaro non solo è meritata, ma anche figlia di una buonissima prestazione.
Rosso: quei minuti in cui si spegne la luce costano sempre caro.
Abbiamo detto di una Ternana capace di una prestazione da grande squadra, di una vittoria che significa tanto e che ha dimostrato che per fare bene è necessario pensare prima a se stessi e poi a quello che fanno gli avversari in altri campi; in questo successo fondamentale, però, ci sono state anche alcune "crepe" che andranno analizzate. Fra quei coni d'ombra, per esempio, non c'è tanto il rigore causato da Andrea Tozzo (al quale per altro ha posto rimedio sfoderando una bella parata), perchè quelli sono incidenti di percorso che purtroppo possono succedere, quanto il momento di blackout in occasione del gol. Quegli attimi di incertezza che comportano quel pizzico di ritardo che, a sua volta, diventa letale per la porta, la Ternana quest'anno li paga sempre cari, probabilmente troppo, e una volta accusato il colpo ci vuole sempre qualche minuto per tornare alle certezze del prima, per riordinarsi in campo e riordinare le idee. Come abbiamo sottolineato più volte, nulla su cui non si possa lavorare, soprattutto fino a che la squadra continuerà a reagire come ha fatto ieri, per il futuro, però, sarebbe bene aggiustare ancora un po' il tiro, quel tanto che basta.
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